Il VIP D’ONORE, da assegnare a un personaggio principale dello sport, è stato istituito dall’Accademia dello Sport per la solidarietà per tenere vivo il ricordo del cavaliere del lavoro dott. Gianni Radici, protagonista assoluto nel mondo dell’imprenditoria e tra i primi e più convinti sostenitori dell’Accademia. Dal 2017 il premio cambia la denominazione in VIP D’ONORE Luciana e Gianni Radici.

Dal 2006 ad oggi il Vip d’onore Luciana Gianni Radici è stato così assegnato:

Per la prima edizione (2006) la scelta non poteva che cadere su Giorgio Di Centa, il fantastico fondista azzurro che, sulle nevi di Pragelato, dopo l’oro olimpico della staffetta, ha vinto la sfida più lunga, più faticosa, quella della 50 km proprio mentre l’Olimpiade di Torino 2006 si avviava alla chiusura. Di Centa ha iniziato a praticare lo sci di fondo in giovane età assieme al fratello Andrea e alla sorella Manuela. Nel 1988, a sedici anni, è entrato a far parte della nazionale juniores. La promozione nella squadra nazionale maggiore è arrivata nel 1995. In Coppa del Mondo ha esordito nel 1993 nella 30 km a tecnica classica di Santa Caterina di Valfurva; ha conquistato il primo podio nel 1997 nella 25 km a inseguimento di Hakuba (2°) e la prima vittoria nel 2002 nella “sprint a squadre a tecnica libera” di Lahti. In gare individuali ha conquistato la prima vittoria nel 2010 nella 15 km a tecnica libera di Canmore, davanti al connazionale Pietro Piller Cottrer. In carriera ha preso parte a quattro edizioni dei Giochi olimpici invernali (Nagano 1998, Salt Lake City 2002, Torino 2006 e Vancouver 2010, quando fu portabandiera italiano durante la cerimonia di apertura), vincendo, come accennato, due ori e un bronzo, e a nove dei Campionati mondiali, dove ha conquistato quattro medaglie.

Nel 2007 il Vip d’onore è stato assegnato a Emiliano Mondonico che, dopo aver guidato l’Atalanta in Europa nella stagione 1988/889, nel gennaio 2006 ha assunto l’incarico di allenare l’AlbinoLeffe in serie B di cui il signor Gianni Radici è stato presidente onorario per anni. Una presenza, quella di Mondonico, che ha consentito alla società seriana di giocare sempre ad alti livelli in serie B e contro avversarie di città importanti.

Nel 2008 il Vip d’onore è toccato a Gianfranco Andreoletti, presidente dell’AlbinoLeffe dal campionato 1999/2000 dopo essere stato l’amministratore delegato nella stagione precedente, la prima dopo la fusione (giugno 1988) di Albinese e Leffe società già iscritta al campionato di serie C2. Conquistata la promozione in C1, la presidenza Andreoletti ha fruttato all’AlbinoLeffe la Coppa Italia di Serie C (2001-2002) e la storica promozione in serie B.

Al fondista azzurro Renato Pasini il Vip Gianni Radici del 2009. Il prestigioso riconoscimento al termine di una stagione (2008-2009) con successi in Coppa del Mondo a Rybinsk, secondo posto, sempre in Coppa del Mondo, a Vancouver con il fratello Fabio. Terzo posto in Coppa a Davos, secondo nella classifica di Coppa specialità sprint; argento ai campionati italiani staffetta in difesa dei colori della Forestale, bronzo ai campionati italiani sprint, collare d’oro del CONI, atleta città di Bergamo. Ma i risultati di prestigio non si contano anche nella stagioni precedenti.

Il Vip d’onore Gianni Radici a Pietro Piller Cottrer medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Vancouver 2010 nella 15 km a tecnica libera. Un grande risultato conquistato a 35 anni che si aggiunge ai tanti altri collezionati nel suo ricco percorso agonistico. Il primo importante successo arriva nel 1997 quando diventa il primo italiano a vincere a Holmenkollen, il tempio mondiale dello sci di fondo, in una 50 km tecnica libera. Nello stesso anno è “bronzo” nella staffetta mondiale di Trondheim (Norvegia). Al suo attivo in carriera altri successi di prestigio in Coppa del Mondo e ai Mondiali da aggiungere ai tanti successi nazionali.

Christof Innerhofer entra nella storia dello sci con tre medaglie in un’unica rassegna: oro, argento e bronzo ai Mondiali 2011 di Garmisch, Con questa tripletta eguaglia il primato italiano del maggior numero di medaglie come Zeno Colò ad Aspen nel 1950, anche se allora si trattò di due ori ed un argento. I primi grandi risultati Christof li raggiunge ai Mondiali di Val d’Isère nel 2009: quarto nella prova di supergigante, a soli cinque centesimi dal terzo posto di Aksel Lund Svinda. Al termine della stagione ad Åre ottiene un’altra soddisfazione, giungendo terzo nel supergigante vinto dal compagno di squadra Werner Heel. Prende parte ai XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010 (19° in discesa, 6° in supergigante, 8° in supercombinata). Detto del titolo di campione del mondo di supergigante a Garmisch-Partenkirchen resta da aggiungere la conquista del bronzo in discesa libera, superato solo dal canadese Erik Guay e dallo svizzero Didier Cuche. Nel marzo 2012, nelle finali di Schladming, si aggiudica la sua terza gara di Coppa vincendo il supergigante con cui si conclude la stagione agonistica, diventando il secondo sciatore italiano, dopo Gustav Thoeni, ad aggiudicarsi vittorie in Coppa del Mondo in tre diverse specialità.

Vip d’onore Gianni Radici 2012 a Cristian Deville Dal 1998 fa parte della squadra nazionale italiana: è uno dei principali protagonisti della Coppa del Mondo. I suoi risultati migliori nello slalom speciale. In questa disciplina ha conquistato il bronzo ai Mondiali juniores di Verbier nel 2003 e ha preso parte ai Mondiali di Bormio 2005 e Åre 2007. Il suo debutto in Coppa del Mondo avviene nel gennaio 2003 a Kranjska Gora, nello slalom speciale. Negli anni seguenti Deville ottiene diversi piazzamenti a ridosso dei primi quindici. Nella stagione 2007-2008 conquista i migliori risultati, con il quarto posto di Garmisch-Partenkirchen a pochi centesimi dal podio e il quinto di Bad Kleinkirchheim al termine di una significativa rimonta nella seconda manche. Nello slalom d’esordio della stagione 2011-2012, ottiene il suo primo podio in Coppa del Mondo (2°). Nella medesima stagione centra la sua prima vittoria in Coppa del Mondo (2012 a Kitzbühel); un importante successo dopo Alberto Tomba ultimo azzurro a vincere nel 1995 su questa prestigiosa pista, non a torto chiamata Università dello sci. Sul gradino più alto di quel podio soltanto tre italiani: Gustavo Thoeni, Piero Gros e Kristian Ghedina.

Daniela Merighetti Vip d’onore Gianni Radici 2013. Fa il suo esordio in Coppa del Mondo nel dicembre 2000 e conquista il primo podio il 6 marzo 2003, con una grande rimonta nella seconda manche (29ª dopo la prima) che la porta sul podio (secondo posto) nello slalom gigante di Åre.. Nella stagione 2006-2007 emergono le sue doti di discesista; quarta a Cortina d’Ampezzo, settima a Lake Louise e decima a Sansicario. La stagione precedente aveva ottenuto, sempre in discesa libera, un nono posto a Bad Kleinkirchheim e un decimo a Cortina d’Ampezzo. Nel gennaio 2012 un grande e importante risultato: con il successo nella discesa libera di Cortina in Coppa del Mondo davanti a Lindsey Vonn e Maria Riesch; quest’anno (2013) uno splendido secondo posto a St.Anton (Svizzera) sempre in libera e sempre in Coppa del Mondo. Con la maglia azzurra ha preso parte a due edizioni dei Giochi olimpici invernali, Torino 2006 e Vancouver 2010 e a quattro Mondiali, Åre 2007 e Val-d’Isère 2009, Garmish (2011) e Schladming (2013).

Christof Innerhofer, Vip d’onore Gianni Radici nel 2011, torna tra i premiati anche nel 2014 grazie alle sue ripetute prodezze sui campi dello sci internazionale e al suo speciale legame di amicizia con Giovanni Licini e con l’Accademia. Per un campione così bisognava inventare il Golden di Platino. Ecco gli ultimi risultati di Christof: Il 9 febbraio 2014 vince la medaglia d’argento nella discesa libera dei XXII Giochi olimpici invernali di Sochi 2014, arrivando a 6 centesimi di secondo dal vincitore Matthias Mayer. Innerhofer diventa così il primo atleta italiano a conquistare l’argento olimpico nella disciplina; in precedenza solo due azzurri erano saliti sul podio di discesa: Zeno Colò, oro a Oslo 1952, e Herbert Plank, bronzo a Innsbruck 1976. Il 14 febbraio successivo conquista la sua seconda medaglia olimpica, arrivando terzo nella supercombinata.

Cristian Raimondi, di Sedrina, classe 1981, abita a Bergamo Alta. Difensore/centrocampista dell’Atalanta. Sposato con Sarah, ha tre figli: Luca, Giulia e Camilla. E’ cresciuto nel vivaio nerazzurro. Tra le altre maglie c’è quella dell’Atalanta prima squadra che difende con orgoglio dal campionato 2010-2011 dando il suo importante contributo alla promozione in serie A. Della stagione 2012-2013 il suo primo gol sia in nerazzurro sia in serie A, con la vittoria sul Palermo, sua ex squadra. Mentre tutto il mondo segue le prodezze di Cristian Ronaldo CR7 del Real Madrid, a Bergamo c’è Cristian Raimondi al quale i suoi sostenitori (quelli della Curva Sud) gli danno il soprannome di CR77. L’atalantino vale altrettanto l’asso portoghese, non è attaccante ma terzino, non fa i tunnel ma solo… legna. Dopo aver giocato nell’AlbinoLeffe, Pro Vercelli, Palermo, Arezzo, Vicenza, Livorno, eccolo a Bergamo nell’Atalanta dove conta di fermarsi anche dopo il calcio
giocato. Dice Raimondi: ”Sono sempre stato molto attaccato alla mia città, diventare atalantino è stato un passaggio inseguito e molto desiderato. Arrivare poi a disputare, una prima volta, Atalanta-Juve ho provato una grande emozione, il massimo!”.

Fa il suo esordio nel “grande sci” a Soldem nell’ottobre del 2000. Nel 2004 il primo podio in Coppa del Mondo (2º nel gigante di Flachau). L’11 gennaio 2005 arriva la prima vittoria in Coppa del Mondo, ad Adelboden. A dicembre ottiene il primo dei suoi tre successi in carriera (2005-2009- 2011) sulla Gran Risa in Alta Badia. Poi è un susseguirsi di podi, di vittorie e di gare importanti come i Giochi Olimpici di Torino. Nel 2012 vittoria a Crans Montana nella finale della Coppa del Mondo di slalom gigante. Quattro anni dopo (2016), a 36 anni, torna sul podio con il terzo posto di Yuzawa Naeba (Giappone).

13 podi stagionali (record assoluto, battuti i 9 di Deborah Compagnoni) in quattro discipline diverse (discesa, superG, gigante e combinata), 2 vittorie in 24 ore
(discesa-superG) sulla pista coreana di Jeongseon, terzo posto nella classifica assoluta con 1197 punti (battuto il primato precedente di 1100) e bronzo mondiale a St Moritz (Svizzera) in gigante.

Prima italiana a salire sul gradino più alto del podio ad un’Olimpiade nello snowboard e terza atleta di sempre a calare il bis cinque cerchi – sfera di cristallo nello stesso anno (2018). Nel suo palmares un’altra Coppa del Mondo nel 2016 oltre all’argento mondiale a squadre nel 2019 e i bronzi mondiali nel 2015, 2017 e 2019. Un percorso costruito con cura maniacale, passando per risultati strabilianti in Coppa del Mondo salendo 23 volte sul podio (12 vittorie, 5 secondi posti e 6 terzi posti).

Caduta e rinascita: «Bergamo mi ha teso la mano, io la ripago sul campo» Nell’abbraccio di Bergamo ha ritrovato sorriso e serenità. Guarda alla sua famiglia, alle sue bambine, ai suoi amori. Guarda alla sua squadra, ai record che partita dopo partita, mese dopo mese, l’Atalanta manda in frantumi. La storia di Andrea Masiello racconta di un sogno coronato, quello di ogni bambino che rincorre un pallone e poi diventa per davvero calciatore.

Amministratore delegato dell’Atalanta dal 2010
Credo che ogni giorno ci sia sempre qualcosa da imparare e avere un approccio rispettoso verso tutti è fondamentale.

Italiana più vincente di sempre in Coppa del Mondo con 20 vittorie
Ha lanciato “Traiettorie liquide”, il progetto di sostenibilità ambientale che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di temi legati alla salvaguardia dell’ambiente.