Monica Frigeni, responsabile commerciale dell’azienda Dastyflysim: l’esperienza della sua famiglia nella primavera del 2020
Gianluigi Patelli: l’arrivo della tac mobile dall’Olanda, simbolo di speranza nella pandemia
La solidarietà è un pilastro della nostra comunità: la testimonianza del Sindaco di Scanzo Davide Casati
L’aiuto alla Bergamo ferita direttamente dal territorio: l’esperienza di Roberto Paratico, direttore generale della Flow-Meter Spa
Cala il sipario sull’hub vaccinale di Chiuduno: un’esperienza fantastica per i nostri volontari
La cerimonia di chiusura dell'hub vaccinale di Chiuduno
Si chiude qua l’avventura dell’ hub vaccinale di Chiuduno, dove anche la nostra Accademia dello Sport è stata grande protagonista con i suoi volontari. Lo sforzo di tanti ha portato a risultati fantastici. Il polo vaccinale di Chiuduno è stato quello che ha somministrato più dosi di vaccino anti Covid di tutta la Bergamasca, 480.339 in 13 mesi.
Silvia Persico sul tetto del mondo del ciclocross: alla 24enne di Cene i complimenti dell’Accademia
Grande impresa per una giovane promessa del ciclismo italiano. Silvia Persico, 24 enne di Cene, ha conquistato la medaglia di bronzo individuale e la medaglia d’oro nel team relay a squadre nel campionati del mondo di ciclocross negli Stati Uniti. E’ nata una nuova stella del firmamento sportivo bergamasco arrivata ai livelli più alti mondiali. Tutta l’Accademia dello Sport per la Solidarietà si unisce alla grande gioia di tutta la famiglia di Cene per i grandi risultati di Silvia: non appena sarà possibile ti aspettiamo per conoscerti e dedicarti il giusto tributo!
I doni per l’Epifania da parte dell’Accademia dello Sport per i piccoli vaccinati a Chiuduno
Festa dell’Epifania speciale per l’Accademia dello sport e i suoi volontari. L’associazione cittadina con Giovanni Licini e alcuni volontari ha fatto visita in quella che ormai è diventata la sua seconda casa, l’hub vaccinale di Chiuduno, dove da mesi i volontari sono parte integrante della struttura organizzativa. adoperandosi nell’attività di accoglienza agli utenti. L’Accademia dello Sport ha consegnato, in occasione della festa dell’Epifania, i doni ai piccoli che si sono vaccinati, eroi responsabili in questo nuovo momento delicato.
Regione Lombardia premia i volontari, operativi nelle settimane più dure della pandemia. In prima fila anche l’Accademia
Nel nome del volontariato, con il pensiero rivolto alle settimane più difficili del 2020, Regione Lombardia ha voluto ringraziare chi si è speso gratuitamente verso gli altri. In piazza Città di Lombardia si è svolta la cerimonia di premiazione di chi nell’emergenza Covid-19 non ha esitato a mettersi in gioco, rischiando sulla propria pelle per poter dare invece sollievo agli altri e chi poi dopo la bufera ha collaborato nei centri vaccinali.
In prima fila c’era anche l’Accademia dello Sport per la Solidarietà con Giovanni Licini e alcuni volontari: nelle settimane più difficili il nostro impegno costante ha permesso di raccogliere più di 1 milione di euro, donati alle strutture del territorio per l’acquisto di dispositivi fondamentali per supportare la rete sanitaria lombarda provata in quei momenti, supportando poi con i suoi volontari e contribuendo alla realizzazione dei punti vaccinali di Clusone e Chiuduno.
“Eravamo presenti insieme alla Protezione civile di tutta la Lombardia, con la quale abbiamo sempre collaborato –spiega Giovanni Licini-. Mi hanno colpito le parole del Presidente Attilio Fontana che ricorda ancora una volta come l’eccellenza della Lombardia sia rappresentata dai volontari che lavorano per il loro territorio e quelle dell’assessore Letizia Moratti. Quest’ultima ci ha ricordato che ognuno di noi può scrivere una storia di quello che è successo, perché sono emozioni che abbiamo dentro al cuore e noi come Accademia in questi mesi ci proveremo”.
Al fianco di Giovanni Licini c’era chi lontano dai riflettori, lo ha sostenuto in quelle settimane: a Milano si potevano contare sulle dita di una mano, naturalmente, nel rispetto delle normative anti Covid-19, ma dietro le quinte sono circa una quarantina di volontari dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.
“E’ stata una cerimonia che ci ha permesso di sentirci ancora una volta parte integrante del mondo della solidarietà –spiega la volontaria Antonella-. Abbiamo fatto la nostra parte, l’impegno è stato davvero tanto sia nel lavoro all’hub vaccinale che nelle operazioni di segreteria nelle settimane più difficili, quando da casa cercavamo di sostenere la nostra città, un lavoro costante che ha dato i suoi frutti”.
“Per me è stata la prima volta in un’ occasione così speciale –spiega il volontario Giacinto-. Sono entrato da poco in Accademia, proprio prima del Covid-19 ed è stata una grande emozione essere premiati per quello che abbiamo fatto per gli altri ed essere lì in rappresentanza di tutti i volontari e colleghi. Ora speriamo di tornare alla normalità e di vivere le emozioni sportive dell’Accademia, come il torneo di Tennis famoso da decenni a Bergamo. E’ un premio che va a tutti noi: all’hub vaccinale di Chiuduno abbiamo lavorato in una ventina su due turni”.
L’Accademia tifa Atalanta: forza nerazzurri, siamo con voi!!!
Siamo alla vigilia di un giorno speciale per Bergamo. L’Atalanta affronta la quinta finale di Coppa Italia della sua storia: la distanza dallo stadio di Reggio Emilia, dove si disputerà la finalissima con la Juventus non ci pesa, l’Accademia dello Sport è vicina all’Atalanta come in tante altre circostanze, proprio come quella volta a San Siro, nell’ultima partita aperta al pubblico prima della pandemia nel febbraio 2020 contro il Valencia.
Vogliamo ritornare il prima possibile a quello, a rivivere il mondo fuori dalle nostre case in compagnia degli altri: ai nerazzurri invece auguriamo di tornare a Bergamo con quella Coppa!!!Forza Atalanta!!!
Il grazie a medici e infermieri in Val Pusteria: 20 famiglie accolte dalle strutture della zona
La promessa è stata mantenuta, il grande abbraccio del popolo del Trentino Alto Adige e più precisamente della Val Pusteria ai bergamaschi e a chi ha lavorato in prima linea nel corso dell’emergenza sanitaria Covid 19. Venti famiglie in tutto, da lunedì 7 settembre sono ospiti delle strutture ricettive della zona che hanno deciso di aderire all’iniziativa, appoggiati dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà.
“È il nostro grazie a dottori, medici e infermieri bergamaschi che durante il periodo peggiore della pandemia si sono battuti in prima linea”. Le parole di Albin Ingenuin Schwingshackl sono il riassunto dell’omaggio che la Val Pusteria – precisamente il paese di Monguelfo-Tesido-Val Casies – ha voluto fare agli operatori sanitari di Bergamo in collaborazione con l’Accademia dello Sport per la Solidarietà.
Il legame che si è instaurato tra il paese incastonato nella splendida vallata ricca di bellezze naturali, la sua gente e i suoi albergatori con Giovanni Licini e l’Accademia dello Sport per la Solidarietà è stato qualcosa di particolare, frutto di una vera amicizia che si è andata consolidando negli anni. Nel 2017 furono ospitate le famiglie di Amatrice dopo la pesante prova del terremoto: questa volta tocca invece a medici e infermieri degli Ospedali di Bergamo, Seriate e Treviglio, oltre a quello da campo degli Alpini della Fiera, per un totale di una trentina di persone.
“Essere presenti a questa iniziativa è importantissimo per me – spiega Sergio Rizzini, direttore generale della Sanità dell’Associazione Nazionale Alpini -, perché significa rendere omaggio a chi ha lavorato al nostro fianco ma anche dire grazie a chi, come Giovanni Licini e la sua Accademia, ci ha permesso di realizzare il famoso ospedale da campo”.
Alla cerimonia di lunedì 7 settembre era presente anche Don Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo: “La generosità dei bergamaschi ha fatto la differenza nel momento più duro, e oggi siamo qua a raccogliere quello che è stato piantato allora. Bergamo – ha spiegato don Giulio – è ripartita nei mesi peggiori grazie a tre A che sono stati ‘alpini’, ‘artigiani’ e ‘atalantini‘. Ora a queste eccellenze possiamo aggiungerne altre due di A, che stanno a significare ‘attori’, dottori, medici e infermieri, e ‘Accademia’, quella del nostro amico Giovanni”.
“Siamo grati per quello che è stato fatto – è il commento, commosso, di Giovanni Licini -. Si sono ricordati di Bergamo da tanto lontano, non era scontato. Questa gente ha dimostrato una bontà d’animo fuori dal comune. Ci tengo a sottolineare che la cerimonia di lunedì si è svolta nel pieno rispetto delle regole anti-contagio: eravamo tutti con la mascherina e abbiamo tutti osservato il distanziamento, perché la pandemia è tutt’altro che finita e dobbiamo ricordarcelo”.
“Abbiamo una grandissima amicizia che ci lega a Bergamo e all’Accademia di Licini – spiega il sindaco di Monguelfo-Tesido-Val Casies Albin Ingenuin Schwingshackl -. Ci auguriamo che questi professionisti possano godere di un periodo di meritato riposo tra le nostre montagne”.
“L’amicizia anche questa volta è venuta prima di ogni cosa – spiega Harald Eberhofer titolare dell’Hotel Christof, promotore dell’iniziativa e vicepresidente dell’associazione turistica -. Ho parlato con Giovanni durante i giorni più bui per Bergamo, ho chiesto cosa avremmo potuto fare per dare una mano a quegli operatori sanitari che si stavano battendo in prima linea contro quel virus maledetto: ecco, in quei giorni è nata l’idea di ospitare dottori, medici e infermieri nei nostri alberghi. Non ce ne siamo dimenticati”.
Ospiti di Monguelfo-Tesido e Valle di Casies dal 7 al 10 di Settembre 2020 gli operatoti sanitari, medici e infermieri in rappresentanza di tutti gli Ospedali Bergamaschi, Mons. Giulio Della Vite in rappresentanza della Curia Bergamasca e Sergio Rizzini in rappresentanza della Sanità dell’ANA.
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