Solidarietà

Eccellenza e solidarietà: inaugurato il polo oncologico alla Casa di Cura San Francesco

Un’opera di bene e benessere, frutto di una forte collaborazione di natura pubblico-privata, germogliata in una giornata inaugurale ricca di emozioni e soddisfazioni che segna un passo avanti fondamentale per la sanità bergamasca. Sabato 20 aprile 2024 è stato tagliato il nastro del nuovo polo oncologico della Casa di Cura San Francesco, che ha concretizzato un progetto pubblico-privato voluto dalla stessa Casa di Cura e dall’ospedale Papa Giovanni XXIII con il decisivo supporto e sostegno dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo. Un intervento più che mai necessario, visto l’aumento (purtroppo) considerevole di pazienti con patologie tumorali.

Partiti in via sperimentale con un servizio di oncologia in Day Hospital, con 3-4 pazienti al giorno, nel giro di un anno si è arrivati a una media di 12-13 accessi con tempi di attesa per iniziare il trattamento oncologico di circa 10 giorni. Le postazioni (7 poltrone e due letti), nelle quali avviene l’infusione della chemioterapia, nel giro di pochi mesi sono salite a 11 in spazi più ampi e rinnovati. Si tratta degli ex locali del laboratorio dove, dopo il trasloco dello stesso alla Palazzolo, si è liberato un ambiente molto spazioso e nel quale è stato realizzato un open space altamente funzionale ai trattamenti previsti. Ora in totale vi sono 14 posti per la chemioterapia e 12 posti letto.

L’opera ha richiesto un intervento da 150mila euro, cifra alla quale l’Accademia dello Sport per la Solidarietà ha contribuito con 90mila euro. Un valore frutto della somma di risorse proprie (circa 20mila euro), dei fondi raccolti in occasione delle cene natalizie del Volley Bergamo 1991, dell’azienda Pedretti Serramenti e della stessa Accademia, a cui si aggiungono i finanziamenti privati di Roby Facchinetti e degli europarlamentari della Lega Angelo Ciocca e Matteo Zanni.

Durante l’inaugurazione di sabato 20 aprile erano presenti tanti amici, volontari, benefattori e autorità che hanno sostenuto il progetto, rendendolo una vera sinergia. Ha onorato i presenti della sua visita anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, insieme ad altre importanti autorità regionali.

L’introduzione è stata affidata a Monsignor Giulio Dellavite, che ha portato le felicitazioni del Vescovo Francesco Beschi per l’iniziativa. “Se il cancro è una cellula che mangia le altre, qui stiamo facendo l’opposto: tante piccole cellule di generosità che si sono unite affinché la vita torni. Il Signore benedica tutte queste persone, vere e proprie cellule antitumorali”.

“Un ringraziamento va a tutte le persone che hanno reso possibile l’opera”, ha detto Suor Anna Maria Villa, rappresentante legale dell’Istituto. “Speriamo che non sia l’unica meta, ma ce ne siano altre da raggiungere, perché ci teniamo al “rilancio” delle sinergie con le realtà del territorio. Un secondo “grazie” va ai benefattori, perché senza di loro queste opere non si fanno. E, infine, un “grazie” a Dio, che dà a queste persone la forza di superare le paure e continuare a fare del bene”.

Il Professor Antonello Zangrandi, direttore generale dell’Istituto, ha ringraziato tutto il gruppo dell’Istituto, a partire dal Dottor Antonello Quadri e tutto il team di medici e farmacisti. “Suor Maria ha capito il bisogno di un progetto che puntasse sull’oncologia e, con il Dottor Quadri, ha creduto nel progetto nonostante i costi proibitivi, che ci hanno spinto a metterci in rete. Il ringraziamento va a Fabio Pezzoli e al Dottor Carlo Tondini, che hanno creduto nel progetto, e alla direttrice della farmacia Michela Franzin, che ha fatto sì che le preparazioni chemioterapiche realizzate nella farmacia del Papa Giovanni arrivassero in modo tempestivo qui da noi. E grazie anche alla Dottoressa Mariagiulia Vitalini. Per realizzare tutto questo abbiamo chiesto supporto all’Accademia di Licini, e senza il suo appoggio non so se ce l’avremmo fatta. Quella che raccontiamo oggi è la storia di persone che hanno unito le forze per dare un servizio. Mi ha colpito l’attenzione di tutti al proprio territorio e ai suoi bisogni. Ho vissuto in tanti territori, ma un attaccamento così non l’ho mai visto e ne sono commosso”.

La presentazione del servizio di oncologia è stata esposta dal responsabile, il Dottor Antonello Quadri: “L’open space ci consente di aumentare i posti per i trattamenti oncologici. Siamo riusciti a realizzarlo in brevissimo tempo ed ora abbiamo 9 poltrone e 2 posti letto nuovi, così da aumentare 4-5 pazienti al giorno per un totale di 20 pazienti a settimana circa e ridurre le liste d’attesa. Ringrazio l’amico Licini per il sostegno”.

Sono arrivati anche i graditi saluti della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con un messaggio letto in pubblico da Marzia D’Angelo, volontaria dell’Accademia: “La storia d’Italia è una storia di solidarietà. Questa è la straordinaria forza del volontariato, che dobbiamo proteggere e rafforzare con misure concrete. Abbiamo deciso di rilanciare l’attuazione della riforma del Terzo Settore e di destinare più fondi agli enti per i progetti di rilevanza nazionale”. La Premier ha anche ricordato che “L’Accademia alimenta il fiume della solidarietà nazionale e noi tutti siamo grati al fondatore, Giovanni Licini, e ai suoi volontari per ciò che fanno da oltre vent’anni. Un esempio virtuoso di senso di responsabilità, cooperazione e sostegno”.

Il Dottor Francesco Locati, direttore generale ASST Papa Giovanni XXIII, ha poi sottolineato che, nel nostro territorio “Le iniziative, quando partono, si completano. Il reparto è già completo dopo pochi mesi, quindi il messaggio del territorio è che l’azione viene prima della perfezione. La sperimentazione pubblico-privata è foriera di futuri progetti”.

E finalmente la parola è passata al fondatore e anima dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, Giovanni Licini, che dopo i ringraziamenti alle autorità ha ripercorso la storia della collaborazione: “Nel settembre 2023 il Dottor Quadri e il Dottor Zangrandi mi presentano il progetto del nuovo reparto. D’accordo col consiglio, abbiamo organizzato diverse attività solidali per concretizzare l’obiettivo. Siamo partiti a dicembre, con le serate organizzate dalla Pallavolo Bergamo e gli sponsor, quelle con la Serramenti Pedretti e quelle dell’Accademia, tra cui quella di marzo alla Discoteca Amadeus con ospite Gian Piero Gasperini. Noi ci siamo stati e ci saremo sempre quando il territorio ha bisogno e perciò ringrazio tutti i nostri volontari”.

“L’Accademia si occupa di sport” ha detto Vittorio Bosio, Presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano, “ma anche di salute e solidarietà. Penso che Bergamo, in quanto a solidarietà, non sia seconda a nessun altro luogo”.

“La provincia bergamasca” ha commentato il Presidente regionale Attilio Fontana “riesce sempre a far convivere concretezza e generosità, andando al di là degli ostacoli, anche burocratici. Inoltre, avete dimostrato che la collaborazione tra pubblico e privato funziona. La sussidiarietà, su cui fondiamo la nostra azione, per noi non è solo un principio, ma si realizza ogni giorno nelle scelte che facciamo. È grazie all’attività delle associazioni, come l’Accademia di Giovanni Licini, che la Regione riesce ad aiutare i più fragili”. Insieme ad Attilio Fontana, erano presenti l’Onorevole Rebecca Frassini (deputata alla Camera), il Generale Vincenzo Tomei (capo di stato maggiore dell’Accademia della Guardia di Finanza), l’Assessora regionale alle infrastrutture e opere pubbliche Claudia Terzi e anche i Consiglieri regionali Roberto Anelli e Davide Casati, che peraltro sono membri della Commissione Sanità.

Roby Facchinetti, protagonista di una delle serate di raccolta fondi, è stato coinvolto per un saluto finale: “Licini ha la grande capacità di coinvolgere e travolgere. Sono felice di aver dato un mio piccolo contributo per la San Francesco e per la nostra città di Bergamo”.

Infine, Don Alberto Monaci, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Salute, ha impartito la benedizione. “Il bene diffonde il bene” ha sottolineato. “Qualche tempo fa un malato di tumore mi ha detto di aver scelto di farsi curare alla San Francesco perché l’oncologo, riferendogli le stesse cose che gli dicevano altrove, lo guardava negli occhi. Chiediamo che lo stile di cura possa essere quello da cui sono nate queste opere”.

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I doni per l’Epifania da parte dell’Accademia dello Sport per i piccoli vaccinati a Chiuduno

Festa dell’Epifania speciale per l’Accademia dello sport e i suoi volontari. L’associazione cittadina con Giovanni Licini e alcuni volontari ha fatto visita in quella che ormai è diventata la sua seconda casa, l’hub vaccinale di Chiuduno, dove da mesi i volontari sono parte integrante della struttura organizzativa. adoperandosi nell’attività di accoglienza agli utenti. L’Accademia dello Sport ha consegnato, in occasione della festa dell’Epifania, i doni ai piccoli che si sono vaccinati, eroi responsabili in questo nuovo momento delicato. 

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“Verso casa mia”, il nuovo progetto di Aipd Bergamo supportato dall’Accademia

A Pedrengo è stata inaugurato il nuovo appartamento realizzato da AIPD Bergamo onlus nell’ambito del progetto “Verso casa mia”, per aiutare i ragazzi con sindrome di Down verso l’autonomia, grazie al sostegno dell’ Accademia dello Sport per la Solidarietà. Si tratta di una nuova casa a Pedrengo, concessa in comodato d’uso gratuito in via Giardini dal comune guidato dal Sindaco Simona D’Alba, con spazi attrezzati nell’ambito del progetto «Verso casa mia», in modo da aiutare i ragazzi a diventare autonomi in tutte le azioni che compiono nella vita quotidiana.

Oggi l’Aipd conta 39 sezioni in tutta Italia e nel settembre 2004 ha cominciato a operare anche a Bergamo, nella sezione guidata dalla Presidente Patrizia Adosini, grazie allo sforzo congiunto di alcune famiglie, con lo scopo di favorire il pieno sviluppo sociale, mentale ed espressivo, aiutando le famiglie ad affrontare e risolvere i problemi legati alla nascita dei bambini con sindrome di Down, alla loro educazione, al loro inserimento nella scuola e nella società.
«Ringraziamo di cuore il Comune di Pedrengo per averci concesso un appartamento in comodato d’uso gratuito in via Giardini e l’Accademia dello sport per la solidarietà che ha contribuito alla sistemazione dei locali – commenta Patrizia Adosini, presidente di Aipd Bergamo Onlus, che lavora con un centinaio di ragazzi suddivisi per fasce d’età grazie a undici operatori –. La nuova struttura è l’ideale per portare avanti i nostri progetti di autonomia, che iniziano dai quattro anni per proseguire con la scuola e concludersi poi con l’inserimento lavorativo. I ragazzi imparano a vivere nella quotidianità, apparecchiano, preparano la colazione, fanno la spesa e si autogestiscono nel rispetto delle regole. Inoltre portiamo avanti un progetto di orienteering dove cerchiamo e impariamo i principali punti di riferimento».

L’ Accademia dello sport per la solidarietà di Bergamo è da sempre vicina a questa associazione e anche questa volta non ha voluto far mancare il proprio sostegno. «È una giornata di quelle che piacciono a noi, dove vediamo con mano sul territorio i frutti del nostro sforzo –
commentano Giovanni Licini e Alessandro Masera, rispettivamente fondatore e presidente dell’Accademia dello
sport per la solidarietà –. Oltre all’impegno profuso durante la pandemia, non ci dimentichiamo delle associazioni sul territorio, che hanno sempre bisogno di assistenza e aiuto. Con i nostri volontari e sponsor siamo veramente felici di contribuire alla realizzazione di un nuovo
appartamento gestito da Aipd Bergamo onlus».

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Sostituiti dall’Accademia i gazebo distrutti dal maltempo all’hub vaccinale a Clusone

Ancora una volta il maltempo ci ha messo lo zampino, ancora una volta l’Accademia non si è persa d’animo, non si è fatta abbattere dai temporali che hanno colpito la Valle Seriana, ripristinando i gazebo distrutti dalla grandine con altrettanti nuovi al centro vaccinale di Clusone.

L’Accademia dello Sport ha così deciso di provvedere all’acquisto di tre strutture identiche, delle dimensioni di 20 metri per 4, che torneranno a proteggere dal sole e dalle intemperie gli utenti del centro. «Come successo anche a Chiuduno il 7 luglio, il maltempo ha danneggiato anche i gazebo a Clusone – commenta Giovanni Licini per l’Accademia dello Sport per la Solidarietà –. Ci siamo subito dati da fare per sostituirli, in modo da proteggere la gente in attesa della vaccinazione, sia dal sole che dalla pioggia. Abbiamo fatto il possibile per risolvere il problema a brevissimo, tenuto conto che in questo periodo è molto difficile trovare gazebo in commercio».
L’Accademia ha avviato una serie di contatti, supportati ancora una volta dagli amici di sempre. «Abbiamo ripristinato lo stato delle cose come si trovavano prima del temporale, in modo da rendere il centro pienamente operativo, anche in vista dei prossimi mesi, che si annunciano impegnativi per quanto riguarda la campagna vaccinale – conclude Licini -. Con l’occasione, ringrazio i nostri volontari per la collaborazione e per il tempo che mettono a disposizione del prossimo».

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Al centro vaccinale di Chiuduno, dopo i danni del temporale, nuovi gazebo dall’Accademia

La violenta grandinata di mercoledì 7 luglio aveva provocato grossi danni alla struttura del centro vaccinale di Chiuduno, rendendolo inagibile per qualche giorno.

Un evento che aveva costretto la direzione dell’Asst Bergamo Est a spostare tutti gli appuntamenti programmati per giovedì 8 e venerdì 9, confermando giorno e ora, nel centro vaccinale di Dalmine, grazie alla prontissima disponibilità mostrata dai colleghi dell’Asst Bergamo Ovest.

I lavori di ripristino, poi, avevano richiesto anche l’intera giornata di sabato 10, con le vaccinazioni che sono riprese regolarmente dalla giornata di domenica 11.

Nella conta dei danni del maltempo erano rientrati anche tre gazebo, donati dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo: spazzati via e distrutti dalla furia della tempesta, erano stati resi inutilizzabili.

Così, senza pensarci due volte, la Onlus guidata da Giovanni Licini ha provveduto all’acquisto di altre tre strutture mobili identiche, delle dimensioni di 20 metri per 4: mercoledì 14 luglio sono stati riposizionati ancora in corrispondenza dell’ingresso dell’hub vaccinale, per riparare gli utenti dal sole e dalle intemperie.

“A marzo avevamo fornito questi tre gazebo al centro, così come abbiamo fatto con altre attrezzature e arredi in quelli di Clusone e Rogno – sottolinea Licini – Ci tenevamo quindi a risolvere in prima persona questa situazione, per il completo ripristino delle condizioni pre-temporale. In più, come dall’apertura del centro, i nostri volontari continuano a prestare servizio di assistenza: il lunedì e il venerdì, con 10-12 persone su entrambi i turni di mattino e pomeriggio“.

All’Accademia dello Sport sono giunti a stretto giro di posta i ringraziamenti dell’Asst Bergamo Est. Il direttore generale Francesco Locati infatti ha scritto a Licini: “Ancora una volta un grazie riconoscente mio e di tutto il personale dell’Azienda”.

 

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Smontato il silos dell’ossigeno in Fiera, arrivato in città grazie all’Accademia

Era il 30 marzo del 2020, in piena emergenza Covid-19, quando Bergamo si preparava in pochi giorni ad allestire l’ospedale alpino da campo grazie all’aiuto fondamentale dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Alla Fiera di via Lunga arrivò un silos con un intervento della multinazionale francese Air Liquide, che garantì l’assistenza respiratoria ai circa 140 pazienti che potevano essere ospitati.

Un risultato concreto reso possibile dai grandi sforzi dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà e da tutti gli amici che l’hanno sostenuta in quella impresa, uno dei tanti interventi grazie all’iniziativa “Diamo una mano alla nostra gente”, che permise di raccogliere 1milione e 107mila euro per le strutture sanitarie del territorio.

Mentre i numeri della campagna vaccinale continuano a crescere al Presidio in Fiera sono in corso le operazioni di smontaggio del silos dell’ossigeno, utilizzato per far fronte all’emergenza Covid: nel Padiglione B della struttura di via Lunga, con il coordinamento dell’ufficio tecnico dell’ospedale, sono in corso i lavori di smontaggio per il ripristino dell’area utilizzata come presidio ospedaliero per la Terapia Intensiva.

Se ne va un simbolo di quelle settimane, della lotta che il popolo bergamasco aveva messo in atto contro il virus. Grazie ad una vaccinazione che in bergamasca sta toccando numeri soddisfacenti la vittoria è quasi vicina, grazie all’Accademia l’emergenza iniziale è stata gestita nel modo migliore per salvare più vite possibili.

 

 

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I volontari dell’Accademia all’hub vaccinale di Chiuduno: le nostre giornate al servizio degli altri

Prosegue l’attività dei volontari dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà nell’hub vaccinale di Chiuduno. Il bellissimo articolo del #Corriere #Bergamo che descrive nel modo migliore l’attività del nostro gruppo #solidarietà #sport #covid19 #accademia

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Inaugurato il nuovo hub vaccinale a Clusone. Importante il contributo dell’Accademia

Ha aperto lunedì 22 marzo l’hub vaccinale di Clusone: un taglio del nastro attesissimo in Val Seriana, per un centro che a regime potrà vaccinare potenzialmente fino a 1.500 persone al giorno.

La scelta alla fine è ricaduta sul palazzetto dello sport di via don Bepo Vavassori, dopo che in un primo momento sembrava tutto pronto negli spazi offerti dall’Istituto Figlie della Sapienza di via Trieste.

La gestione è affidata all’Asst Bergamo Est, ma per l’apertura è stato fondamentale il supporto dei volontari e delle associazioni.

Una su tutte l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, che ha finanziato l’acquisto degli allestimenti, dai box dove verranno fatti le inoculazioni alle sedie.

“Avevamo già fatto tutto anche per la precedente sede dalle Figlie della Sapienza – commenta Giovanni Licini, anima dell’Accademia – Un grosso grazie va a Marzio Carrara della Cpz di Costa di Mezzate che ci ha messo a disposizione arredi e attrezzature. Volevamo tornare a fare qualcosa di concreto per questa terra, la Val Seriana, che è stata la prima ad essere colpita. Un anno dopo questo è un segno della nostra vicinanza a chi ha sofferto tanto”.

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L’Accademia all’hub vaccinale di Chiuduno: 30 volontari pronti a prendere servizio

Pronti per una nuova avventura al fianco del personale dell’Asst Bergamo Est nell’ hub vaccinale di Chiuduno. I volontari dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà sono stati ospiti nel polo fieristico protagonista della campagna vaccinale che sta coinvolgendo gli Over 80 e le persone dei paesi del bergamasco da più tempo in zona “arancione rinforzata”, quelli vicino al lago d’Iseo.

La macchina organizzativa nell’impianto chiudunese sta ingranando sempre di più e 30 volontari dell’Accademia saranno presenti due giorni alla settimana dalle 8 alle 20, impegnati in diverse fasi dal parcheggio fino all’ultimo atto, l’attesa di un quarto d’ora per gli utenti dopo il vaccino. Giovanni Licini e i collaboratori sono stati accolti all’ingresso della struttura dal direttore generale dell’Asst Bergamo Est Francesco Locati e dalle sue collaboratrici.

“Ancora una volta l’Accademia ha risposto presente a supporto di un’iniziativa fondamentale per il territorio –spiega Locati-. Il 2020 è stato un anno difficile, nel quale Licini e tutti i suoi sostenitori non ci hanno fatto mancare il loro aiuto nei mesi più duri della pandemia. Il noleggio della tac mobile, l’impianto dell’ossigeno, l’aiuto al laboratorio di Calcinate e ora un supporto concreto dei volontari che sanno sempre mettersi in gioco: il nostro grazie va a voi, perché ancora una volta dimostrate con i fatti il vostro sostegno ai bergamaschi. La macchina organizzativa è rodata e sta entrando nel vivo per rispondere alle richieste e ci aspettano mesi di grande attività: siamo in una struttura di 3800 mq che a regime ci permetterà di arrivare ad un massimo di 2500 vaccini giornalieri su 22 linee vaccinali”.

I volontari dell’Accademia hanno seguito con attenzione tutte le indicazioni delle dirigenti presenti nella struttura, pronti ad iniziare la lori attività al servizio degli utenti che arriveranno a Chiuduno. “Il lavoro dei volontari è fondamentale –spiega Adriana Alborghetti, direttore DPSS Asst Bergamo est-. Per noi significa avere un supporto indispensabile concentrando il nostro personale su tutta la fase fondamentale della somministrazione dei vaccini. La gente è contenta, capisce cosa deve fare e segue con precisione le regole”. “In questa struttura arriviamo ad avere operative un massimo di 75 persone -spiega Milena Mauri, responsabile area programmazione-controllo Asst Bergamo Est-. Bisogna sapere adattare il personale alle esigenze che riscontriamo di giorno in giorno: il trend ora è in crescita con sempre più vaccini in arrivo, abbiamo a disposizione 22 linee e 18 box medici”. Il saluto finale è quello di Giovanni Licini, deus ex machina dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà: l’associazione bergamasca ha contributo anche per la realizzazione dell’ hub vaccinale che aprirà a Clusone, sempre su iniziativa dell’Asst Bergamo Est, negli spazi offerti gratuitamente dalle suore dell’Istituto Figlie della Sapienza di via Trieste 12-14. L’allestimento degli spazi in Valle Seriana è stato realizzato grazie all’ampia disponibilità di Marzio Carrara, patron della Cpz di Costa di Mezzate, che ha messo a disposizione arredi e attrezzature particolari.

“Saremo sempre presenti ad ogni vostra chiamata –spiega Licini ai dirigenti dell’Asst Bergamo Est-. I ricordi di un anno fa sono ancora impressi nella nostra mente: abbiamo sentito l’esigenza di aiutare la nostra popolazione e continueremo a farlo anche quest’anno. Contiamo di raccogliere altri fondi dalle 6 gare di golf che organizzeremo da aprile a settembre: tutto il ricavato verrà devoluto per le attività di assistenza del territorio, finanziando i progetti più urgenti”.

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Accademia a supporto dell’Hub vaccinale di Chiuduno e Clusone con i suoi volontari

“Quando ci sono necessità e urgenza l’Accademia dello Sport per la Solidarietà risponde sempre presente”: lo dice con orgoglio Giovanni Licini, anima dell’Accademia che negli ultimi giorni si è fatta avanti coi propri volontari per assicurare un sopporto logistico per l’hub vaccinale di Chiuduno e, notizia delle ultime ore, anche per il punto vaccini che aprirà a Clusone sempre su iniziativa dell’Asst Bergamo Est.

Le vaccinazioni si svolgeranno negli spazi offerti gratuitamente dalle suore dell’Istituto Figlie della Sapienza di via Trieste 12-14.

Spiega il direttore sanitario dell’Asst Bergamo Est Gianluca Vecchi: “Visti gli spazi e i percorsi da creare, potremo attivare fino a 5 linee vaccinali. A livello organizzativo riprodurremo quanto già fatto a Chiuduno, dove le linee sono potenzialmente 18: ci sarà un percorso iniziale di accettazione, uno spazio di attesa, uno spazio per l’anamnesi svolta dai medici e la zona di inoculazione. Un altro spazio, infine, quello in cui far sostare per 15 minuti il paziente, in attesa di capire se ha sviluppato effetti collaterali al vaccino”.

“Dopo gli sforzi profusi durante la prima ondata, siamo ancora qui pronti a fare la nostra parte per aiutare il nostro territorio – aggiunge Licini -. Merito dei nostri straordinari volontari, che hanno subito risposto all’appello mettendo a disposizione il proprio tempo, ma anche degli amici sponsor: per l’allestimento degli spazi a Clusone abbiamo trovato l’ampia disponibilità di Marzio Carrara, patron della Cpz di Costa di Mezzate, che metterà a disposizione arredi e attrezzature particolari per circa 15mila euro. Contiamo di raccogliere altri fondi dalle 6 gare di golf che organizzeremo da aprile a settembre: tutto il ricavato verrà devoluto per le attività di assistenza del territorio, finanziando i progetti più urgenti”.

L’azienda sanitaria sta accelerando i tempi per rendere disponibile lo spazio il prima possibile: “Sicuramente è una nostra priorità – conferma il dottor Vecchi – La speranza è quella di averlo entro la prima decade di marzo, non appena avremo reclutato il personale necessario. Ovviamente quello è il punto più critico, perché per rendere operativa una struttura simile ci serviranno circa una ventina di medici e altrettanti infermieri qualora dovessimo lavorare su un solo turno, con i due turni i numeri raddoppierebbero”.

Discorso differente, invece, per il personale che gestirà la logistica del punto vaccinale, dall’arrivo del paziente all’assistenza nei percorsi interni: “Da questo punto di vista abbiamo un grosso sostegno da parte dei volontari, in particolare dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo e dal gruppo Alpini di Celadina – spiega Vecchi – Su Chiuduno il gruppo è già stato ingaggiato, per Clusone ne serviranno altri 6-7 per ogni eventuale turno”.

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