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Regione Lombardia premia Giovanni Licini con la Rosa Camuna: premiazione in diretta streaming martedì 17 novembre alle 10

Una premiazione virtuale che non cambia il significato prestigioso di questo attestato di stima e fiducia per il grande lavoro fatto.
Dopo il rinvio della festa in programma giovedì 22 ottobre al Teatro Dal Verme di Milano, Regione Lombardia ha deciso di assegnare la “Rosa Camuna 2020” martedì 17 novembre alle 10 presso l’Aula del Consiglio Regionale. Giovanni Licini, anima e motore dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, è tra i vincitori del prestigioso riconoscimento in questo 2020 speso a combattere il Covid-19 all’inizio della pandemia e sarà tra i premiati riconosciuti da Regione Lombardia per l’operosità, la creatività e l’ingegno allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo.
In apertura della seduta di Consiglio, il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi, annunceranno i nomi di coloro che si sono distinti nei contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia.  

In osservanza delle misure di tutela sanitaria, non è possibile prevedere la partecipazione in presenza dei Premiati e dei rispettivi ospiti, pertanto è stata prevista la possibilità di seguire l’evento in diretta streaming collegandosi al seguente link di Regione Lombardia: https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/istituzione/attivita-istituzionali/comunicazione-istituzionale/video-e-dirette

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“La Vita è Bella”. Su Seilatv l’Accademia e il suo impegno nella lotta al Covid-19

Tutta Italia sta vivendo nuovamente giornate difficili a causa dell’emergenza sanitaria da #Covid19. Bergamo ha già dato in quei terribili mesi di inizio anno: l’ #Accademia dello #Sport per la #Solidarietà ha donato alle strutture ospedaliere del territorio bergamasco più di un milione di euro grazie all’impegno di tanti imprenditori. Riviviamo nello speciale di Seilatv Bergamo Ch. 216 quelle settimane e il grande sforzo della nostra associazione verso la Solidarietà con Giovanni Licini e i dottori Gianluigi Patelli e Roberto Keim.

Guarda il link della trasmissione:

https://seilatv.tv/series/la-vita-e-bella/

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L’Accademia vicina ai City Angels Bergamo: 5mila euro per l’acquisto di un nuovo pulmino

Ancora una volta l’Accademia è corsa in aiuto ad un’associazione del territorio bergamasco. L’appello lanciato in questa seconda parte del 2020 dai City Angels Bergamo è stato accolto dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà, che ha donato 5 mila euro per l’acquisto di un nuovo pulmino per il gruppo di volontari di strada d’emergenza.

A inizio agosto i City Angels Bergamo avevano attivato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme, finalizzata all’acquisto di un’unità mobile più funzionale e pratica per lo svolgimento della loro attività benefica in città. 

Una necessità che per i City Angels Bergamo, onlus attiva da sei anni sul territorio, si era fatta ancora più impellente nei mesi più difficili della pandemia, quando alla raccolta e distribuzione di vestiti, cibo, bevande e coperte per i senzatetto si è aggiunta anche la consegna della spesa alimentare e di farmaci alle persone anziane o isolate in casa. 

“Abbiamo sempre fatto fronte al problema con una grande organizzazione – spiega Francesco Graziano, coordinatore dei City Angels Bergamo – Ma le necessità sono cambiate e ci stiamo muovendo sempre più, in accordo con il Comune di Bergamo e la Polizia Locale, anche nelle periferie della città. Un’unità mobile, un pulmino, diventa fondamentale in questo momento in cui il materiale da portare è molto: così dallo scorso dicembre abbiamo iniziato a contattare tantissime aziende, circa 120, per vedere se qualcuna potesse darci una mano e finanziarne l’acquisto. Abbiamo ricevuto cinque risposte, di cui solo una positiva, ma non ci siamo fermati. Avevamo in programma una nuova campagna di autofinanziamento con l’inizio dell’anno, poi sappiamo tutti cosa è successo”. 

Con la diffusione del Covid-19 e il primo lockdown, i City Angels sono entrati a far parte della rete Bergamo X Bergamo, sotto la direzione dell’assessorato alle Politiche Sociali: “In quel periodo, oltre all’attività in raccordo con il Comune, venivamo contattati anche direttamente dai cittadini che ci chiedevano una mano: la nostra area di servizio si è concentrata in particolare nel quartiere della Celadina”. 

In estate, infine, l’apertura della campagna su Gofundme: “Purtroppo abbiamo raccolto poco meno di 2.400 euro su un obiettivo di 10mila che ci eravamo posti, comunque non sufficiente all’acquisto di un mezzo nuovo – continua Graziano – Non ci siamo persi d’animo, cercando aiuto in un altro modo. Vista la grande attività benefica fatta negli anni, e soprattutto in questo ultimo periodo a contrasto della diffusione del Coronavirus, abbiamo contattato Giovanni Licini e la sua Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo: in pochi giorni ci hanno garantito una donazione da cinquemila euro, che ha sbloccato un po’ la situazione. Altri fondi, poi, sono in arrivo dal Comune di Bergamo e presto, quindi, potremo avere a disposizione il mezzo che utilizzeremo per svolgere i servizi già attivati duranti lockdown in primavera e per le nostre classiche attività serali”. 

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A Giovanni Licini da Regione Lombardia la “Rosa Camuna 2020”. PREMIAZIONE RINVIATA

Dopo le benemerenze del Comune di Scanzorosciate e della Provincia di Bergamo, anche la Regione Lombardia ha deciso di assegnare un riconoscimento a Giovanni Licini, anima e motore dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, la “Rosa Camuna 2020”, per riconoscere pubblicamente l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si siano particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia.

In considerazione della recente evoluzione dei contagi da Covid-19 nonché con specifico riferimento alle disposizioni contenute nei DPCM del 13 e del 18 ottobre, siamo a comunicare che la Cerimonia di Conferimento del Premio Rosa Camuna 2020,  programmata per giovedì 22 ottobre alle ore 18.00 al Teatro Dal Verme di Milano, è annullata.

Riconoscimento che solitamente viene assegnato il 29 maggio, giorno della Festa della Lombardia, quest’anno rinviato a causa della pandemia Coronavirus.

Il motivo dell’assegnazione, oltre a quanto fatto negli anni in campo solidale dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà, risiede soprattutto nell’infinito impegno profuso durante i mesi più duri dell’emergenza sanitaria in provincia di Bergamo.

Da buon bergamasco si è rimboccato le maniche, ha abbassato la testa e si è messo al lavoro: oltre un milione di euro raccolto per far fronte a ogni tipo di richiesta che arrivava dal territorio, dalla più banale fino a quelle che sembravano impossibili.

Giusto per citarne qualcuna: il noleggio di una Tac mobile per l’ospedale di Seriate, un ruolo determinante per l’apertura dell’ospedale da campo alla Fiera e l’implementazione degli impianti di diffusione dell’ossigeno di entrambe le strutture.

Così come già successo lo scorso 6 ottobre con le benemerenze di Scanzo e della Provincia, anche in occasione della Rosa Camuna Giovanni Licini condividerà il riconoscimento, che porta il suo nome, con la grande squadra di volontari dell’Accademia, che senza avere i riflettori puntati hanno sempre garantito il loro supporto.

“Giovanni Licini è un orgoglio bergamasco – commenta il consigliere regionale bergamasco Roberto Anelli (Lega) – . Il riconoscimento è meritatissimo perché ha fatto molto per gli altri, non solo durante la prima ondata della pandemia con tutto ciò che sappiamo.

Negli anni ha aiutato tante persone che avevano bisogno. Penso ai terremotati di Amatrice. Quando succede qualcosa non c’è nemmeno bisogno di chiamarlo perché è lui che si è già mosso per chiamare gli altri a dare una mano.

Grazie anche ai suoi contatti, ha raccolto molti fondi per sostenere i suoi progetti. Insomma, siamo fieri di lui, ancora di più da bergamaschi”

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Scanzo premia il suo cittadino. A Giovanni Licini anche la benemerenza provinciale

Una leggera pioggia non ha fermato la grande festa organizzata dal Comune di Scanzorosciate e dedicata ai tanti volontari che si sono prestati nel periodo di emergenza legato al Covid 19, la festa del ringraziamento alla comunità. Nella piazza del Municipio, illuminato con la bandiera tricolore, è stata una serata di grande gioia per Giovanni Licini e la sua Accademia dello Sport per la Solidarietà.
Sotto le note di “Rinascerò Rinascerai” di Roby Facchinetti, la grande guida della nostra Accademia ha ricevuto dalle mani del Sindaco Davide Casati la benemerenza del paese dove Giovanni vive insieme alla sua famiglia. Al loro fianco sul palco c’era anche il Presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli, che ha invece donato a Licini la benemerenza provinciale.
“Essere premiati dalla propria gente e dal proprio territorio, ha un valore immenso –sono state le prime parole di un emozionatissimo Giovanni Licini-. Non potrò mai dimenticare la grande gara di solidarietà alla quale ho assistito. E’ la conferma logica e naturale che si debba considerare Bergamo e i bergamaschi, secondi a nessuno in questa importantissima gara. E ora permettetemi di ringraziare anche, chi con me è stato all’altezza di essere bergamasco: chi è arrivato primo in questa gara, i miei collaboratori dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, i tanti amici benefattori che ci hanno permesso di fare tutto questo bene, i tanti operatori sanitari che hanno lottato e battagliato per aiutare i tanti pazienti e tutti noi che con il nostro comportamento siamo stati, nel nostro piccolo, un esempio per una intera nazione”.
“Trasparenza e serietà sono i tratti identitari di Giovanni Licini –si legge sulla targa del Comune di Scanzo- grazie al quale la solidarietà può essere ogni anno protagonista e centinaia di imprenditori possono donare con fiducia risorse economiche per il bene delle persone più bisognose e fragili”. Questione di secondi la decisione delle due istituzioni di dare a Giovanni Licini l’ambito premio, già previsto anche prima dell’ emergenza Covid-19: anche in quelle settimane Giovanni e l’Accademia non si sono fermati, raccogliendo più di un milione di euro da destinare a favore degli Ospedali bergamaschi, arrivando concretamente a risolvere tantissime situazioni che avrebbero potuto ulteriormente degenerare.
“Che cosa vi serve?”, è la frase ripetuta di continuo a dirigenti ospedalieri e dottori e alle tante famiglie della provincia che si sono volute congratulare con Giovanni Licini nella serata nella sua Scanzo.
Sul palco nella piazza della terra cara al vino Moscato non hanno voluto fare mancare la loro testimonianza quelli che durante la bufera hanno avuto l’aiuto di Giovanni Licini. “Aveva quello che ci mancava in un momento in cui dovevamo curare 600 utenti e 100 erano in terapia intensiva –spiega Fabio Pezzoli, Direttore sanitario del Papa Giovanni XXIII-. Sono stati giorni e notti difficili, negherei dicendo che non ho avuto paura: grazie a Giovanni, e dietro di lui c’è stata una grande squadra”.
“Un premio per la tempestività di Giovanni, il suo sapere fare squadra, la capacità di dare risposte rapide e concrete – afferma Francesco Locati, Direttore Asst Bergamo Est -. L’attaccamento al territorio, che diventa un costante riferimento, è un’altra delle caratteristiche che fanno sì che il premio a Giovanni sia meritato: Il tuo esempio ci riempie di speranza per il futuro”.
“Generosità, spirito innovativo e la capacità di fare sempre cose nuove sono le qualità che mi sono subite venute all’occhio –spiega Massimo Giupponi, Direttore generale Ats Bergamo-. Abbiamo passato giorni e notti difficili, ci è stato al fianco come un amico sempre disponibile”.
“ La tua voce in quei giorni di auto-isolamento è stata importante –afferma Gianluigi Patelli, Direttore del Dipartimento dei servizi dell’Asst Bergamo Est e direttore della Radiologia dell’Ospedale Bolognini di Seriate-. Quella di Giovanni e dell’Accademia è una forza nascosta, quella di essere capace di cogliere quello di cui c’è bisogno. Quella Tac è stata fondamentale, grazie a tutti quelli che l’hanno capito: sono onorato di essere tuo amico”.
“La cittadinanza che avremo nei cieli la dobbiamo costruire in terra –afferma Don Mario Carminati, Parroco di Seriate- , Questa è solo la ciliegina sulla torta per tanti anni passati a fare del bene verso gli altri”. L’amicizia nata con Sergio Rizzini, responsabile dell’Ospedale da campo della Fiera di Bergamo, è nata proprio nel mese di marzo, quando con l’unione delle forze si arrivò alla costruzione della struttura in Fiera. “Posso davvero chiamarti amico mio ora: agli amici ho detto che finalmente ho visto un pazzo visionario come me. Mi ha chiesto di cosa avevo bisogno e l’Accademia ci ha supportato con l’impianto per l’ossigeno medicale in una struttura da 142 posti costruita in 7 giorni”.

Al momento della consegna della targa commemorativa Giovanni Licini ha alzato al cielo il riconoscimento indicando tutti gli amici presenti, i familiari, gli imprenditori che sono stati fondamentali in quel momento e ai tanti collaboratori, emozionati anche loro per essere parte di un progetto vincente da decenni.

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Martedì 6 ottobre la consegna della benemerenza a Giovanni Licini

Un premio speciale a Giovanni Licini nel ricordo di quei giorni drammatici, nei quali l’Accademia dello Sport per la Solidarietà si è spesa per la sua gente colpita in maniera così prepotente dal Covid-19, raccogliendo più di 1 milione di euro di donazioni. Martedì 6 ottobre, alle 20.30, sulla piazza del Comune di Scanzorosciate, il Sindaco Davide Casati consegnerà a Giovanni Licini la benemerenza cittadina e nell’occasione sarà presente pure il Presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli per la consegna di quella provinciale. L’appuntamento, inizialmente in programma per venerdì 2, è stato spostato a causa delle avverse condizioni meteorologiche.

Saranno presenti diverse autorità del mondo della sanità, ma soprattutto ci sarà l’Accademia dello Sport, i suoi consiglieri e i suoi collaboratori. “Questi attestati mi sono stati conferiti per l’aiuto dato nei durissimi mesi della pandemia che ha sconvolto la nostra provincia –spiega Giovanni Licini, deus ex machina dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà da tanti anni-. Ho lavorato, aiutato e sofferto in tutti quei giorni, ma dietro di me avevo una squadra di collaboratori e amici, che mi sostenevano e mi davano la forza anche nei momenti più duri e difficili ed è per questo che insieme alla mia famiglia sarò fiero di avere al mio fianco per quella serata speciale tutte le persone che sono state fondamentali in quei giorni”.

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“Ripartiamo” dal golf, domenica 20 settembre al circolo Ai Colli di Bergamo

L’unico appuntamento sportivo di questo 2020 a marchio Accademia dello Sport per la Solidarietà dopo il periodo di fermo a causa del COVID-19. ” RIPARTIAMO“, è la nuova sfida dell’Accademia, con un appuntamento dedicato al gol, in programma domenica 20 settembre al circolo “Ai Colli di Bergamo Golf”.

Questa gara sarà l’unica attività sportiva che l’Accademia dello Sport per la Solidarietà  riuscirà ad organizzare per il corrente anno, per incontrare nuovamente tutti gli amici e simpatizzanti in un contesto sportivo indirizzato alla solidarietà.

La nostra attività solidale 2020 è stata veramente intensa; con il sostegno di tanti amici siamo riusciti ad aiutare la sanità bergamasca nella difficile lotta contro il virus che ha cambiato la nostra vita. Abbiamo fatto concreti aiuti per più di un 1.000.000,00 di Euro, grazie ai nostri benefattori e pensiamo di essere riusciti a dare un contributo fondamentale alla gente bergamasca.

Le iscrizioni dovranno pervenire alla segreteria del Golf  AI COLLI DI BERGAMO e le tariffe saranno di € 30,00 per i soci del circolo e di € 60,00 per i non soci. A tutti i partecipanti verrà consegnata una confezione di formaggi del caseificio Latini. Al termine della gara (18 buche stableford 3 categorie) i partecipanti potranno usufruire di un brunch offerto dall’Accademia, degustando prodotti tipici bergamaschi nel rispetto delle  normative sanitarie e dei protocolli di sicurezza vigenti.

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Il grazie a medici e infermieri in Val Pusteria: 20 famiglie accolte dalle strutture della zona

La promessa è stata mantenuta, il grande abbraccio del popolo del Trentino Alto Adige e più precisamente della Val Pusteria ai bergamaschi e a chi ha lavorato in prima linea nel corso dell’emergenza sanitaria Covid 19. Venti famiglie in tutto, da lunedì 7 settembre sono ospiti delle strutture ricettive della zona che hanno deciso di aderire all’iniziativa, appoggiati dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà.

“È il nostro grazie a dottori, medici e infermieri bergamaschi che durante il periodo peggiore della pandemia si sono battuti in prima linea”. Le parole di Albin Ingenuin Schwingshackl sono il riassunto dell’omaggio che la Val Pusteria – precisamente il paese di Monguelfo-Tesido-Val Casies – ha voluto fare agli operatori sanitari di Bergamo in collaborazione con l’Accademia dello Sport per la Solidarietà.

 

Il legame che si è instaurato tra il paese incastonato nella splendida vallata ricca di bellezze naturali, la sua gente e i suoi albergatori con Giovanni Licini e l’Accademia dello Sport per la Solidarietà è stato qualcosa di particolare, frutto di una vera amicizia che si è andata consolidando negli anni. Nel 2017 furono ospitate le famiglie di Amatrice dopo la pesante prova del terremoto: questa volta tocca invece a medici e infermieri degli Ospedali di Bergamo, Seriate e Treviglio, oltre a quello da campo degli Alpini della Fiera, per un totale di una trentina di persone.

“Essere presenti a questa iniziativa è importantissimo per me – spiega Sergio Rizzini, direttore generale della Sanità dell’Associazione Nazionale Alpini -, perché significa rendere omaggio a chi ha lavorato al nostro fianco ma anche dire grazie a chi, come Giovanni Licini e la sua Accademia, ci ha permesso di realizzare il famoso ospedale da campo”.

Alla cerimonia di lunedì 7 settembre era presente anche Don Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo: “La generosità dei bergamaschi ha fatto la differenza nel momento più duro, e oggi siamo qua a raccogliere quello che è stato piantato allora. Bergamo – ha spiegato don Giulio – è ripartita nei mesi peggiori grazie a tre A che sono stati ‘alpini’, ‘artigiani’ e ‘atalantini‘. Ora a queste eccellenze possiamo aggiungerne altre due di A, che stanno a significare ‘attori’, dottori, medici e infermieri, e ‘Accademia’, quella del nostro amico Giovanni”.

“Siamo grati per quello che è stato fatto – è il commento, commosso, di Giovanni Licini -. Si sono ricordati di Bergamo da tanto lontano, non era scontato. Questa gente ha dimostrato una bontà d’animo fuori dal comune. Ci tengo a sottolineare che la cerimonia di lunedì si è svolta nel pieno rispetto delle regole anti-contagio: eravamo tutti con la mascherina e abbiamo tutti osservato il distanziamento, perché la pandemia è tutt’altro che finita e dobbiamo ricordarcelo”.

“Abbiamo una grandissima amicizia che ci lega a Bergamo e all’Accademia di Licini – spiega il sindaco di Monguelfo-Tesido-Val Casies Albin Ingenuin Schwingshackl -. Ci auguriamo che questi professionisti possano godere di un periodo di meritato riposo tra le nostre montagne”.

“L’amicizia anche questa volta è venuta prima di ogni cosa – spiega Harald Eberhofer titolare dell’Hotel Christof, promotore dell’iniziativa e vicepresidente dell’associazione turistica -. Ho parlato con Giovanni durante i giorni più bui per Bergamo, ho chiesto cosa avremmo potuto fare per dare una mano a quegli operatori sanitari che si stavano battendo in prima linea contro quel virus maledetto: ecco, in quei giorni è nata l’idea di ospitare dottori, medici e infermieri nei nostri alberghi. Non ce ne siamo dimenticati”.

 

Ospiti di Monguelfo-Tesido e Valle di Casies dal 7 al 10 di Settembre 2020 gli operatoti sanitari, medici e infermieri in rappresentanza di tutti gli Ospedali Bergamaschi, Mons. Giulio Della Vite in rappresentanza della Curia Bergamasca e Sergio Rizzini in rappresentanza della Sanità dell’ANA.

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Insieme sulle Dolomiti: la promessa tra Licini e Rizzini, direttore generale della Sanità dell’Ana, è stata mantenuta

Nei giorni più bui della pandemia si erano fatti una promessa: una volta finito tutto si sarebbero ritrovati, col sorriso e con molto più sole, nella tranquillità delle Dolomiti.

Quando nel mese di marzo i sistemi sanitari bergamasco e lombardo si sono scoperti improvvisamente fragili di fronte all’avanzare impetuoso della pandemia, Giovanni Licini, anima dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, e Sergio Rizzini, direttore generale della Sanità dell’Ana, si sentivano pressochè giornalmente per trovare soluzioni rapide ed efficaci: dalla loro collaborazione è nata l’idea dell’ospedale da campo in Fiera, tra spazi da riadattare alla nuova destinazione a strumentazioni tecnologiche da reperire in tempo zero.

È così, tra una chiamata di lavoro e l’altra, che arriva la stretta di mano virtuale: “Quando il peggio sarà passato, ci vediamo sulle Dolomiti”.

Quel giorno è arrivato martedì 28 luglio, sul Baranci, sopra San Candido, Alta Val Pusteria: “Abbiamo mantenuto un impegno che avevamo preso nei mesi più complicati dell’emergenza sanitaria – spiega Rizzini – Ci siamo conosciuti al telefono, cercando di risolvere problemi che in quei giorni erano tanti. C’è un motto alpino che dice: ‘Onorare i morti aiutando i vivi’. Ma io aggiungo un altro mantra: ‘Si fa quello che serve’. Abbiamo fatto entrambi e continuiamo a farlo per essere pronti nel caso in cui dovesse arrivare una seconda ondata pandemica in autunno. Oggi posso dire con grande soddisfazione che quando ci si muove con sincerità, volontà e senso di responsabilità i risultati arrivano: e anche in una società che sembra egoista riemerge con forza lo spirito di comunità, i valori della condivisione e dell’aiutarsi. È qualcosa che mi porterò sempre dentro, ci ha cambiato la vita per sempre e non necessariamente in peggio”.

Parlare di “festeggiamenti” sarebbe scorretto e fuori luogo, ma sicuramente a 1.700 metri di altitudine, nel cuore delle Dolomiti, ti trovi nel posto giusto se cerchi un po’ di relax dopo mesi di impegno serrato.

“Ne avevamo bisogno soprattutto mentalmente – aggiunge Rizzini – Lo sforzo è stato immane, pesante”.

Felice di aver mantenuto la promessa anche Giovanni Licini: “Era stata fatta nei giorni più difficili, ma credevamo fermamente di farcela – spiega – Ci siamo trovati in grande sintonia quando c’era da lavorare per salvare delle vite, per aiutare la nostra gente. Da alpino (scherza ndr) lui era sicuramente più preparato di me fisicamente a questa camminata ai Baranci”.

Ospiti di Monguelfo-Tesido e Valle di Casies dal 7 al 10 di Settembre 2020 gli operatoti sanitari, medici e infermieri in rappresentanza di tutti gli Ospedali Bergamaschi, Mons. Giulio Della Vite in rappresentanza della Curia Bergamasca e Sergio Rizzini in rappresentanza della Sanità dell’ANA.

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Benemeranze della Provincia. “Accademia esempio insostituibile”: premiato Licini

L’Accademia dello Sport per la Solidarietà ancora protagonista in questo 2020 che sarà studiato nei libri di storia dalle prossime generazioni e magari un piccolo posto potremmo trovarlo anche noi per tutto l’impegno in aiuto alla nostra gente nelle settimane più dure per la terra bergamasca.

 

La Provincia di Bergamo non ha dimenticato lo sforzo della nostra Associazione e di Giovanni Licini, che sarà premiato con la benemeranza provinciale mercoledì 29 luglio alle 18 nel nel cortile del Palazzo di via Tasso in città: il premio va a Licini come fondatore dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, «considerata dalle istituzioni esempio insostituibile per il territorio. Trasparenza e serietà sono i tratti di Giovanni Licini grazie al quale la solidarietà può essere ogni anno protagonista».

 

 

 

 

Il destino ha voluto che anche questa volta ci troveremo a fianco un grande amico che ci ha preceduto proprio in questa emergenza Covid-19: per la categoria «Coesione sociale sostenibilità ambientale» sarà premiato alla memoria il brigadiere Cesare Miniaci per essersi «distinto in diversi ambiti comunitari: in quello culturale, del volontariato, della coesione sociale, della sostenibilità ambientale e della valorizzazione e sicurezza del territorio» sempre in prima linea ai tornei di Tennis di Cividino.

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