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Tennis 2023, tutti i vincitori dei tornei dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà

Dopo tre settimane di intense sfide, è tempo di bilanci e di festeggiare i nuovi campioni del torneo dell’ Accademia dello Sport per la Solidarietà. Successo di pubblico nella serata finale alla Cittadella dello Sport di Bergamo, nell’incantevole sede che ha ospitato i tornei di tennis e padel.

Il doppio maschile dedicato alla memoria di Achille e Cesare Bortolotti, giunto alla 30esima edizione, ha visto il successo di Luca Chiesa e Roberto Selini, che in finale hanno battuto 7-5 Oscar Magoni e Vittorio Calissi.

La seconda edizione del torneo dedicato ai Ragazzi si è chiuso con la vittoria di Marco Lazzari, che in finale ha battuto Alessandro Bettinelli per 3-1. Negli individuali la 15esima edizione del torneo dedicato alla memoria di Giacinto Facchetti ha visto trionfare per il quinto anno di fila Damiano Zenoni, che in finale ha battuto Leonardo Bombardieri 7-4. L’ottava edizione del torneo dedicato a Franco Morotti ha visto la vittoria di Gian Marco Rondi contro Roberto Paratico per 7-2, al primo successo in questa competizione.

Una delle più belle novità di questo torneo è stata la prima edizione dell’evento dedicato a Mirko Pedretti, che ha visto impegnati nel doppio misto un campione con un ragazzo in carrozzina (wheelchair). La finalissima è stata vinta da Paolo Cancelli e Ciro Bresciani, che hanno battuto 7-2 Giovanni Zeni e Fabio Gallo. Per la prima volta, l’Accademia ha organizzato un torneo open aperto a tutti: a vincere (6-4, 6-2) sono stati Luca Ippolito e Luca Chiesa davanti a Giorgio Galli e Marco Quinti.

Vittoria in casa per l’Accademia dello Sport nel torneo di doppio misto Coppia Asc. A vincere sono stati Alessandro Masera, Presidente dell’associazione e Marta Licini che hanno battuto Ciro Bresciani e Giovanna Sandrinelli 7-5.

La prima edizione del torneo Röhrich di doppio maschile è andata alla coppia composta da Marcello Bassanelli e Fabio Malgaroli contro Angelo Meroni e Marco D’Intino per 7-6.

Il torneo Accademia dedicato ai classificati ha visto protagonisti Oscar Magoni e Luca Chiesa: a vincere è stato quest’ultimo per 7-2.

Vittoria netta per la formazione Agassi, composta da Aldo Gislandi, Federica Airoldi, Michela Azzola, Pierpaolo Bonfirraro, Vittorio Calissi, Mattia Carrara, Jacopo Chiesa, Francesco Ferri, Alberto Moretti, Oscar Panseri, Massimo Parzani, Paolo Previtali, Stefano Rondi e Roberto Selini che ha nettamente battuto la formazione Lendl aggiudicandosi la Coppa Medionalum.

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I finalisti del torneo dell’Accademia. Protagonisti alla Cittadella i talenti del futuro

Siamo ormai arrivati all’ atto finale. Domani sarà il giorno delle finali al Tennis 2023 a cura dell’Accademia dello Sport e la Cittadella dello Sport si veste a festa per il gran finale. Appuntamento aperto a tutti dalle 17 in avanti in via Monte Gleno: ingresso gratuito e possibilità di cenare nella struttura.

“Dopo 45 edizioni possiamo dire di essere rodati, la Solidarietà è il valore aggiunto che porta sempre la gente al nostro torneo -spiega Giovanni Licini-. In questi ultimi giorni abbiamo visto le migliori ragazze a livello italiano dell’Under 16. La presenza degli ospiti è sempre stata numerosa, anche più degli ultimi anni. Ci aspetta il Gran Galà con più di 500 persone e due Ministri, Giorgetti e Abodi. Saranno premiati i Golden Vip: Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, Giuseppe Mazza, patron della Guarniflon e Plinio Vanini, presidente di Autotorino. Il premio Luciana e Gianni Radici andrà a Gian Piero Gasperini e siamo fieri del suo rinnovo con i nerazzurri. Abbiamo fatto tanto sport e serate in allegria e ancora una volta la Cittadella dello Sport si è dimostrata la location più adatta: la gestione culinaria dei ragazzi del Csi è stata al di sopra delle aspettative”.

Andiamo a fare il punto della situazione sui tornei in corso di svolgimento alla Cittadella dello Sport per la Solidarietà. Partiamo dalla 30esima edizione del torneo di doppio maschile dedicato ad Achille e Cesare Bortolotti: in finale si incontreranno Luca Chiesa e Roberto Silini contro Oscar Magoni e Vittorio Calissi. Nella Coppa Asc di doppio misto si troveranno di fronte Alessandro Masera e Marta Licini contro Ciro Bresciani e Giovanna Sandrinelli. La prima edizione del torneo Röhrich di doppio maschile si deciderà tutta nella giornata di oggi con le semifinali e le finali in programma alla Cittadella dello Sport. Ha riscosso successo la 1° edizione del torneo Mirko Pedretti, doppio misto wheelchair con un campione: la finalissima sarà tra Fabio Gallo e Giovanni Zeni contro Paolo Cancelli e Ciro Bresciani.

Nei tornei individuali, infine, la finalissima della 15esima edizione del torneo dedicato alla memoria di Giacinto Facchetti vedrà di fronte Leonardo Bombardieri e Damiano Zenoni; il torneo Accademia dedicato ai classificati vedrà invece in campo Oscar Magoni contro il vincente della seconda semifinale in programma domani tra Luca Chiesa e Ciro Bresciani. Il torneo B, infine, dedicato alla memoria di un altro amico dell’Accademia come Franco Morotti, vedrà impegnati nella finalissima Gian Marco Rondi contro Roberto Paratico.

Nelle serate di martedì 6 e mercoledì 7 giugno 2023 sono state ospiti dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà le più talentuose promesse under 16 del tennis femminile. Otto ragazze hanno calcato i campi di via Gleno in un appassionante stage, che le ha viste affrontarsi in otto singolari nella prima serata e in altre otto sfide nell’appuntamento di mercoledì, che ha decretato la vittoria della squadra blu. Presente il sindaco di Monguelfo Dominik Oberstaller e il Tennis Monguelfo, club con cui l’Accademia è gemellato da quindici anni. Nel 2022 i volontari dell’associazione bergamasca andarono in visita nella splendida cittadina alto altoatesina e ora il piacere è stato ricambiato.

Tornando alle campionesse, il team vincente è composto da Carolina Dibenedetto (Oltrepò Tennis Academy Pavia, classifica 2.6), Lisa Marie Sartori (Tennis Club Brixen Bressanone, classifica 2.7), Sofia Selle (Tennis Club Gardena Bolzano, classifica 2.7) e Chiara Albiero (Società Canottieri Padova, classifica 2.8). Tanti applausi comunque alle avversarie della squadra rossa, composta da Sonia Jemma (Tennis Club Zanica Bergamo, classifica 2.6), Giulia Lodovici (Tennis Club Zanica Bergamo, classifica 3.2), Vittoria Zorzi (Società Sportiva Tennis Comunali Vicenza, classifica 2.8) e Iris Tabarelli (Tennis Club Rungg Bolzano, classifica 2.8).

Ad accompagnarle tre tecnici: Alberto Bovone, Sebastian Vazquez e Stefano Sartori. Proprio quest’ultimo ha voluto ringraziare, al termine della premiazione, l’ospitalità dell’Accademia: “Giovanni Licini è una persona stupenda, gli siamo grati per averci invitato in questo circolo ristrutturato a nuovo che è meraviglioso. L’ospitalità è incredibile e i collaboratori hanno seguito al massimo sia noi che le ragazze”.

L’allenatore vicentino è contento della vittoria della squadra blu, ma fa i complimenti a tutte le ragazze: “Sono contento per le quattro vincitrici, ma bisogna dire che tutte erano brave e forti, poi le partite vanno a momenti e talvolta a fortuna. Ora le ragazze torneranno a concentrarsi su alcuni tornei open nazionali, ma da fine giugno potrebbero partecipare a qualche torneo all’estero. Se c’è qualcuna tra di loro che potrebbe calcare qualche campo importante tra qualche anno? Di sicuro la Carolina Dibenedetto, che ha le caratteristiche per diventare veramente forte, quindi è da seguire e vediamo il futuro cosa dirà”. Con Sartori c’è anche modo di fare qualche battuta sul momento dei tennisti azzurri: “Il tennis italiano sta andando molto bene, la federazione sta lavorando benissimo, basti vedere i risultati sia a livello maschile che femminile. Bisogna certamente promuovere eventi come quello organizzato qui in Accademia, esibizioni non agonistiche che comunque portano gente a vedere e conoscere il tennis, così da aumentare il bacino di pubblico ma anche di aspiranti tennisti per il futuro”.

Tra le emergenti under 16 c’è Sonia Jemma, bergamasca classe 2007, che racconta così la gioia propria e delle sue compagne nel partecipare al torneo benefico: “Siamo felici di dare il nostro contributo alla diffusione dell’evento con la nostra presenza, che consente di dare lustro ad una manifestazione basata su bei principi. Mi è piaciuta molto”. La manifestazione, per Sonia, ha di certo avuto un valore più profondo, rappresentato dal legame con la “terra” bergamasca: “Sono di Mozzo e lì abito, anche se mi alleno a Zanica. Mi sono avvicinata al tennis perché mio padre è maestro, quindi sin da piccola ho iniziato ad allenarmi e a fare tornei, prima nel CSI e poi FIT. Papà è un insegnante molto esigente, ma lo sono anch’io e comunque i rapporti padre-figlia e allenatore-allieva sono in armonia”. “E’ meraviglioso. L’ospitalità è incredibile e i collaboratori hanno seguito al massimo sia noi che le ragazze”.

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Al Tennis la prima volta con Luca De Aliprandini. Anche Zorzi e Deromedis per la serata dedicata al circo bianco

Il gigantista azzurro sogna i primi sette del mondo. La Nazionale di ski cross parla bergamasco. «L’obiettivo più importante? Milano-Cortina».

Si torna in pista alla Cittadella dello Sport di Bergamo, con la prima di Luca De Aliprandini al Torneo di Tennis dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Insieme al gigantista erano presenti anche i ragazzi della Nazionale italiana di ski cross. Prima presenza al torneo per Luca De Aliprandini, argento nel gigante al mondiale di Cortina 2021: «Partecipare a queste manifestazioni fa parte della vita di un atleta e quando è per una buona causa si fa ancora più volentieri». Sulla carriera e il futuro, gli obiettivi sono già ben chiari: «Nell’ultima stagione ho fatto un po’ di fatica, soprattutto nella prima parte. L’obiettivo è tornare subito nei primi quindici e poi puntare ai primi sette al mondo, dov’ero negli ultimi due anni. Abbiamo già ripreso la preparazione atletica, perché meno ci ferma e meno si perde condizione fisica». L’appuntamento più atteso è quello delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026: «C’è ancora un po’ di tempo, ma non dobbiamo lasciarlo passare senza lavorare tutti i giorni».

Hanno preso in mano le racchette anche gli atleti della Nazionale italiana di ski cross, reduci da una stagione ricca di risultati: «Bisogna essere il primo dei pazzi per poter guidare questi ragazzi – scherza l’allenatore della Nazionale Bartolomeo Pala -, ma sono tutti bravi e sono cresciuti tanto. Puntavamo a crescere sempre ogni anno di più e ce l’abbiamo fatta. Ci vuole anche uno staff di professionisti di cui mi fido ciecamente: dai fisioterapisti ai preparatori atletici. La difficoltà sta nell’avere un occhio di riguardo specifico per ciascun atleta, perché ognuno ha le proprie capacità e condizioni fisiche». All’orizzonte pronti nuovi obiettivi da mettere nel mirino: «la prossima stagione c’è solo la Coppa del Mondo, ma poi avremo di nuovo i Campionati del Mondo e tra tre anni le Olimpiadi in casa. Lavoriamo gara dopo gara, ma il focus è sempre a Milano-Cortina».

In squadra c’è Edoardo Zorzi, bergamasco doc: «Quest’anno la squadra ha funzionato, stiamo crescendo e ci divertiamo tutti insieme: siamo un super gruppo. L’obiettivo per me adesso è battere i colleghi: uno è campione del mondo in carica, l’altro è bronzo, si può solo far meglio di loro. Nello ski cross serve una buona dose di follia. La cosa più difficile da gestire è il contatto con gli altri atleti che scendono con te e vanno ad una velocità tra i 70 e i 90 chilometri all’ora».
Lo spirito bergamasco in Nazionale emerge nel rapporto con l’altro bergamasco della squadra, Federico Tomasoni, soprattutto quando si gioca a carte: «Quando giochiamo a scopone scientifico di solito ci mettiamo uno contro l’altro, perché in coppia vinceremmo troppo facilmente».

Tomasoni, medaglia di bronzo agli ultimi campionati del mondo in Georgia, parla così del proprio percorso: «Sono molto soddisfatto, se penso che è stata una stagione in parte negativa». Riprendendo le parole del collega e concittadino Zorzi, Tomasoni conferma che «alla base di questo sport c’è la follia: ho iniziato facendo i fuoripista sulle montagne orobiche esercitandomi a fare qualche salto».

Dulcis in fundo Simone Deromedis, campione del mondo in carica di ski cross in Georgia: «È stata una stagione molto positiva, soprattutto se penso che ho gareggiato al Mondiale appena trentadue giorni dopo esser stato dimesso dall’ospedale per l’operazione alla spalla rotta. Ma soprattutto è stata una grande soddisfazione per tutto il movimento di questa disciplina, che è in grande crescita. L’idea è dare un esempio per incrementare la passione verso il nostro sport. Bisogna concentrarsi gara per gara, ma prima o poi arriverà l’Olimpiade italiana e lì sarebbe bello far bene». Nel frattempo, Deromedis pensa al Torneo dell’Accademia: «Fa piacere partecipare ad iniziative come questa perché nella vita dell’atleta la solidarietà è un elemento importante. Il padel non è il mio sport, ma mi sono divertito».

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Spettacolo al Tennis 2023: protagonisti gli amici di Striscia

La grande serata dello spettacolo. Non potevano mancare come ogni anno al Tennis dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà i grandi protagonisti di Striscia la Notizia. Le splendide donne in primo piano, Chiara Squaglia e l’ex velina Lucia Galeone, insieme agli storici Moreno Morello, Valerio Staffelli e Jimmy Ghione, oltre agli autori Massimo Dimunno e Carlo Sacchetti. Tanto entusiasmo e tutto esaurito alla Cittadella dello Sport di Bergamo riempita a festa per le tante partite di tennis, padel e con il nuovo torneo di ping pong, partito nella serata in cui è stato ospite Gian Piero Gasperini. Ormai il padel è diventa la passione più grande, in una serata in cui sono stati ospiti nel nome della solidarietà.

“Questo padel fa sudare più di un’inchiesta -spiega Moreno Morello-. Sono già sudato ancora prima di entrare in campo, è tutta l’adrenalina e la concentrazione. Ma soprattutto la concentrazione per un torneo così importante che dà sempre grandi risultati. Sono molto migliorato rispetto al tennis, ogni tanto gioco con Jimmy Ghione. E’ sempre un piacere e un onore essere qua: è impossibile dire di no a Giovanni Licini, quando suona il cellulare è già un si”.

 

 

Tapiro d’oro invece a Valerio Staffelli, relegato in panchina: “Mi sono “auto-attapirato” – ironizza -. Oggi sono venuto solo a vedere i miei colleghi perché sono reduce da un colpo della strega. Devo stare molto attento e sto prendendo degli antidolorifici sperando passi, ma ad un metro e novanta di altezza è normale soffrire di mal di schiena. Mi sarebbe piaciuto giocare a padel, non ho mai provato”. L’importante però è esserci: “È sempre un onore partecipare ad iniziative che raccolgono somme di denaro per chi ha bisogno. In un momento storico in cui la falsa beneficenza la fa da regime, nel Torneo dell’Accademia siamo sicuri che il denaro finisca davvero a chi serve. Lo scopo è lodevole ed è bello ritrovarsi tra colleghi tutti insieme”.

In campo anche Lucia Galeone: “È la prima volta che vengo al Torneo di Tennis ed anche la prima che mi approccio al gioco, ma mi sto divertendo tantissimo. Avevo già preso parte agli eventi golfistici dell’Accademia, sia ai Colli che in Franciacorta, sono sempre momenti bellissimi. Forse preferisco il golf, ma mi piacciono anche tennis e padel, sarà perché mi piace giocare a racchettoni, ma per l’anno prossimo mi impegnerò a prendere un po’ di lezioni”. “Ci rende felici tutta la solidarietà dell’Accademia, quello che fa ridere sono io con la racchetta -spiega Chiara Squaglia. I nostri compagni di lavoro li vedo bene: tra Jimmy e Morello se la giocano, per me ì la seconda volta qua e già mi sento a casa”. “Anno nuovo, ma siamo sempre qua – è il commento di Jimmy Ghione sul campo da padel -, cambia solo la racchetta, più corta. La diversità si avverte soprattutto quando si fa lo “smash”. Ultimamente però sto giocando più di frequente a padel, quindi sto prendendo le misure e mi diverto. L’importante è partecipare, ma se si vince meglio”, scherza Ghione, senza dimenticare lo scopo del torneo: “Si parla di beneficienza e con la nostra presenza speriamo di aiutare chi ha più bisogno, come si suol dire: una mano sul cuore e l’altra al portafoglio”.

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Serata dedicata allo sci con Innerhofer, Casse e Zazzi. Domani arriva il Gasp

In attesa del Gasp è tempo di parlare di sci al torneo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà in programma alla Cittadella dello Sport di Bergamo. Quelle di oggi, mercoledì 24 maggio, è stata la serata di Christof Innerhofer, amico da anni dell’Accademia, che torna così dall’amico Giovanni Licini, insieme ai colleghi Pietro Zazzi e Mattia Casse.
Nella giornata di giovedì sarà presente nella prima parte della serata l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini (alle 18). Ricordiamo che alla Cittadella dello Sport di Bergamo si giocherà fino alle finali del 6 e 8 giugno, dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 24, a ingresso gratuito, con possibilità di accedere al servizio ristorazione.

«Sono venuto qua la prima volta 19 anni fa, sono tanti ma sono volati» le parole di Christof Innerhofer a bordo campo. «So che l’Accademia lavora bene per la Solidarietà e ormai sono un grande amico di Giovanni». Una carriera spettacolare, quella dello sciatore altoatesino, che non ha intenzione di sganciare gli sci: «Ho avuto tanti successi e tanti momenti belli e spero non finiscano qui. Sono molto motivato nell’andare avanti e spero di aver risolto i problemi che ho avuto negli ultimi due anni. Ora fisicamente sto bene, quindi credo ancora di poter dire la mia. Ho esperienza e accolgo a braccia aperte chi mi chiede consigli, ma sono ancora nel circuito non per fare da istruttore agli altri ma per fare ancora bene io. Spero che l’anno prossimo sia di nuovo un anno buono. La passione compensa i limiti dell’età. Nel maschile non possiamo vedere un ciclo vincente come nel femminile, sarebbe una bugia convincersi del contrario. Dieci anni fa eravamo in cinque a salire sul podio stando fra i primi con continuità, invece oggi la qualità della squadra è un po’ calata. Vedo molto bene Filippo della Vite, ovviamente anche Alex Vinatzer, ma pochi altri giovani promettenti come anni fa. Gli sci club devono lavorare bene, gli allenatori devono esser disposti a fare qualcosa in più e anche gli atleti devono avere la voglia di raggiungere certi obiettivi che noi abbiamo raggiunto in passato. Bisogna lavorare 365 giorni all’anno, non basta avere ogni tanto un picco di motivazione, ma bisogna tenere alta l’asticella».
Mattia Casse, piemontese di nascita ma bergamasco d’adozione, si lascia alle spalle un ottimo 2023 con il primo podio in Coppa del Mondo, con il tifo dell’Accademia che ne ha seguito le gesta in questa annata.
“La beneficenza dell’Accademia fa bene al mondo e partecipo volentieri e a queste iniziative e ormai faccio fatica a mancare. A luglio si inizierà ad andare sugli sci, prima del viaggio Sud America ad agosto per gli allenamenti: vengo da buoni risultati e vorrei mantenere un buon trend, poi si vedrà. Ognuno ha la sua chiave di lettura, devi controllarti, perché l’adrenalina a volte ti porta a prendere qualche rischio in più, ma dopo anni ormai ci si abitua. Vengo da un’annata positiva, sono tornato su ottimi livelli e riparto da una bella base”.

 

In gara con Innerhofer c’era invece il milanese Pietro Zazzi, classe 1984. «Con il tennis me la cavavo abbastanza bene da bambino – racconta -, ora non lo pratico da un po’ di anni. Qualche giorno fa ho fatto un’operazione al naso per risolvere un problema di respirazione, quindi oggi è il mio primo ritorno “in campo”. Sono felice di essere qui perché è sempre bello essere invitato in queste iniziative». Zazzi svela il “segreto” per essere al top nella sua disciplina: «Un discesista deve avere anche un po’ di pazzia quando ha gli sci ai piedi, ma sempre con la testa. Il divertimento e la passione fanno il resto. Fuori però vi assicuro che siamo più tranquilli» ride. Il futuro dello sci però è sempre più incerto: «Purtroppo il nostro sport nel futuro non sarà semplice da praticare, ma con le giuste accortezze riusciremo a tirare avanti. Anche la Fisi sta creando un programma per migliorare la situazione, vedremo se come atleti riusciremo a fare la nostra parte impattando meno sull’ambiente».

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Tennis 2023, alla Cittadella sapore d’azzurro

Prosegue la sfida in campo al torneo dell’Accademia, con ospiti legati ai colori nerazzurri, ma è anche il tempo per un bilancio del campionato parlando del Napoli campione e del Milan, arrivato alla semifinale di Champions.

Non solo Atalanta, ma gli ospiti presenti al Tennis 2023 regalano all’Accademia dello Sport per la Solidarietà quel respiro tricolore, legato ai vincitori dello Scudetto di questo campionato e dei campioni uscenti. Così, tra una battuta e l’altra e una serata passata in amicizia  davanti ad un buon piatto a cura del Csi di Bergamo, si parla di calcio e del finale di questo campionato di Serie A. Bergamo e Napoli, tifoserie rivali del pallone, ma c’è chi nativo orobico, ha festeggiato lo scudetto arrivato nella casa di Maradona per i suoi trascorsi partenopei, a partire da Beppe Savoldi, passando poi a Oscar Magoni

Beppe Savoldi, che ha subito scambiato due battute sulla marea di infortuni dell’Atalanta: «Io sono pronto, aspetto la chiamata» scherza l’ex centravanti. Bergamasco doc, Savoldi ha militato in nerazzurro a metà anni sessanta indossando la maglia da attaccante 57 volte insaccando 17 palloni: «Pensavo che la Dea finisse meglio il campionato, ma sono contento che stia andando ancora bene». Savoldi dedica inoltre un pensiero alla Champions delle italiane. «Nel doppio confronto l’Inter ha meritato la finale, il Milan era un po’ spento. Pioli in queste situazioni ha sempre lasciato qualcosa agli avversari, soprattutto dal punto di vista difensivo. Ho discusso con tanti milanisti, ai quali avevo fatto presente da anni il problema, ma Pioli non mi ascolta» ride. Eliminato proprio dai rossoneri ai quarti, il Napoli si bea quale Campione in Italia per la terza volta. In maglia azzurra l’ex punta ha giocato tra il 1975 e il 1979: «Spalletti fa troppo il filosofo – a detta di Savoldi -, ma è stato bravissimo a capire come dovevano essere messi in campo i giocatori messi a disposizione dalla società».

«Ogni anno siamo sempre più vecchi – se la ride Oscar Magoni -, ma quando si parla di solidarietà l’importante è esserci». Non manca un commento sulla stagione dell’Atalanta: «Ai tifosi più giovani, magari un po’ delusi e mugugnanti per gli ultimi risultati, voglio ricordare le stagioni che ho giocato io in maglia nerazzurra, gli anni novanta: era un’altalena tra Serie A e B. Anche quest’anno l’Atalanta è forte e sta facendo un campionato importante, contando che le formazioni davanti in classifica hanno giocatori di livello, tifoserie e storie importanti. La Dea è ancora una squadra provinciale “di lusso”, che ha saputo spendere e ricavare denaro con giudizio». Magoni ha recentemente festeggiato lo Scudetto napoletano (dove ha militato per 116 partite in tre anni e mezzo): «Al contrario di quello che spesso si pensa – spiega -, c’è molto rispetto e stima tra tifosi partenopei e giocatori bergamaschi che come me hanno giocato nel Napoli, come Casari, Vavassori, Gabbiadini e tanti altri». Con Oscar Magoni si può parlare di sport in generale, anche di ciclismo: «il Giro di quest’anno non mi entusiasma, tra cadute e ritiri importanti. Tifo per Rota e spero arrivi fino in fondo con buoni risultati».

Uno dei tanti amici dell’Accademia presenti è Carlo Pellegatti, storico radiocronista dei match del Milan: «Maggio non è solo il mese delle sette finali vinte dal Milan – esordisce con ironia -, è anche il mese di Giovanni Licini». Poi, un commento sulla Serie A: «È un campionato molto equilibrato, Napoli a parte. L’Inter perde undici partite e rallenta tremendamente, il 2023 del Milan è inguardabile, la Juventus era partita malissimo e pure l’Atalanta va up and down. Sembrano tanti polli di Renzo, che si beccano facendosi male l’uno con l’altro. Ora mancano tre giornate, vediamo: se il Milan arrivasse in Champions approfittando della penalizzazione della Juventus, di sicuro non vado in giro a suonare il clacson, ma spero proprio che i rossoneri chiudano bene il campionato, magari proprio con un bel risultato a Torino, dove giochiamo tra due settimane. Il vero Milan non è questo. Non vedo a rischio la posizione di Pioli, che ha fatto comunque alcuni errori, ma era la prima volta che si trovava a gestire due manifestazioni così intense fino a fine stagione». E alla domanda sul giocatore atalantino che vorrebbe veder vestire la maglia del Milan: «la risposta quest’anno è molto facile: Rasmus Højlund, nonostante le ultime domeniche non abbia brillato».

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Via al Tennis 2023. Attesi 400 ospiti del mondo sport e dello spettacolo

E’ iniziata alla Cittadella dello Sport di Bergamo la kemesse dedicata al tennis e al padel a cura dell’Accademia. Subito in campo i colori atalantini. Raimondi “Pronti allo sprint per l’Europa”.

Ha preso ufficialmente il via la 45esima edizione del torneo organizzato dall’associazione bergamasca nella rinnovata sede della Cittadella di via Monte Gleno. «L’ansia della partenza c’è sempre – le parole di Giovanni Licini, fondatore dell’Accademia, nel corso della prima serata -. Organizzare il torneo a Bergamo, nella rinnovata Cittadella dello Sport, allestita con due campi da tennis scoperti, due coperti, due da padel che saranno pronti domani, ha un sapore del tutto particolare. Tanti personaggi, tanta gente, con la voglia di giocare e di divertirsi, ma mettendo al primo posto la solidarietà. Gli ospiti saranno tantissimi, più di 400. Lunedì, in particolare, avremo una ventina di campioni del mondo del calcio, da Baresi a Cabrini, che si sfideranno a padel. Non mancheranno amici dal mondo dello sci, dello ski cross, dello snowboard, fino agli amici di “Striscia la notizia”. L’ingresso è libero e c’è la possibilità di cenare con vari prodotti tipici bergamaschi».

Nella prima serata sono stati tanti gli ospiti legati al mondo del calcio e in particolare all’Atalanta, a partire da Cristian Raimondi. La prima serata è stata dedicata alle sfide a tennis delle squadre per il torneo Mediolanum. Presenti anche Oscar Magoni, Fabio Gallo, Bortolo Mutti, Damiano Zenoni, Giorgio Mastropasqua, Ruben Garlini, Massimo Carrera, Riccardo Maspero, Ivan Del Prato. “Come ogni anno vengo molto volentieri per la causa benefica, gli amici che si trovano e tanta solidarietà -ha spiegato il collaboratore del tecnico nerazzurro Gian Piero Gasperini-. Siamo allo sprint finale, se quest’anno dovesse essere Europa, qualsiasi essa sia, bisogna essere contenti: è normale che si cerca sempre di migliorare, ma rimaniamo con i piedi per terra e ottimisti. Gli infortuni ci hanno condizionato, è evidente che ne risenti. E’ successo anche a tante altre squadre, noi negli anni siamo stati abituati ad averne pochissimi e sicuramente sono incidenti che ti tolgono armi da giocare in partita. Bisogna stringere i denti per arrivare al traguardo finale”.

PROGRAMMA Si giocherà fino alle finali del 6 e 8 giugno, dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 24, a ingresso gratuito, con possibilità di accedere al servizio ristorazione. Tantissimi gli ospiti presenti provenienti dal mondo dello sport, della tv e dello spettacolo, tutti in campo per la Solidarietà. Durante le tre settimane si svolgeranno anche i memorial dedicati a Cesare e Achille Bortolotti, Franco Morotti, Giorgio Röhrich e Mirko Pedretti, così come il doppio Asc e il torneo a squadre Mediolanum. Sabato 10 giugno si si terrà invece la serata di gala nella quale verranno consegnati i riconoscimenti «Golden Vip 2023 Mediolanum» ad Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, Giuseppe Mazza, patron della Guarniflon e Plinio Vanini, presidente di Autotorino, mentre il premio Luciana e Gianni Radici è stato attribuito all’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini.

MISSION BENEFICA Anche quest’anno, infatti, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà ha scelto di sostenere alcuni progetti particolari della nostra provincia. I contributi 2023 sono destinati all’AIPD Associazione Italiana Persone Down per la realizzazione di due appartamenti destinati all’autonomia abitativa dei ragazzi; alla Croce Blu Basso Sebino, come contributo parziale per l’acquisto di un’ambulanza; e all’Anmic, Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili, a sostegno dell’acquisto di un mezzo.

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Tennis 2023, presentata in Provincia la nuova edizione. Al via il 17 maggio dalla Cittadella dello Sport

Dopo la ripartenza in grande stile del 2022, anno che ha segnato il ritorno in città, lo storico torneo di tennis a cura dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo è pronto nel 2023 a confermarsi come uno degli appuntamenti sportivo-solidali più attesi della bella stagione, con oltre 450 partecipanti già confermati. Lo farà in una location, quella della Cittadella dello Sport, che ha visto completarsi nelle ultime settimane il progetto di restyling voluto fortemente dall’Accademia con risorse proprie e sostenuto a piene mani dalla Regione Lombardia, convinta dai propositi di accessibilità e inclusività che hanno guidato sin dagli albori l’intervento di riqualificazione.

Il Pirellone, che aveva già stanziato oltre 530mila euro per la prima fase dei lavori, alla fine dello scorso anno ha messo sul piatto ulteriori 427mila euro per completare il centro sportivo del tennis, oggi intitolato al maestro bergamasco Giorgio Röhrich: l’intera operazione, del valore di quasi un milione di euro, ha permesso la realizzazione di due campi da tennis coperti con tribune incorporate, la riqualificazione dei due campi esistenti con un adeguamento della superficie di gioco e dell’impianto di illuminazione, l’installazione due campi da padel all’aperto e il restyling l’area di accesso. Ma non solo: nuovi spogliatoi vicini ai nuovi campi da tennis e la copertura di quelli da padel.
“Il torneo è sempre un momento particolare per l’Accademia -ha spiegato Giovanni Licini-. Le nuove dotazioni ai campi sono essenziali per continuare ad organizzare l’evento a Bergamo. I tanti giocatori e sostenitori hanno posto radici importanti che hanno sostenuto tante persone del nostro territorio. Grazie a tutti coloro che ci sostengono, in particolare l’assessore regionale Claudia Terzi e il capogruppo Roberto Anelli, che hanno portato il nostro progetto al Presidente Attilio Fontana. La Cittadella dello Sport è la sede più consona per ricordare Achille e Cesare Bortolotti, Giacinto Facchetti e Franco Morotti, nonché un vecchio amico dell’Accademia, Giorgio Röhrich. Inoltre, avremo l’onore di ricordare la recente scomparsa di Mirko Pedretti».
In questo quadro si inserisce la 45esima edizione del torneo di tennis che prenderà il via il 17 maggio e si concluderà, con la serata di Gala, il prossimo 10 giugno (si gioca tutte le sere, ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 24, con possibilità di accedere al servizio ristorazione): solite sfide sulla terra rossa, la già apprezzata novità del padel introdotta lo scorso anno e anche un evento dedicato al tennis-tavolo rendono il programma ancora più ricco di appuntamenti e di ospiti, provenienti dal mondo dello sport, della tv e dello spettacolo, tutti consapevoli che a contare è l’aspetto solidale.
Anche quest’anno, infatti, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà ha scelto di sostenere alcuni progetti particolari della nostra provincia. I contributi 2023 sono destinati all’AIPD Associazione Italiana Persone Down per la realizzazione di due appartamenti destinati all’autonomia abitativa dei ragazzi; alla Croce Blu Basso Sebino, come contributo parziale per l’acquisto di un’ambulanza; e all’Anmic, Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili, a sostegno dell’acquisto di un mezzo. Come da tradizione, poi, saranno assegnati alcuni riconoscimenti a personalità che si sono distinte particolarmente nei propri ambiti di attività. I Golden Vip 2023 sono Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia (Premio Mediolanum), Giuseppe Mazza, patron della Guarniflon (Premio Mediolanum) e Plinio Vanini, presidente di Autotorino. Il premio Luciana e Gianni Radici andrà a Gian Piero Gasperini.

Hanno quindi preso parola le associazioni che partecipano al Progetto Solidarietà 2023, a partire da Patrizia Adosini, AIPD Associazione Italiana Persone Down. «L’Accademia ci ha permesso di arredare un appartamento a Pedrengo e i locali che stiamo allestendo a Bergamo, dove avvieremo un progetto di residenzialità per permettere anche a questi ragazzi di imparare a vivere da soli, cosa non scontata». Presente anche Cesare Rossi della Croce Blu Basso Sebino, reduce, con i volontari, dal sostegno in Emilia-Romagna colpita dall’alluvione. «La nostra associazione nasce 35 anni fa per soddisfare l’esigenza del territorio in ambito sociale e sanitario. Ringraziamo l’Accademia, che ci ha permesso di avere un contributo per nuova ambulanza del valore di 80 mila euro». Ha proseguito poi Giovanni Manzoni, Presidente Anmic con più di 10mila iscritti in provincia di Bergamo. «L’Accademia ci permette di perseguire al meglio il nostro scopo sociale. Quest’anno con Giovanni abbiamo organizzato un trasporto di persone che necessitano una dialisi. Nell’ambito di “Bergamo Capitale della cultura” abbiamo ottenuto due mezzi per il trasporto di persone con disabilita dall’ aeroporto e stazione. In più abbiamo sei piccoli appartamenti per famiglie con disabili».

Tantissime le autorità che non hanno fatto mancare il loro sostegno all’associazione. «E’ un onore ospitare la conferenza e avere poi un momento conviviale insieme alla famiglia dell’Accademia, che ringrazio per il grande apporto alla nostra città e alla nostra provincia -ha affermato Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo-. Il grande lavoro di collaborazione portato avanti dal Csi e da tutta la Cittadella per riqualificarla, ha reso quest’ultima il fulcro dell’attività sportiva bergamasca. Ringrazio anche la Regione per i finanziamenti dati e il Csi, che pochi giorni fa ha sottoscritto una convenzione per rilanciare ancora di più la Cittadella nei prossimi anni. La solidarietà, come abbiamo visto in pandemia, è fondamentale per stare bene con noi stessi».

«Il motto della Regione è sempre poche parole, tantissimi fatti -spiega Claudia Terzi, Assessore regionale alle infrastrutture-. La Regione ha dimostrato vicinanza concreta al progetto. Lo sport, declinato nei suoi obiettivi di solidarietà, non può che trovare il plauso della Regione, che vi ringrazia per i vostri numeri: 2 milioni e 700mila euro raccolti, 53 associazioni coinvolte, più di 50 volontari. Non si fa filosofia ma si fanno azioni concrete». Presente anche Paolo Franco, assessore regionale alla Casa e Housing sociale: «Grazie a Giovanni Licini e alla sua Accademia, che mette in campo un’idea di sport che pone tutti allo stesso piano. Lo sport è motore dell’anima e del cervello e stimola la socialità».

Hanno ricordato il grande ruolo dell’Accademia nel nome della Solidarietà, anche Ferruccio Rota, Presidente del consiglio comunale di Bergamo, Monsignor Giulio Della Vite, Marco Riva, Presidente del Coni Lombardia, il consigliere regionale Davide Casati, Francesco Locati direttore generale della Asst Bergamo Est, Corrado Fontana, manager di Banca Mediolanum, Sergio Rizzini, responsabile della sanità alpina e dell’Ospedale da Campo dell’Ana, Umberto Bortolotti, Laura Morotti e la famiglia di Giorgio Röhrich.

«Il sogno di Giovanni si è realizzato -ha spiegato Gaetano Paternò, presidente del Csi provinciale-: ma forse non è ancora terminato, perché il suo entusiasmo ci travolge sempre con nuove sorprese e idee. La promozione sociale del Csi riesce, anche grazie all’Accademia, a rendere lo sport un’occasione di crescita, coesione sociale e di solidarietà. All’interno della Cittadella, rinnovata grazie alla Provincia, alla Regione e ai sostenitori privati, abbiamo potuto dare lavoro a tanti giovani». «Qualche mese fa, il presidente Mattarella definì la solidarietà come un’ “inestimabile ricchezza” -ha concluso il Presidente dell’Accademia Alessandro Masera-. Lo sport, inoltre, raddoppia il valore degli investimenti, ma soprattutto ha un ritorno di tipo morale. Sport e solidarietà sono cellule dell’Accademia, unite all’amicizia».

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Tennis 2023: martedì 9 maggio la presentazione in Provincia

Tutto pronto per il primo passo ufficiale del torneo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Martedì 9 maggio alle 11, la sala consigliare della Provincia di Bergamo (via Tasso 8), ospiterà la conferenza stampa di presentazione del torneo che per il secondo anno consecutivo è tornato in città. Il torneo si svolgerà dal 17 maggio al 10 giugno negli spazi rinnovati della Cittadella dello Sport: tennis, padel e anche un evento speciale dedicato al tennis tavolo. 

Nel corso della conferenza, oltre al torneo che quest’anno vedrà la partecipazione di oltre 350 persone, verranno illustrati i progetti e le realtà che abbiamo deciso di sostenere nel corso del 2023, i Golden Vip e gli ultimi lavori di ammodernamento che hanno fatto della Cittadella dello Sport un centro di assoluta eccellenza e location perfetta per il nostro evento solidale. 

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Confindustria Bergamo in vista alla Cittadella dello Sport

Dopo la visita del prefetto di Bergamo Giuseppe Forlenza, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo mercoledì 5 aprile ha aperto le proprie porte anche alla presidente di Confindustria Bergamo Giovanna Ricuperati. 

La prima donna alla guida degli industriali bergamaschi si è recata nella sede dell’associazione, presso la Cittadella dello Sport in via Monte Gleno 2L, per conoscere da vicino la struttura, i volontari e il fondatore Giovanni Licini: con lei il direttore generale di Confindustria Paolo Piantoni. 

Dalla storia dell’Accademia fino ai nuovi progetti, con una passeggiata ormai di rito tra i campi da tennis e padel rinnovati di recente grazie al sostegno di Regione Lombardia: un’operazione lungimirante, che ha fatto della Cittadella dello Sport un impianto all’avanguardia e accessibile a tutti, con prezzi calmierati per favorire la pratica e l’avviamento sportivo soprattutto dei più giovani. 

“Avevo naturalmente già sentito parlare dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà – sottolinea Ricuperati – A questo aggiungiamo che da qualche tempo Confindustria è connessa ai progetti che l’associazione sostiene. Devo dire che è un movimento di energie, di iniziative e di cose belle davvero stupefacente, per quello che fa a livello sportivo ma soprattutto per la società bergamasca e per questo territorio”.

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