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Ci ha lasciato Aldo Arizzi, tra i fondatori dell’Accademia e 1° Golden Vip

È un giorno di lutto per l’Accademia dello Sport per la Solidarietà: ci ha lasciato Aldo Arizzi, una pietra miliare della nostra Associazione. Tra i fondatori, Arizzi è stato per anni un consigliere sempre in prima linea sia nel mondo dello sport, sia per quanto riguarda la beneficenza.

“Lo ricordiamo come un uomo solare, amante della vita, della famiglia e del lavoro – dice Giovanni Licini -. Di lui ricorderemo sempre la grande passione per il suo roccolo sul Monte Alino, l’amore per il tennis, le tante partite a scopa con Don Aldo Nicoli e Pierino Persico, la sua grande generosità, sempre discreta a favore dei suoi collaboratori e di chi era in difficoltà. All’Accademia mancherà tantissimo”.

Arizzi è stato uno dei pionieri del nostro torneo di tennis, per anni ha ricoperto la carica di consigliere dell’Atalanta, ma soprattutto ha trascorso la sua esistenza dedicandosi al lavoro, dalle Fonderie Arizzi ad Albino fino all’incontro con Gianni Radici e la nascita di quello che sarebbe diventato il Gruppo Itema a Colzate.

Lo vogliamo ricordare con un breve estratto dalla storia dell’Accademia quando, nel 2003, ad Arizzi venne consegnato il 1° Golden Vip: “Uno dei pionieri del Vip. Industriale della Val Seriana. La sua vita è quasi un romanzo dove volontà e imprevisto, passione e ragione si contendono il ruolo di protagonista. E in questa situazione vince sempre la passione. La passione per il lavoro, per la musica, per il calcio, per la natura e soprattutto per la famiglia, non solo la sua, la famiglia dell’Azienda, del suo paese (Fiorano), della sua Valle e del mondo intero che Aldo ha percorso in ogni latitudine e longitudine per scoprire che il posto più incantevole e rilassante è il roccolo sulle montagne di casa”.

Tutta l’Accademia dello Sport per la Solidarietà è vicina alla moglie, alla figlia, ai nipoti e al figlio Danilo, che nel 2017, sulle orme di papà Aldo, è entrato a far parte del consiglio direttivo dell’Associazione.

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Tanti auguri di Buona Pasqua dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà

E siamo giunti alle festività Pasquali in un baleno, dopo settimane dense, ricche di dolore, in cui i fatti si sono susseguiti ora dopo ora nella sua drammaticità. L’Accademia dello Sport per la Solidarietà c’è stata ed è riuscita a raccogliere più di un milione di euro per la sua gente, per le strutture ospedaliere del territorio colpite sotto tanti punti di vista dal Coronavirus (LEGGI QUI), uno slancio di affetto partito da Giovanni Licini e dal Consiglio direttivo dell’Accademia con la spinta di tutti i collaboratori, grazie soprattutto agli sponsor fedeli da anni e anche gradite new entry che si sono fidate della mission della nostra associazione.

Tanti auguri di Buona Pasqua da tutto il Consiglio direttivo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. La foto scelta in questa pagina non è un caso, ma ha un duplice valore: da una parte c’è un velo di tristezza per non poterci ritrovare tutti insieme a Cividino al Tennis 2020 che è stato annullato; dall’altra c’è la consapevolezza che questi risultati sono arrivati grazie alla forza del gruppo, come una vera squadra di calcio, guidati da un infaticabile capitano, una formazione che ha teso la mano alla sua gente nel momento del bisogno!

Tanti Auguri per una Pasqua serena!

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Raggiunto il Milione per la Solidarietà. Seriate, in arrivo un ecografo portatile

Obiettivo raggiunto. Il grande traguardo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà è stato centrato: un milione di euro in un solo mese per il nostro territorio così provato dal Coronavirus. Ancora una volta l’Accademia ha risposto presente e continuerà a investire il proprio tempo per gli altri: di questi 30 giorni restano i grandi traguardi tagliati, la tac mobile e l’aiuto per l’impianto dell’ossigeno a Seriate e il grandissimo contributo per la realizzazione di tutto l’impianto per l’ossigeno al nuovo Ospedale da campo della Fiera di Bergamo.

Per vocazione vicini alle situazioni di fragilità ed estremo bisogno, non potevamo far mancare il nostro aiuto di fronte all’emergenza di portata mondiale che ha travolto in modo veemente la Bergamasca.

 “In un mese abbiamo centrato questo traguardo – spiega Giovanni Licini-. Abbiamo creato una rete con i vecchi sponsor e con quelli nuovi trovati sulla nostra strada che credono in quello che da tanti anni portiamo avanti nel nome della solidarietà. Ancora una volta abbiamo dimostrato di agire direttamente sul campo: la nostra beneficenza va in base alle esigenze del territorio e degli enti che aiutiamo. Grazie ai sostenitori e ai collaboratori: anche noi ci siamo dovuti adeguare allo smartworking e tutta l’Accademia ha dimostrato di essere all’altezza, certi traguardi si raggiungono grazie al contributo di tutti. La nostra spinta alla Solidarietà ci porta a fare di tutto per soddisfare le esigenze dei nostri conterranei oggi in difficoltà”.
Per Giovanni Licini e la sua squadra è carico di affetto il messaggio di monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo: “La parola ‘Corona’ in questi giorni ha perso la sua lucentezza, preziosità, brillantezza, bellezza, regalità ed è diventata sinonimo di morte, dolore, pianto, distacco, crisi. Il virus però non è riuscito ad avere l’ultima parola. Contro la sua nefesta tirannide si è presentato un altro sovrano: l’amore, con i suoi gesti reali e regali. Reali come sono stati gli interventi dell’Accademia della Solidarietà, regali come il traguardo incredibile del Milione superato dall’unione degli Amici dell’Accademia. Reali sono stati gli interventi accanto agli Alpini, Artigiani, Atalantini all’ospedale alla Fiera, regali come gli aiuti ai nostri Ospedali di Seriate e Bergamo e ad altri enti. Reali e regali che hanno la Corona dell’Amore, l’unica più potente di quella del virus tiranno, l’unica vera, l’unica che resta. Reali e regali sono stati gli amici dell’Accademia che questa Corona d’Amore la difendono e la portano con coraggio”.

Tutto il consiglio direttivo della nostra Associazione ha seguito da vicino e ha scalpitato insieme a Giovanni Licini per poter aiutare il prima possibile il popolo bergamasco. “Abbiamo raggiunto un grande traguardo e ne siamo davvero fieri in questo momento tragico -spiega il consigliere Ezio Chiesa-. Tutto il nostro impegno è destinato al territorio bergamasco che ora ne ha bisogno, sperando che il prima possibile le così migliorino”.

Tutto è partito da una richiesta di aiuto arrivata dal dottor Gianluigi Patelli, primario di Radiologia dell’ospedale Bolognini di Seriate: “Ci ha illustrato la situazione e spiegato come una Tac aggiuntiva a quella in dotazione all’ospedale sarebbe stata di grande aiuto. Da quel momento è come se si fosse aperta una diga – commenta Beppe Panseri, titolare della Despe e da sempre al fianco dell’Accademia dello Sport – Grazie ad amici imprenditori abbiamo dato la garanzia dei fondi per il noleggio di una struttura mobile: è stata la scintilla che ha mosso il motore dell’Accademia, Giovanni Licini, che nel giro di pochi giorni ha portato il macchinario dall’Olanda a Seriate. Abbiamo coperto facilmente quella somma, ma poi la solidarietà non si è arrestata e ha raggiunto questo incredibile risultato del milione. La soddisfazione maggiore? Leggere la testimonianza di un 50enne che ringraziava l’ospedale per avergli salvato la vita grazie alla Tac mobile. Bello toccare con mano la grande disponibilità a donare dei bergamaschi”.

Tra i primi ad accogliere l’invito anche Claudio Bombardieri, presidente di Unionchimica: “Questa emergenza ha dato ulteriore prova delle potenzialità dell’Accademia: basta una chiamata e tutti rispondono in modo pratico. Lo spirito dell’Accademia è questo: ognuno per le sue capacità contribuisce come può, credo debba essere da esempio per tutto il mondo. Basta un fischio e si parte, senza nessun secondo fine. Per noi è una grande soddisfazione vedere che il nostro sostegno viene impegnato nel concreto per fare del bene”.

Dalla donazione al sostegno concreto, come nel caso di un nuovo ecografo portatile che sarà regalato all’ospedale Bolognini grazie a Banco BPM e Fondazione Credito Bergamasco: con un software sofisticato e delle sonde sarà in grado, stanza per stanza, di monitorare l’evoluzione clinica dei pazienti affetti da Covid-19.

“La straordinarietà dell’Accademia è proprio questa – aggiunge Fabrizio Arizzi, amministratore delegato di Dasty -, riuscire a catalizzare il senso di responsabilità degli imprenditori e trasformarlo in progetti veri. Sta facendo qualcosa di splendido, i bergamaschi hanno risposto alla grande e dimostrato ancora una volta il loro grande cuore”.
Una realtà benefica che nei giorni scorsi ha attirato anche l’attenzione di Matteo Salvini: il leader della Lega ha chiamato personalmente Licini, complimentandosi e portando poi all’attenzione nazionale il risultato dell’Accademia.

“Negli anni l’Accademia è stata protagonista di imprese eccezionali – aggiunge il deputato bergamasco della Lega Daniele Belotti -. Ma raccogliere un milione di euro in questo momento è qualcosa di storico. Un miracolo che però dimostra non solo il dinamismo ma soprattutto la fiducia che si sono conquistati l’Accademia e Giovanni Licini. La gente è disposta a donare soldi, non a buttarli: ogni centesimo raccolto sappiamo qui dove va a finire”.
Alla fila dei ringraziamenti si accoda anche Alessandra Gallone, senatrice bergamasca di Forza Italia: “Il risultato è andato oltre ogni aspettativa ma è solo l’ennesima conferma della generosità e dell’impegno del territorio bergamasco, che non si piega e non si ferma di fronte a nulla, con grande dignità e senso civico ha visto la partecipazione di tutti a ogni livello. Tutti hanno compreso che il donare all’Accademia è qualcosa che ritorna: grazie a Giovanni Licini e a tutto lo staff, grazie a Bergamo, realtà di cui sono fiera e orgogliosa”.

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Sospesi i tornei di golf e tennis 2020 Prosegue invece la raccolta fondi a sostegno delle strutture ospedaliere della Provincia

Non c’era alternativa. Da anni golf e tennis erano i nostri appuntamenti fissi di primavera, ma in un momento cosi tragico per la nostra terra, parlare di sport e di tempo libero ci sembrava un’assurdità: ecco allora la sofferta decisione di sospendere tutta l’attività sportiva 2020.

L’Accademia dello Sport per la Solidarietà ringrazia di cuore tutti coloro che avevano già dato la disponibilità a partecipare ai nostri eventi, ma non poteva esserci una soluzione diversa da quella presa.

Giovanni Licini ha comunicato questa decisione scrivendo a tutti gli atleti, sponsor, amici e simpatizzanti, specificando che “l’attività della nostra Associazione, per tutto il corrente anno, sarà rivolta ad assistere, o meglio ad aiutare, la sanità della provincia di Bergamo che ha estremamente bisogno di un supporto. Proprio per questo vi invito anche ad entrare nel nostro sito internet (www.sportesolidarietà.it) per essere informati sull’attività solidale in corso. Potete trovare quanto già realizzato con l’aiuto di tanti benefattori: la Tac mobile per l’Ospedale di Seriate, la fornitura di tutto l’impianto per l’erogazione dell’ossigeno per 120 posti letto nel nuovo ospedale da Campo degli Alpini di Bergamo non sono che alcune delle tante iniziative da noi sovvenzionate”.
Altre ce ne saranno, quindi chi volesse contribuire a questa nostra missione, può fare donazioni avvalendosi della BANCA PROSSIMA SPA filiale di Milano – IBAN: IT 68 M030 6909 6061 0000 0063 031 (per la dichiarazione dei redditi produrremo ricevuta liberale).

Per domande o informazioni scrivete all’indirizzo di posta elettronica 

accademia@tennisvip.it

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Il grazie di Matteo Salvini: anche la politica vicina alla nostra Associazione

Dopo una telefonata informale che ha lasciato Giovanni Licini a bocca aperta (dall’altra parte c’era Matteo Salvini), è arrivato anche il comunicato ufficiale del leader della Lega, pubblicato sulla pagina Facebook “Lega – Salvini Premier” (https://www.facebook.com/422703967772535/posts/3099414103434828/?sfnsn=scwspwa&extid=oBgVKynC4GHmCwwT)

 

Nel testo dal titolo #coronavirus, #salvini “Grazie a un’Associazione Bergamasca che ha raccolto un milione per gli ospedali della provincia”, si legge: “Grazie a Giovanni, un bergamasco infaticabile, tosto e generoso: con la sua Associazione e alcuni imprenditori sta raccogliendo fondi per aiutare gli ospedali della sua provincia ed è stato fondamentale per l’Ospedale di emergenza alla Fiera di Bergamo: ormai ha quasi raggiunto il milione di euro di donazioni. Cuore, capacità, lavoro: grazie all’impegno di alpini, artigiani, tifosi dell’Atalanta e imprese che hanno dato l’anima per la Bergamasca e per l’Italia. Ci rialzeremo più forti di prima, e pazienza se Sala e Gori preferiscono le polemiche”.

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Benedizione all’Ospedale allestito in Fiera: riflessione di Monsignor Giulio Dellavite

A margine della visita del Vescovo di Bergamo Francesco Beschi all’Ospedale da campo allestito nei padiglioni della Fiera di Bergamo, pubblichiamo un pensiero del segretario generale della Curia, Monsignor Giulio Dellavite

Un’immagine della saggezza ebraica raffigura il male come lo spezzarsi della corda che lega Dio e l’uomo. L’uomo, a forza di tirare dalla sua parte e spesso indebitamente, si trova spezzato e a terra. E Dio cosa fa? Continuano i rabbini: tende la mano all’uomo per rialzarsi, sgarbuglia la corda e fa un nodo per riallacciare il legame. Il risultato però ha anche come conseguenza che, dopo il guaio, la corda è più corda e i due estremi sono più vicini.

Ho avuto la percezione di vivere questo racconto vedendo il Vescovo che attraversava il padiglione della Fiera trasformato in Ospedale. Alpini, artigiani, atalantini al lavoro con la stanchezza sul volto e il sorriso sulle labbra. Orgogliosi del loro cuore, della loro generosità, della loro operosità. Un solo attimo di fermo totale: quello per stare insieme – uniti a distanza – per una breve preghiera e per ricevere la benedizione del Vescovo, davanti al busto del nostro Santo Papa Giovanni, anche lui sbucato, non si sa come e perché, da un magazzino della fiera dove era stato messo o forse dimenticato da qualcuno e ritrovato per coincidenza o per Dio-incidenza proprio in questa occasione. Preferisco credere che voleva esserci anche lui.

Una preghiera e una benedizione che il Vescovo ha poi voluto ripetere anche nel cuore della zona rossa, che ospiterà i casi più delicati, coloro che avranno bisogno della terapia intensiva. Mentre vedevo il Vescovo intrattenersi con chi stava lavorando e ascoltare commosso il grande lavoro, ammirando la grande testimonianza di donazione dei bergamaschi che sono riusciti a costruire in pochi giorni e gratis un ospedale, con la pelle d’oca ho trovato la risposta a due grandi domande che mi sono sentito rivolgere in questi giorni: ma Dio dove è? Ma Dio dove aveva la testa se ha lasciato succedere questa tragedia? Ma Dio non poteva darci una mano? Dio era alla Fiera di Bergamo, Dio era nel cuore di tante persone che difronte alla lacerazione, allo strappo, al trovarsi in terra che il virus ha causato, si sono trovate ancora più unite e sono riuscite a fare un miracolo. È questo Ospedale è a sua volta l’immagine di tante altre persone che in questi giorni hanno vissuto così: i medici, gli infermieri, i farmacisti, i soccorritori, le forze dell’ordine, le maestranze che pulivano, distribuivano, cucinavano, preparavano beni e servizi essenziali per i malati ma anche per tutti e per ciascuno.

E poi ci sono coloro che hanno donato le loro ricchezze o hanno condiviso i loro beni, il loro materiale, i loro soldi perché gli altri potessero lavorare al meglio. In questo modo Dio ha sgarbugliato la matassa e ha fatto un nodo che ci fa scoprire di nuovo legati e ancora più vicini, tra noi e a lui. E Dio la testa ce l’aveva proprio qui, sotto un cappello d’Alpino, sotto una mascherina, sotto un elmetto, sotto una bandana dell’Atalanta, sotto una bustina fatta con le pagine dell’Eco di Bergamo. Dio la testa ce l’aveva dove un bergamasco soffre e un altro dice “ghe pense me!” in tanti piccoli gesti di premura dagli ospedali, ai quartieri, ai pianerottoli. E Dio ce l’ha data una mano, anzi ce ne ha date tante: quella della gente che in modo divino hanno fatto il miracolo della guarigione dei malati, della condivisione dei pani del quotidiano, del risanare quelle gambe di una società che sembrava ormai paralizzata. Sono esattamente gli stessi miracoli che faceva Gesù nel Vangelo. Li fa rifatti, ha solo però usato le mani dei bergamaschi.

Ora manca solo l’ultimo, il miracolo dei miracoli: la Risurrezione, sua e nostra!

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Beschi benedice l’Ospedale da campo: “Chiediamo la supplica al Papa Buono”

Nella mattinata di giovedì 2 aprile, poco dopo le 9, il Vescovo di Bergamo Francesco Beschi, accompagnato dal segretario generale della Curia monsignor Giulio Dellavite, ha benedetto l’Ospedale da campo allestito in Fiera di Bergamo, completato in tempi record grazie anche all’aiuto dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà e pronto ad accogliere i primi pazienti.

“In questi giorni avete lavorato con assiduità, passione, competenza -ha affermato Vescovo di Bergamo Francesco Beschi in Fiera-. Attraverso le immagini della tv ho visto la grandezza di quanto hanno fatto tutti, un vero dono che state facendo alla comunità.

Vengo non tanto a dirvi parole mie, ma a portare questa ispirazione che diventa poi forza, dono di Dio. Benedico non solo voi, ma l’opera delle vostre mani e tutti coloro che in essa troveranno conforto: penso ai malati, agli operatori sanitari e alle rispettive famiglie. 
Tutta la comunità è investita da questa sofferenza, è una vicenda tutt’altro che semplice che ci impegnerà ancora: questa è una risposta sapiente a una sfida imponente. 

Ho pregato alla Madonna dello Zuccarello e a Sotto il Monte. Sappiamo che sarà ancora una lotta dura e il Signore non arriva con la bacchetta magica. La preghiera alimenta una fede interiore che diventa fora concreta e solidale. Chiediamo la supplica a papa Giovanni, attarverso la sua immagine che accoglierà tutti in questo Ospedale”.

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Dall’Austria 50 mila euro. Tifosi dell’ Fc Wacker a fianco degli atalantini: prorogato il noleggio della Tac mobile a Seriate

 Dall’Austria, passando per la Curva Nord di Bergamo, arrivando all’Accademia dello Sport per la Solidarietà. In una decina di giorni il gruppo Tivoli Nord Innsbruck a sostegno della squadra locale dell’Fc Wacker, seconda divisione austriaca, che da più di 20 anni segue anche le vicende dall’Atalanta come tifosi, è riuscito a raccogliere 50mila euro, destinandoli poi agli amici atalantini per un progetto concreto a sostegno della comunità bergamasca.

Da settimane il gruppo manifesta la propria solidarietà alla città di Bergamo e agli amici nerazzurri, tra striscioni in bella vista sulle strade di confine e raccolte fondi. La più importante di queste ha preso il nome di “Bergamo mola mia”: “I nostri amici a Bergamo stanno vivendo un inferno a causa del Coronavirus – si legge sul loro sito – Pertanto, abbiamo trovato qualcosa per dare un piccolo contributo al miglioramento delle loro condizioni: tutti possono partecipare e come ringraziamento riceverete una sciarpa appositamente realizzata per posta”.

Una sciarpa nerazzurra, con la scritta “Bergamo” da un lato e “Mola mia” dall’altro, con l’aggiunta di “Innsbruck è con voi”. Dalla vendita della sciarpa sono stati raccolti 50mila euro in dieci giorni, poi destinati all’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo su indicazione della Curva Nord.

Un somma che servirà per finanziare in parte la proroga del noleggio, per altri due mesi, della Tac mobile arrivata dall’Olanda e in funzione all’ospedale Bolognini di Seriate.

“L’Atalanta è Bergamo, così come lo sono i tifosi atalantini e gli amici di Innsbruck – ringrazia soddisfatto Giovanni Licini dell’Accademia dello Sport – Un gesto di grande umanità, spontaneo, con la sola volontà di aiutare la gente bergamasca in questo momento difficile. Sono fondi che ci daranno una mano, finanziando un macchinario che può prevenire la diffusione del Coronavirus che sta colpendo in modo così terribile il nostro territorio. Come Accademia dello Sport possiamo solo dire grazie ai tifosi austriaci per la loro vicinanza alla nostra terra e anche ai tifosi della Curva Nord che hanno subito pensato alla nostra realtà come la più adatta a investire al meglio l’importante somma raccolta, destinata a un progetto molto concreto”.

La solidarietà degli austriaci, però, non si è fermata qui: anche la società Fc Wacker Innsbruck ha voluto fare la sua parte, accodandosi alla raccolta fondi “Bergamo mola mia”. La sezione eSport, infatti, ha deciso di organizzare un torneo benefico virtuale, la “Coppa Bergamo” che si svolgerà nella serata di sabato 4 aprile: tutto il ricavato dalla quota di partecipazione (su base volontaria) sarà interamente devoluto all’iniziativa in favore del territorio bergamasco.

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Raggiunta quota 700 mila euro, si punta al milione. Cristina Radici: “Sono orgogliosa dei bergamaschi e dell’Accademia”

Tutte le nostre iniziative: l’ultima donazione ha permesso l’ acquisto di quattromila camici al personale sanitario.

Risultati straordinari quelli raggiunti dalla nostra Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo da anni ormai in prima linea per dare sostegno in situazioni di fragilità. In pochi giorni la nostra associazione ha toccato quota 700 mila euro, permettendo il noleggio di una Tac Mobile e rinforzando l’impianto dell’ossigeno per l’ospedale di Seriate, senza dimenticare l’ intervento decisivo per l’attivazione e l’attrezzatura dell’ospedale da campo quasi pronto in Fiera.

“Diamo una mano alla nostra gente” è lo slogan che sta accompagnando tutta l’attività: Bergamo ne aveva bisogno, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà ha risposto presente. La raccolta fondi non si ferma qui: le donazioni continuano ad arrivare e vengono immediatamente convogliate sull’emergenza, l’ultima delle quali ha consentito di acquistare oltre 4mila camici speciali per il personale sanitario.

“Sono orgogliosa di noi bergamaschi, perché ci siamo mossi noi per primi per darci una mano – commenta Cristina Radici, membro del direttivo dell’Accademia dello Sport – La realtà dell’Accademia ha grandissimi rapporti con le più grandi aziende della Bergamasca e non solo, gode di stima e fiducia che in questi giorni si sono manifestate in ogni forma. I numeri che siamo stati in grado di raggiungere hanno una forte motivazione di fondo: quando doni all’Accademia dello Sport sai che quei soldi non finiscono mai in un calderone generico: è bello fare beneficenza sapendo cosa stai donando e su quali progetti concreti vanno a finire quei fondi”.

La “concretezza” dell’Accademia e del suo trascinatore Giovanni Licini, si è tradotta in diverse operazioni: tra le prime, il noleggio per due mesi della Tac mobile in funzione al Bolognini di Seriate, operazione da 150mila euro sostenuta grazie all’intervento economico di una quindicina di imprenditori bergamaschi. Sempre sull’ospedale di Seriate si sono poi attivati per potenziare l’impianto di erogazione dell’ossigeno, con la collaborazione della Flow-Meter di Levate, Sapio e Air Liquide.

Poi una grossa spinta sull’attivazione dell’ospedale da campo in Fiera, con un nuovo intervento della multinazionale francese Air Liquide che tra la serata di sabato e la mattinata di domenica ha consegnato i due serbatoi dell’ossigeno che garantiranno l’assistenza respiratoria ai circa 140 pazienti che vi saranno ospitati. “Siamo abituati a lavorare in questo modo – prosegue Cristina Radici–: prima definiamo il progetto e i fondi per realizzarlo, poi ci attiviamo. Credo che il modo di fare in questi anni dell’Accademia abbia generato grande credibilità. I soldi donati vanno direttamente dove devono e utilizzato per qualcosa di positivo. E il merito va a Giovanni Licini che sta facendo un lavoro pazzesco. L’Accademia dello Sport per la Solidarietà ha dimostrato di essere ancora una volta in prima linea per il proprio territorio, per fare del bene: felice che in questo periodo difficile molta gente abbia capito l’importanza e le potenzialità della nostra associazione”.

Le donazioni convogliate all’Accademia sono arrivate da ogni livello, dal privato cittadino alla grande multinazionale: “C’è stata grande vicinanza da parte di tutti. Anche il piccolo ha donato e sono orgogliosa davvero, al di là delle cifre, che tutta Bergamo si sia impegnata per dare una mano a contenere l’emergenza. Come Accademia è bello sapere di poter aiutare: non cerchiamo i ‘grazie’, lo facciamo per vocazione”.

Ringraziamenti che, però, sarebbero davvero moltissimi: “Io li faccio personalmente a Giovanni Licini e a tutti i collaboratori dell’Accademia. Ma anche alle persone della mia famiglia che si sono dimostrate sensibili e vicine a questo progetto, tra le quali mi piace citare le mie cognate che hanno deciso di dare una mano appoggiandosi alla realtà dell’Accademia”.

 

 

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Un altro amico dell’Accademia ci guarda dall’alto: un pensiero per Luigi Mariani

Per diversi anni è stato a fianco dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà e a lui va il giusto tributo dopo il suo recente addio.
Ci ha lasciato Luigi Mariani (primo da sx nella foto in alto): Imprenditore, Commendatore, Cavaliere d’Italia, Stella di bronzo al merito sportivo del Coni e soprattutto vicino per diversi anni alla nostra Associazione, alla quale non ha mai voluto fare mancare il suo sostegno.

L’Accademia dello Sport per la Solidarietà esprime le sue condoglianze alla famiglia e si porterà per sempre con sè il dolce ricordo di Luigi.

mico 

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