News

CHE FESTA PER I CAMPIONCINI, CHE INIZIO DI RUSH FINALE

Il Vip ha svoltato ed intravede lo striscione dell’ultimo chilometro. E l’all-in che ha visto protagonisti i ragazzi dell’Under 10 e 12 è sembrata proprio l’apertura ideale di un vero e proprio festival della racchetta con i sorrisi dei più piccoli a farla da padrone sia in campo che sul red carpet di Cividino, letteralmente calamitati dal fascino dei trofei capaci di far brillare i loro occhi già sognanti verso il futuro. Un fiume in piena fatto di piccole e grandi speranze tennistiche che ha visto la vittoria al fotofinish del team di Romano di Lombardia sui padroni di casa del Mongodi con bronzo a Castrezzato davanti ad Offanengo. Poi sipario tutto dedicato alle ambizioni di vittoria finale da parte dei Vip perché da oggi il “vietato sbagliare se si vuole trionfare” è il must per cullare sogni di gloria. Non ha fallito Luca Ariatti nella maratona per il singolare A contro Angelo Agnelli con l’atalantino che l’ha spuntata 9-7 al terzo set, così come nello stesso tabellone Carlo Pellegatti – in un’edizione tutta nostrana del derby Milan – Inter – ha liquidato Luca Facchetti (6-3,6-2 per il giornalista di Mediaset). Tra i classificati balzano all’occhio le affermazioni di due ex giocatori quali Riccardo Maspero che ha eliminato Ermanno Viscardi e Sergio Porrini che ha estromesso Marco Carazzato soffrendo nel primo parziale (7-5) per dilagare nel secondo (6-0). Il tutto sotto gli occhi del leggendario Gigi Pizzaballa che per il primo anno ha dovuto gettare la spugna a malincuore: “E’sempre un piacere esserci – ha detto l’ex portierone atalantino -, peccato stavolta non essere in campo complice un contrattempo fisico. Sarà per il prossimo anno, ma in queste occasioni non si può mai mancare. Il richiamo di tanti amici e della possibilità di regalare un sorriso a chi ne ha più che mai bisogno è un richiamo che si fa sentire sempre forte e al quale è impossibile non rispondere”. Come è impossibile non rispondere all’interesse che domani e dopo susciteranno le ultime due giornate dell’edizione 2014: un concentrato di bel gioco, emozioni e personaggi su una terra rossa che ha eliminato nuovamente dal tabellone il consueto ospite indesiderato ovvero il meteo. E così anche il buon colonnello Edmondo Bernacca, storico meteorologo, sarà stato soddisfatto nella speranza che faccia anch’egli la sua parte per salvaguardare il gran finale.

Read more

MICHELA E SOFIA, SULLA TAVOLA DEL VIP LO SNOWBOARD AZZURRO

Aggiungi un posto alla tavola et voilà sul tavolo del Vip l’Italia dello snowboard- cross. Ha il sorriso allegro di Michela Moioli e Sofia Belingheri, 38 anni in due, le “sorelle” bergamasche della tavola azzurra, e la racchetta in mano di Omar Visintin, Emanuel Perathoner, Michele Godino e Tommaso Leoni. Sulla terra rossa di Cividino li ha portati il cittì bergamasco Cesare Pisoni, allo scontro in famiglia li ha portati il tabellone del Vip: Visintin e Perathoner contro Godino e Leoni, sfida all’ultimo “cross”. Metti sul piatto la coppa del Mondo di Visintin, la tavola di lunga corso di Perathoner e i due leoni Godino e…Leoni, et voilà tre set di sorrisi e battute, mentre un po’ più in là il cittì Pisoni, futuro dittì secondo la nuova nomenclatura della Federsci, si faceva battere ma non abbattere da Marco Mancin.
E le ragazze? Aggiungi un posto a bordo tavolo. “Io mi sto riprendendo dall’infortunio”, sorride a bordo campo Michela Moioli, “e io mi preparo per l’anno prossimo”, raccoglie l’assist Sofia Belingheri, all’esordio al Vip. “L’aria che si respira qui è quella di una grande famiglia, la solidarietà viene prima di molte cose, perciò la prossima volta ci sarò anch’io”. La prossima volta sulla tavola di Michela è un credito con la fortuna. Quella rimasta sull’ultima curva della finale olimpica, a Sochi. “La rivedo ancora, avevo la medaglia al collo, in questi mesi di convalescenza ci ho pensato spesso. Ora l’obiettivo è tornare come prima, con la riabilitazione sono già a buon punto. Spero di poter andare ai Mondiali”. A quelli Juniores Sofia Belingheri ha già brillato. Sesta in Valmalenco, seconda come Michela in Coppa Europa. Ma quello era solo l’antipasto. Sullo sfondo ci sono i “grandi”, davanti c’è Michela. “Ero sul divano a guardare la sua finale, poi su quella curva è scomparsa dal video. Peccato, ma le sue Olimpiadi sono uno stimolo anche per me. L’obiettivo ora è il Mondiale assoluto”. Sofia in scia, sì, “ma se me la trovo in curva non la faccio passare, eh”, fa la dura Michela e poi le due spiegano perché lo snowcross è la nuova frontiera delle nevi. “Spettacolo, allegria, adrenalina: per questo in Italia noi siamo il futuro”, e via in cross ad ammirare il presente tennistico della banda dello snow.
In quella dei calciatori, la coppia del gol Boninsegna-Frutti vince al 90’ del terzo set, a Valter “Cina” Bonacina non basta il cuore, il portiere-avvocato Mario Jelpo va in presa sicura in due set contro Marco Morotti e Gigi Sacchetti, Marino Magrin rifila due punizioni delle sue al malcapitato avversario e passa il turno. Ora al Vip giro di boa. Da domani a lunedì liberi tutti, martedì via al rush finale. Il meglio è in tavola, al grande slam della solidarietà.

Read more

MAGONI, RITORNO DA OSCAR, LUCA FACCHETTI “ASPETTA” INZAGHI

Beh, il Mago è tornato. Clamoroso al Vip, si era levato il sussurro lunedì, quando
Oscar Magoni aveva lasciato il sorriso e la partita al terzo set del doppio facendo
strabuzzare gli occhi a Cividino. Possibile che il Mago Oscar, una specie di emulo di Rafa Nadal sulla terra rossa del Mongodi, sia in fase calante?
Forse che si, forse che no, Oscar ci ha messo due set, con doppio 6-0, a spazzare i
dubbi e a ricandidarsi al centro della ribalta nel singolo dei classificati. Riuscirà chicchessia a fermarlo non è un problema di Luca Facchetti, figlio del grande Giacinto, opposto a Marco Morotti, figlio dell’indimenticato Franco, in una partita tra figli d’arte. Quella tennistica di Facchetti ha tenuto botta al ritorno di Morotti e dopo aver infilato facile il primo set e perso malamente il secondo, Luca ha piazzato la stoccata al tie-break e avanti con brio. “Ma alleno il mio tennis giusto una settimana prima di questo torneo, perché qui non conta vincere, ma esserci, testimoniare la solidarietà”. Conterebbe anche, dice il sorriso di Luca, sapere presto se e come potrà continuare la sua avventura da vice alla Primavera dell’Inter, “ma sono in attesa di risposta”. Dal presidente Thohir, che insomma un po’ di ossa interiste deve ancora farsele. Inevitabile, per Luca, una fotografia di famiglia sul passaggio da Moratti al magnate indonesiano. “ Era meglio prima? Non posso dirlo, noi come famiglia siamo stati molto legati a Moratti ma a Thohir va dato tempo e non è vero che una patron straniero sia un pericolo per una grande squadra italiana, semplicemente non siamo abituati”. Ma più della seconda fase del “governo” Thohir, tiene banco la primissima fase della panchina milanista di Pippo Inzaghi. E Luca Facchetti, dall’altra parte del derby milanese, non sembra essere del tutto convinto della nuova primavera rossonera. “Ho avuto modo d’incrociare Pippo con la nostra Primavera, gli faccio un grande in bocca al lupo. Però..”. Però al Milan piace azzardare: prendi la matricola Seedorf, scarichi la matricola Seedorf. Prendi il deb Inzaghi e poi? “Ho l’impressione che sia un salto prematuro, anche se molto dipenderà dal lavoro dello staff. Il problema in Italia è che non abbiamo pazienza, con i giovani e con gli esperti. Non diamo tempo di crescere alle persone e ai progetti e così si va poco lontano”. Il progetto tennistico di Luca è poi continuato in doppio sotto la pioggia, quello dei veronesi Fanna e Guidetti è stato travolto dalla valanga bianca di Matteo Nana&Alessandro Vanoi, già gigantista azzurro e cittì del fondo. Da un fiocco di neve all’altro, domani al Vip fioccherà la nazionale di snowboard, con Michela Moioli e Sofia Belingheri. Et voilà sul piatto di Cividino le signore della “tavola”.

Read more

IL CICLONE BONIMBA PRIMA DELL’ARCOBALENO. E CHE MAGO!

Mettiamola all’antica con una spruzzata di filosofia e con il classico torneo bagnato, torneo fortunato. Certo che se dovessimo calibrare la buona sorte in base ai millimetri di acqua, allora si possono dormire proprio sonni tranquilli da oggi a molti anni. Ma stavolta sul “Mongodi” si è vissuto un vero e proprio turbinio atmosferico che in un paio d’ore è passato dall’acquazzone alla schiarita fino all’arcobaleno, che ha fatto capolino quasi a voler abbracciare idealmente i protagonisti.
Tra questi citazione d’obbligo e prima di tutti per un Roberto Boninsegna – in tandem con Sauro Frutti – che rifila un doppio 6-0 a Giampaolo Rossi e Mario Previtali sfoggiando una forma mondiale. E a proposito di rassegna iridata, impossibile non caldeggiare il “Bonimba-pensiero”: “C’è un po’ di confusione – spiega l’ex bomber – visto che non è stata ancora diramata la lista dei 23 forse anche perché non ci sono elementi che svettano. E’ un bel gruppo, ma mancano i top-player”. Come a dire, le favorite sono altre, ma per giocarcela con le big serve ben altro . In sintonia con Buffon si mostra invece Marino Magrin che – come il portierone di Carrara – punta almeno ai quarti per giudicare positivamente la spedizione, ma in vetta al mondo vede i padroni di casa del Brasile (“sono sempre l’espressione di un calcio frizzante, di classe e che fa della fantasia la caratteristica fondamentale. Come piace a me”). Da un numero 10 all’altro, perché pochi anni dopo l’uomo che tirava la bomba, ci pensava Carletto Perrone a far sognare i tifosi dell’Atalanta: “Doveroso esserci ogni anno – dice – visto il legame con i Bortolotti, l’amicizia con Giovanni Licini e quanto mi ha saputo dare la terra bergamasca. L’Italia? Quando si parte a fari spenti solitamente i risultati arrivano, al contrario di quanto succede quando si vola troppo alto. Senza dubbio gli azzurri non sono in pole, ma la squadra è tosta e ben organizzata, conoscendo chi la guida”. Altra notizia dal Vip, e di questi tempi merita

quasi la prima pagina: il Milan si aggrappa al suo giornalista di riferimento e, almeno per una sera, vendica il -45 in campionato subito dalla Juventus visto che Carlo Pellegatti rifila un secco 6-2 6-2 ad un Simone Padoin (“in questa stagione non ho avuto tempo per allenarmi in quanto si è giocato ogni tre giorni, ma qui voglio esserci sempre”) già abbastanza sazio dopo il terzo scudetto consecutivo conquistato a suon di record con i bianconeri.
In tema di punteggi che balzano all’occhio, spicca pure il 6-1, 6-2 con cui Oscar Magoni si sbarazza di Riccardo Maspero e pone con prepotenza la sua candidatura per un nuovo alloro al Vip.
E domani altro giro, altra corsa. Sperando che Giove Pluvio si distragga.

Read more

GIORGIA ILLUMINA IL VIP. GANZ&IELPO HI-FI. E IL PANATHLON C’E’

“Luca Lucini mi ha invitato, ma quando mi vedrà all’opera se ne pentirà”: ciak si gira e a Cividino dopo l’acquazzone ci pensa il disarmante sorriso di Giorgia Wurth ad illuminare il Torneo Vip. L’attrice ha raccolto in un attimo la proposta del regista – suo compagno nel doppio – e non ha fatto mancare il suo contributo, visto che lei quando si tratta di aiutare gli altri non si tira mai indietro. Detto, fatto e scritto? Ebbene sì, perché l’italo-svizzera star del grande e del piccolo schermo, conduttrice e chi più ne ha più ne metta ha da poco steso il suo secondo romanzo “L’accarezzatrice” che focalizza l’attenzione sulle problematiche relative al rapporto tra i disabili e il sesso. Naturale dunque che Giorgia, che con i suoi occhioni azzurri – in campo mascherati da un paio d’occhiali – ha sempre uno sguardo speciale verso i meno fortunati, non volesse mancare in un’occasione in cui la solidarietà è la vera protagonista. E poco importa se non sarà alla stregua della Sharapova.
Chi invece è condannato a vincere è il Milan che, dopo una delle annate più buie della sua storia, ha deciso di ripartire da Pippo Inzaghi, il figliol prodigo che ha scalzato Clarence Seedorf, per tornare a respirare l’aria tutta magica dei trionfi. Inzaghi è pupillo di Galliani e amatissimo dai tifosi, così come – quando vestiva rossonero proveniente dall’Inter – è stato Maurizio Ganz: “Una soluzione interna – spiega – che darà a Pippo una grande chance. Vedremo se sarà pronto e abile a sfruttarla al massimo. Quanto a tecnica e tattica noi allenatori siamo tutti preparati, il nodo cruciale che sarà l’ago della bilancia sarà la gestione del gruppo”. Reduce da un’annata sulla panchina della Primavera del Varese, invece, dal canto suo, mister Ganz traccia un bilancio più che positivo strizzando l’occhio al salto nei professionisti: “Una stagione soddisfacente – spiega – in cui nella prima parte siamo stati a ridosso delle primissime, poi nella seconda si è scelto di lanciare altri elementi dunque l’età media si è ulteriormente abbassata ma qualche colpaccio l’abbiamo messo a segno”. Quello che però salta all’occhio è l’assenza al suo fianco di papà Ettore, inseparabile compagno sul campo da tennis: “Purtroppo – chiude – è alle prese con qualche problemino al ginocchio. Ci rifaremo il prossimo anno”. Ma è Superpippo l’argomento del giorno e così un altro amico di vecchia data del Torneo Vip ed ex milanista come Mario Ielpo (che in coppia con Gianluigi Viscardi ha battuto i gemelli Zenoni 6-4, 6-2) sentenzia a riguardo: “Inzaghi – attacca – potrebbe essere l’uomo giusto, ma in futuro. Adesso è complicato dirlo perché è un campione, ha carisma, ma è inesperto. La società allora dovrebbe affiancargli un team collaudato e consegnargli una squadra all’altezza, altrimenti è inevitabile che incontri molte difficoltà”. E in questa serata di stelle, anche il Panathlon Club di Bergamo ha voluto spostare al Mongodi la sede della tradizionale conviviale mensile. Perché un evento di tale portata merita uno strappo alla regola.

Read more

RAZZOLI&ALBARELLO VALE ORO, MA FANNA METTE LE ALI AL VIP

Paletti, palloni, palline da tennis. Che cosa accomuna Giuliano Razzoli, campione olimpico di slalom sulle nevi di Vancouver 2010, e Pierino Fanna, già campione di slalom dei terzini avversari sui campi di calcio degli anni ‘80? Il Vip li ha messi perfidamente uno di fronte all’altro in questa prima giornata della terza settimana e perfidamente ha abbinato il compagno di tandem: con Razzoli metti Marco Albarello, già cittì del fondo azzurro, già campione olimpico nello sprint ai Giochi del ’94; con Fanna metti Sergio Guidotti, già figlio del presidente del mitico Verona dello scudetto, quello di Fanna, toh. Tra uno slalom sulle nevi e uno sui campi da calcio dovrebbe esser par condicio e invece la “condicio” è piuttosto impari perché lo scatenato Fanna e il suo compagno di bagarre Guidotti decidono senza pietà di costringere Razzoli a inforcare e l’antico re del fondo Albarello ad affondare: 6-0, 6-0 per i veronesi e disco rosso per la coppia del circo bianco. Ma oltre e più del quanto, al Vip conta il come e l’arrivo di Razzoli a Cividino vale comunque un applauso al cuore. “E’ importante esserci in manifestazioni come queste”, dice in tandem con Albarello, dopo aver negato di volere appendere al chiodo le speranze dopo le ultime delusioni sciistiche “perché io sono convinto di poter dare ancora qualcosa”. E perché nel frattempo “lo sci italiano nonostante la crisi può ancora mettere in pista ragazzi di talento”. Quello, il talento, non è mai mancato a Pierino Fanna, lanciato e scoperto a Bergamo dall’Atalanta e per questo sempre felice di poter tornare dagli amici bergamaschi. “Qui sono di casa, ho grandi ricordi della famiglia Bortolotti e di Franco Morotti, di cui domani ricorre il primo anniversario della scomparsa”. Cuore d’oro Fanna, e idee chiare al cuore del suo passato calcistico, Juventus, Atalanta, Verona, Inter. “Conte ha fatto bene a restare alla Juve per puntare all’Europa, da qui passa il salto di qualità. L’Atalanta può essere il prossimo Verona? Sì, ma dovrà trovare continuità e per riuscirci sarà determinante la qualità del lavoro sul mercato”. Colantuono come Mandorlini, dice Fanna, e Simeone quasi come Ancelotti, ha detto la finale di Champions League. “Simeone è da calcio italiano? Sì, e penso che all’Inter per esempio potrebbe far bene, ma noi in Italia dobbiamo imparare a essere pazienti, perché la continuità è tutto”. Deve averlo pensato anche Michele Marcolini, che ha continuato a martellare Antonino Bernardini nell’amarcord dell’antico centrocampo atalantino, mentre a Cividino continuava a sorprendere il ko di Oscar “Mago” Magoni, al fotofinish di un tiratissimo doppio. Riuscirà il mago Oscar a rifarsi? La risposta da domani al Vip.

Read more

FIOCCHI DI NEVE SUL VIP. POI E’ DOUBLE – FACCHETTI

Il ciclone Ghedina si abbatte sul Vip, ma la coppia Nana – Vanoi non perdona (6-1, 6-3) e manda fuori pista Kristian, in coppia con Aldo Ghislandi. Da uomo jet a uomo solidarietà il confine è sottile: l’uomo della spaccata di Kitzbuhel a 140 km/h non si ferma neppure quando chiama la beneficienza. Da tre stagioni è l’allenatore del croato Ivica Kostelic, da sempre è abituato ad una vita a tutta. E neppure le “primavere” che passano, il 20 novembre saranno 45, fermano super Ghedo che si diletta tra tennis e calcio in attesa di riabbracciare il primo amore, quello che non si scorda mai: quella neve che l’ha reso una leggenda. “Sto completando una settimana davvero full dal punto di vista della solidarietà – sorride il solito vulcano che risponde al nome di Kristian – tra riunioni e partecipazione ad eventi, ma quando si tratta di sport io non mi sottraggo mai perché se con la presenza si può contribuire per una giusta causa non si può che essere felici”. Da Montecarlo a Mosca passando per Cividino, un tassello che nel tour del fuoriclasse non manca mai. Stavolta però ad avere la meglio è un altro azzurro, Matteo Nana (con Alessandro Vanoi, guru del nordico), che nella sua carriera si è disimpegnato esclusivamente e piuttosto egregiamente nelle discipline tecniche: un inno alla polivalenza insomma, una “licenza” che il Vip invece si coccola e della quale fa tesoro, come da tradizione. E, sempre in tema di tradizione, nella serata in cui la clemenza del meteo è stata la migliore degli sparring-partner, spicca il double stampato da Luca Facchetti: prima 6-2 6-4 a Luca Fusi, reduce dall’esperienza sulla panchina del Castel Rigone (Lega Pro, Seconda Divisione), poi doppio 6-2 nel collaudato tandem con Riccardo Maspero ai danni di Paolo Acerbis e Cristiano Pavone. Niente “ruota” dunque per l’ex Atalanta e Bologna, ora procuratore. Ma a proposito di ruota, su quella di Cividino, laddove i numeri d’alta classe sono all’ordine del giorno, il pensiero è già alla seconda settimana. Lunedì si riparte, con marce ancora più alte.

Read more

VENTO DI GIOVENTU’ AL VIP. E LA CALONI BRINDA ALLA SEMIFINALE

“Il futuro sono loro” attacca Giovanni Licini nel momento della premiazione della prima semifinale, nonché l’ideale taglio del nastro della sua ultima creatura: il quadrangolare Under 10 e 12 ha visto il Mongodi volare in finale a spese del Castrezzato. Ed in effetti il futuro è proprio qui e vivrà il suo secondo atto giovedì prossimo con l’incrocio tra Offanengo e Romano di Lombardia prima delle finali del 5 giugno. Per i baby apprendisti della racchetta sarà un po’ come presentarsi al Roland Garros, con l’ulteriore auspicio che quel vento che spirava con costanza nel momento in cui i talentini si godevano le luci della ribalta sia anche un segnale per spingere questa gioventù ad inseguire i piccoli e grandi sogni. Se un ace alle intemperie è arrivato dai più piccoli, ad incorrere in un doppio fallo è stata la curiosità per vedere all’opera le “padelle”: l’appuntamento con la “pentola d’oro” ha dovuto alzare bandiera bianca ed è stato rimandato alla prossima settimana. Chi invece non rinvia mai la sua voglia di vincere è il solito dominatore da queste parti che risponde al nome di Oscar Magoni, che lascia solo due giochi ad un altro ex atalantino Sergio Porrini. E per restare in tema di nerazzurri e di successi CR77 vota CR7 visto che Cristian Raimondi non ha dubbi sulla “decima” del Real Madrid nel derby in programma sabato contro i neocampioni di Spagna dell’Atletico: “Vedo il Real favorito – dice l’esterno bergamasco – e spero che Ancelotti possa portare un pezzetto d’Italia sul tetto d’Europa”. Inevitabile però riavvolgere anche il nastro della memoria sulla stagione della banda Colantuono strizzando l’occhio al futuro: “Certo, senza quella sconfitta con il Sassuolo – spiega – avremmo potuto sognare ancora un po’. Ora però pensiamo alla prossima annata con la voglia, se possibile, di alzare l’asticella anche se tutto, naturalmente, passa prima dal traguardo salvezza”. Se l’annata calcistica si chiuderà a Lisbona, quella ciclistica è più che mai nel vivo anche se lo sguardo di Gilberto Simoni, uno che di maglia rosa se ne intende, ormai è solo quello dell’appassionato: “La mia attenzione ormai è tutta per la vita privata, le due ruote le guardo solo in tv. Mi ha sorpreso il crollo di Evans e a questo punto credo che il colombiano Uran, con il doppio colpo tappa-maglia nella crono, abbia già ipotecato la vittoria finale. Il Tour? Sarà un duello Froome-Contador. Nibali, alla prima partecipazione, non è ancora pronto per battagliare nella competizione più importante”. E prima di un nuovo scroscio, sulla scorta di un tempismo perfetto, la Caloni Agnelli raggiunge Cividino per festeggiare nel migliore dei modi l’approdo in semifinale nel play-off di B1 di pallavolo: il 3-1 su Cagliari di 24 ore fa al PalaNorda vale il pass per la semifinale. Sulla strada per il ritorno in serie A2, categoria che non vede i colori rossoblu dal campionato 2006-2007, si prospetta una nuova prova del fuoco. Il tecnico Zanchi e i suoi ragazzi allora hanno optato per una serata al centro Mongodi, una cena che sportivamente parlando dev’essere solo un antipasto: per la prima e la seconda portata meglio aspettare Cosenza ha tutte le fattezze di un pasto luculliano. Possibilmente da consumare in un sol boccone, anzi due.

Read more

CRISTIANO ZANETTI DEBUTTA AL VIP… E LE CANTA AL GALLO

Nuvole alte, notte tiepida, luce azzurra. Troppo asciutta, la quarta serata del Vip, per sciatori e nuotatori e allora sotto con un bastimento carico di calciatori. A dare il fischio d’inizio ci ha pensato il già arbitro Mario Mazzoleni, ma suo malgrado Mario Previtali gli ha sottratto il cartellino rosso, “espellendolo” al terzo set di una battaglia. Non la prima e non l’unica sorpresa, a Cividino. Prendi Cristiano Zanetti, già al centro del centrocampo dell’Inter, della Juventus, della Roma, della Fiorentina e della Nazionale del Trap, ai Mondiali coreani del 2002 e agli Europei portoghesi del 2004. Un architetto del pallone ma con la pallina da tennis, dice lui, è un’altra storia. “Ogni tanto la piglio, ma il tabellone è stato dispettoso, piazzandomi subito Gallo”. Fabio, collega architetto del centrocampo atalantino e poi allenatore delle giovanili nerazzurre. Gallo al Vip è un canto fisso, Zanetti al Vip l’ha portato Luca Facchetti, spiegandogli bene perché si gioca. “Grande iniziativa a scopo benefico, me ne ha parlato Luca e per questo sono qui”. Dall’estate scorsa è a Pisa, allenatore dei Giovanissimi toscani, ma l’anima del mediano non si appende al chiodo. Né dovrebbe appendere le speranze interiste Mazzarri, dice l’ex interista Zanetti. “La prima stagione è stata positiva, non condivido le critiche. Io sono per la conferma piena e spero che la società gli metta a disposizione giocatori più adatti al suo modo di fare calcio”. Quello abbagliante di Conte è ben lontano dal tramonto, dice Zanetti, “e benissimo ha fatto a restare alla Juve”, quello di Colantuono spiega l’annata solare dell’Atalanta. Ma ormai il treno dei pensieri è azzurro mondiale. E il mediano Zanetti preferisce il dribbling al tackle. “Prandelli dice che l’Italia è da finale? Ha ragione. Abbiamo esperienza, gioventù, talento, saggezza. Ci vorrà anche fortuna, ma i mezzi ci sono”. Poi, sul rosso, c’è anche la sorpresa. Alla faccia del basso profilo, “ogni tanto la piglio”, Zanetti piglia Fabio Gallo e gli rifila due set secchi: 6-1, 6-0. Disco rosso a Fabio, e disco del Rosso Marcolini a Lucchini, nella sfida generazionale tra nerazzurri atalantini di ieri e di oggi. Vince il “vecchietto” Marcolini e siccome un amarcord tira l’altro, ci si mette anche Luca Ariatti a “tirare matto” il malcapitato Stefano Bonato, sorpassandolo al fotofinish del terzo set. Nulla al confronto delle due “bombe” tirate da Marino Magrin ad Andrea Schillaci, un doppio 6-1 con Marino arzillo come un grillo. Tutto secondo tradizione, gli inediti invece sono in pentola domani e non è un modo di dire. Prima il quadrangolare Under 10-12, con le futuribili racchette dei circoli Mongodi, Castrezzato, Offanengo e Romano di Lombardia, poi il doppio culinario della “pentola d’oro” che per una volta farà “bollire” le vecchie racchette. Saranno palline per padelle, l’ultima idea per cucinare nuovi sorrisi al Vip.

Read more

MOLTO CALCIO, METEORE COMPRESE: ANCHE CHOUTOS AL VIP

Come un lampo all’improvviso è sbarcato al Vip Lampros Choutos. All’improvviso per tutti gli altri, non certo per lui che con l’apparizione fugace gioca da tempo. Vederlo con la racchetta in mano a inseguire palline come i ricordi della sua strana carriera è stato come riaprire cassetti già chiusi della memoria calcistica. Choutos? Sì, Lampros. Attaccante greco di grandi promesse, cresciuto nelle giovanili della Roma, salito subito sul treno dei predestinati e mai giunto a destinazione, per una serie di fermate mancate e coincidenze perse che farebbero materiale per un libro. Roma, Olympiakos, Inter, Reggina e Atalanta, nell’inverno 2004-2005 (pochissime apparizioni e un gol a Siena nell’ultima giornata con la squadra di Delio Rossi già retrocessa). Poi via, a ogni giro, un treno, a ogni stazione un cambio. Vederlo incrociare la racchetta con una colonna atalantina (ma anche juventina e granata) come Daniele Fortunato è stato lo scherzo del tabellone di giornata del Vip, che pure ha spalancato braccia e porte ad amici di vecchia data: Valter Bonacina, Massimo Paganin, Luca Fusi, Riccardo Maspero e Giacomo Agostini, col sorriso rombante di sempre, Mutti Sara e Mutti Lino, la figlia del mister e il mister. Palline e pallone si rincorrono al Vip. E dopo la serata dello “Ziballone” di Savoldi, pillole di mister miliardo in un romanzo, dopo la serata da brividi meteo con sciatori e nuotatori, il bastimento carico di calciatori è pronto a bissare anche domani con Cristiano Zanetti, Luca Ariatti, Fabio Gallo e Paolo Monelli. La principessa delle nevi Daniela “Dada” Merighetti cercherà di raffreddare i bollori tennistici della concorrenza e il comico Paolo Bianchessi cercherà di dare spettacolo anche in campo nel match-show col maestro Bagutti, gara a chi troverà la battuta e la nota migliore, ma solo con la racchetta. Da giovedì via alla volata dei ciclisti, con Gilberto Simoni in testa al gruppone, via al quadrangolare baby per under 10 e 12, sessanta piccoli sognatori del Tc Mongodi, Castrezzato, Offanengo e Romano di Lombardia e via alla pentola d’oro tennistica, il doppio goliardico-agonistico che per una volta metterà in dispensa le racchette e spedirà in campo padelle speciali da terra rossa. Nella cucina del Vip continuano a bollire sorrisi.

Read more