Solidarietà

Ospedale Bolognini Emergenza coronavirus: in arrivo una nuova TAC per diagnosi più rapide ed affidabili

 
La TAC mobile donata dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà arriverà nella notte di martedì e sarà installata in un’area in stretta contiguità con l’Unità Operativa di Radiologia dell’Ospedale Bolognini di Seriate. Il problema che comporta l’evoluzione del contagio da Coronavirus (Covid19) è l’aumento delle polmoniti intersitiziali. La TAC rappresenta uno strumento diagnostico rapido, che consente di intervenire tempestivamente in caso di conferma di sintomi connessi al Covid19.
 
La necessità di avere a disposizione un’ulteriore TAC, oltre a quella già esistente, è nata da un confronto tra diversi professionisti dell’ASST Bergamo Est, supportati dal Direttore Generale dell’ASST Bergamo Est, dott. Francesco Locati. 
 
Si tratta del dott. Gianluigi Patelli, Direttore del Dipartimento dei Servizi dell’ASST Bergamo Est e Direttore della Radiologia dell’ospedale Bolognini, (promotore anche di una collaborazione con la SIRM – Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica), del dott. Alessandro Montanelli, Direttore del Laboratorio Analisi in stretta collaborazione con tutto il Dipartimento DEA Diretto dal dott.  Roberto Keim, soprattutto con il Pronto Soccorso dell’ospedale Bolognini, diretto dal dott. Angelo Mercieri 
 
SI tratta di un’apparecchiatura di alta gamma, capace di evidenziare precocemente nei pazienti che accedono al Pronto soccorso in questi giorni di iperafflusso, alterazioni radiologiche polmonari che sono compatibili con la diagnosi di infezione da Covid19; anzi, da una tempestiva valutazione preliminare, assolutamente tipiche della forma. 
 
In altre parole la disponibilità di un’apparecchiature dedicata faciliterà il compito dei clinici, anche nell’impostazione di ogni supporto fondamentale per la corretta gestione del paziente. E’ prevista anche una fase di follow up che documenti l’avvenuta guarigione.
 
Come in altre occasioni l’Accademia dello Sport per la Solidarietà ha compreso la reale urgenza e l’importanza di una risposta immediata mettendosi da subito a disposizione, attivandosi con la consueta disponibilità, organizzazione e concretezza, consentendo l’installazione in tempi brevissimi.
 
Grazie all’intervento dell’Accademia, trascinata dall’inesauribile Giovanni Licini, un gruppo formato da una quindicina di imprenditori bergamaschi ha trovato le risorse necessarie per noleggiare per un periodo di due mesi una TAC mobile, del valore di circa 150.000 euro, che da mercoledì mattina sarà operativa, rinforzando gli strumenti per la diagnosi già disponibili presso l’ospedale Bolognini di Seriate, a vantaggio di tutti i pazienti che ne avranno la necessità.
 

Ma non è il solo intervento realizzato in favore del Bolognini e dell’Asst Bergamo Est: sempre grazie all’Accademia dello Sport, infatti, arriveranno anche una tenda pneumatica che sarà piazzata accanto alla Tac Mobile per accogliere in tutta sicurezza i pazienti, e ben 38 flussimetri ad alto flusso sdoppiati e relativa attrezzatura forniti dalla Flow-meter di Levate. 

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Accademia e imprenditori bergamaschi: una Tac-mobile anti-Coronavirus a Seriate

In un momento delicato che sta mettendo in particolare a dura prova la nostra terra, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà risponde presente insieme ad una quindicina di imprenditori bergamaschi. Ancora una volta ha vinto il grande cuore dei bergamaschi, quello della nostra assocazione e soprattutto di chi ha partecipato a questa donazione fondamentale per contrastare il Coronavirus: una Tac mobile anti-Coronavirus è stata nolleggiata per l’ospedale di Seriate e la consegna al Bolognini potrebbe già arrivare all’inizio della prossima settimana.

Bergamo non molla e lo fa attraverso persone che da anni donano un po’ del loro tempo e delle proprie risorse nel nome della Solidarietà. Un aiuto che questa volta tocca da vicino tutto il popolo bergamasco, generoso per indole, che ancora una volta dimostra la sua straordinaria capacità di fare squadra nel momento del bisogno.

Grazie all’intervento dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, trascinata da Giovanni Licini, un gruppo formato da una quindicina di imprenditori bergamaschi ha trovato le risorse necessarie per noleggiare per due mesi una Tac mobile, con un esborso di 150mila euro, che dall’inizio della prossima settimana potrà andare a rinforzare gli strumenti a disposizione dell’ospedale Bolognini.
“Siamo in una fase delicata -spiega Giovanni Licini-, in cui i tamponi scarseggiano così come il personale medico. Quando si è palesata questa opportunità ci siamo subito mossi, in linea con quella che è la nostra vocazione solidale per il territorio bergamasco. Siamo orgogliosi, speriamo di poter consegnare il macchinario, che arriverà dall’Olanda, già nei primi giorni della prossima settimana”.

Ricordiamo che l’ospedale di Seriate per Regione Lombardia sarà centro specializzato nel trattamento del Coronavirus, con la creazione di un vero e proprio reparto di Pneumologia e l’utilizzo di centinaia di macchinari C-pap per l’aiuto alla respirazione nei pazienti. Grazie alla Tac si può svolgere un approfondimento diagnostico in quei pazienti che presentano problemi di carattere respiratorio potenzialmente collegabili al Covid-19, riconoscendo le alterazioni provocate dall’infezione.

“Grazie alla sensibilità dell’Accademia dello Sport l’avremo a disposizione in tempi che paiono brevissimi -commenta il direttore generale dell’Asst Bergamo Est Francesco Locati-. Sarà posizionata all’esterno dell’ospedale, in un’area ancora al vaglio dei tecnici ma comunque molto vicina all’attuale Radiologia. Avvieremo un percorso dedicato che grazie all’apparecchiatura, in aggiunta alla Tac fissa presente all’interno del Bolognini, ci consentirà diagnosi sempre più accurate. Voglio davvero ringraziare l’Accademia per l’iniziativa e tutti gli imprenditori che hanno contribuito alla sua realizzazione”.

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L’Accademia dello Sport consegna ad S.O.S. Oncologia un device per la lotta ai tumori

Una piccola goccia in un mare di speranza. Si sono concluse al Policlinico San Marco di Zingonia le donazioni 2019 targate Accademia dello Sport per la Solidarietà.

Anche in questo caso lo sforzo dei volontari e il grande aiuto di tutti gli amici e sponsor dell’associazione contribuiranno a migliorare la vita di tante persone, nel nome della ricerca e della prevenzione.
Ancora una volta l’Accademia dello Sport per la Solidarietà si è dimostrata vicina ai malati oncologici. I volontari dell’associazione benefica bergamasca, guidati dal presidente Alessandro Masera e da Giovanni Licini, hanno fatto visita al Policlinico San Marco di Zingonia, per la consegna del sistema ICG per immunoflorescenza introperatoria,  all’Associazione S.O.S. (Solidarietà in Oncologia San Marco e San Pietro) Onlus, un altro rapporto di amicizia e sostegno reciproco dopo la consegna di un ecografo ne dicembre del 2018.
« Siamo tanti piccoli pezzi di un puzzle chiamato Solidarietà -ha affermato il presidente del Comitato organizzatore torneo di tennis dell’Accademia, Giovanni Licini-.Questa è un’attrezzatura che va a vantaggio dei pazienti, aiuta nel lavoro quotidiano, dà possibilità e speranza a chi si trova in difficoltà. Miro Radici ci ha coinvolto in questa strada che seguiamo volentieri: meritevole è quello che fa S.O.S. con il progetto borse di studio, dove attraverso la ricerca si da la possibilità di guarire di tante perosne. I volontari di S.O.S. sono i loro angeli custodi, noi siamo orgogliosi di questa donazione! L’Accademia raccoglie la solidarietà di tante persone, la sinergia con S.O.S ha aiutato e aiuterà a raccogliere sempre più frutti nel nome dell’aiuto al prossimo!”
 
“Siamo già per il secondo anno ospiti da voi, si dice che non ci sia il 2 senza il 3 -ha affermato il Presidente dell’Accademia Alessandro Masera-. La donazione ha chiuso un anno molto buono, in cui gli eventi sono andati bene e ci hanno permesso di stare vicini ad altre realtà bergamasche del volontariato: questi ultimi 20 anni nel nome della solidarietà ci danno lo stimolo ad andare avanti aiutando i più deboli, quando veniamo a consegnare le donazioni è come un’inezione di fiducia in vista del futuro”.
 
Fin dalla sua nascita, nell’ottobre del 2013, S.O.S. unisce al suo interno un gruppo di medici e operatori del Policlinico San Marco, impegnati a diversi livelli nella lotta contro i tumori. Dal 2017 accoglie anche medici, psicologi e operatori del Policlinico San Pietro, diventando S.O.S. (Solidarietà in Oncologia San Marco-San Pietro) Onlus. La missione di S.O.S. è principalmente conciliare l’eccellenza medica con la qualità della cura e dell’accoglienza della persona malata e dei suoi famigliari. Da una parte, quindi, l’associazione è impegnata a sostenere e incentivare la ricerca scientifica in ambito oncologico, dall’altra ha come obiettivo l’umanizzazione delle cure, ovvero la creazione di percorsi di supporto psico-sociale, che mettano il paziente al centro di una rete di cura “globale” che non si esaurisca nelle terapie mediche, chirurgiche e radioterapiche, ma tenga davvero conto della persona, dei suoi bisogni non solo medici ma anche psicologici, emotivi, relazionali e interpersonali, promuovendone il benessere e la qualità di vita nelle diverse fasi del percorso di cura (diagnosi, trattamento e follow up).
 
“La nostra Onlus, fin dalla sua nascita, si è impegnata, e continua a farlo con sempre più entusiasmo – spiega Miro Radici, Presidente S.O.S. nonché figura di assoluto rilievo nel mondo imprenditoriale bergamasco-, a migliorare la qualità di vita dei pazienti in diversi modi: sostenendo la ricerca scientifica, contribuendo al miglioramento delle cure già a disposizione e anche supportando psicologicamente i pazienti. Si tratta di un impegno di solidarietà importante e sono certo che Accademia dello Sport e S.O.S., unendo le forze, possano fare sempre di più e raggiungere risultati sempre più preziosi per il bene dei pazienti”.
 
A spiegarci il funzionamento del sistema ICG per immunoflorescenza introperatoria è il Dottor Stefano Olmi, Responsabile dell’Unità di Chirurgia generale Oncologica del Policlinico San Marco di Zingonia e socio di Sos Oncologia.
“Vi ringrazio a nome di chi potrà usufruirne. Grazie a questo sistema per immunoflorescenza iniettando un colorante, il verde indocianina, riusciamo a vedere i linfonodi che altrimenti non sarebbero visibili all’occhio umano: questo ci permette di rendere gli interventi per patologie tumorali più radicali e allo stesso tempo più precisi, migliorando così la qualità di vita e l’aspettativa della stessa dei nostri pazienti. Grazie all’Accademia che ci ha permesso di utilizzare per primi in bergamasca questo device, al servizio dei nostri pazienti”.
Insieme ai volontari dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà hanno applaudito alal donazione anche i dottori della struttura e i dirigenti ospedalieri.
“Sono grato all’Associazione S.O.S e anche all’Accademia che ha voluto ripetere il passo dello scorso anno in questa avventura per aiutare i nostri malati -spiega il dottor Francesco Galli, Amministratore Delegato Istituti Ospedalieri Bergamaschi (Policlinico San Pietro e San Marco). Realtà come quella dell’Accademia sono un esempio per il territorio”. 
 
“Il lavoro fatto insieme in questi due anni è stato bellissimo – spiega il Dottor Andrea D’Alessio, Responsabile Unità di Medicina Generale e Oncologia del Policlinico San Marco e Vice Presidente S.O.S. e Golden Vip 2018-,  la malattia oncologica è in rapido sviluppo, se ci diamo una mano a vicenda riusciamo ad essere sempre all’avanguardia””
 

«Volevo ringraziarvi, siete sempre un esempio della solidarietà dei bergamaschi – sono le parole del Prof. Giancarlo Borra, socio fondatore S.O.S. Onlus e sovrintendente sanitario degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi-. Queste vostre donazioni sono importanti perchè permettono di offrire prestazioni sempre più mirate ed efficaci ai concittadini malati, ma anche perchè servono da pungolo, ci spingono a fare meglio e a capire come la Solidarietà sia un obiettivo importante”

“Conosco quello che fate e avete fatto per tante realtà -afferma in chiusura il Dottor Antonello Quadri, Responsabile dell’Unità di Oncologia del Policlinico San Pietro-. Questo sarà un dono utilissimo per migliorare ulteriormente la qualità delle cure per i nostri pazienti”.
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Accademia dello Sport per la Solidarietà-Aipd Bergamo, un rapporto consolidato e vincente.

Donati 20mila euro per “Lavoratori in corso 2019”. Incontri che aprono il cuore e rendono orgogliosi della mission benefica dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.

Giovanni Licini e i collaboratori dell’associazione si sono recati nella giornata di venerdì 29 novembre nella sede cittadina di via Borgo Santa Caterina dell’Associazione Italiana Persone Down di Bergamo per la consegna della donazione ad una delle realtà che sono da sempre legate all’Accademia.

I volontari hanno ascoltato interessati le storie di Laura, Rebecca e Lucia, inserite nel mondo del lavoro grazie ad uno dei progetti che piu ha a cuore l’ Aipd, “Lavoratori in corso 2019”, un percorso che li porta poi a inserirli in autonomia nella vita degli adulti, raccogliendo l’interesse dell’Accademia che ha così donato 20 mila euro per incoraggiare la crescita di questi ragazzi.

Il coraggio, la consapevolezza della loro realtà e la voglia di lottare per una vita normale come tanti altri coetanei, parole che scaldano il cuore e l’anima alla vigilia del periodo natalizio. L’associazione diretta da Patrizia Adosini e i suoi ragazzi, protagonisti agli spettacoli dell’Accademia e ospiti al Tennis, sono uno dei punti di riferimento della stessa Accademia anche quando la beneficenza tocca ad altre realtà del territorio bergamasco.

“Negli ultimi 16 anni questa associazione è stata più volte nei nostri cuori, un rapporto che è andato oltre la donazione, visto che l’Associazione contribuisce a sostenere le raccolte fondi dell’Accademia anche quando riguardano altre associazioni -sono le parole di Giovanni Licini riferendosi ai rappresentanti dell’Aipd-. Fate un lavoro importante, inserire questi ragazzi nella società, ed è bellissimo vederli integrati nel mondo del lavoro. E’ ormai da un po’ di anni che siete con noi, lo dobbiamo a voi e a tutti i vostri ragazzi! Lavoriamo sempre nella speranza che il nostro sforzo si concretizzi nel miglior modo possibile e con voi sappiamo che questo è una certezza”.

“Siamo sempre grati all’Accademia per l’interesse che anche questa volta ha dimostrato nei nostri confronti – ha detto la Presidentessa di Aipd Bergamo Elisabetta Scotti-: quello dell’Accademia è un supporto notevole che ci permette di andare avanti. Lavoriamo con questi ragazzi per portarli ad essere indipendenti nella vita di tutti i giorni, a vivere da soli e per fare quello è necessario che abbiano un lavoro. Anche quest’anno alcuni di loro sono stato assunti e ciò significa che il nostro porgetto funziona e le aziende soprattutto apprezzano. Il risultato è questo dopo un lungo lavoro dei nostri professionisti, di educatori e volontari e grazie a realtà che ci sostengono come l’Accademia dello Sport per la Solidarietà”.

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I 40 anni della Serim di Bruno Mazzoleni: sempre al fianco della solidarietà

Quarant’anni puntando sempre più in alto: se oggi Serim è tra i gruppi leader in Italia nel settore vending, lo deve soprattutto a questa sua voglia di migliorarsi e di porsi traguardi sempre più prestigiosi. Ma insieme al business, il marchio Serim è da sempre attento e al fianco della solidarietà per dare il suo sostanzioso contributo, anche alla causa dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.

Oltre alla storica sede di Carugate, Serim conta su altre sei strutture operative (a Voghera, Settimo Milanese, Alba, San Gillio, Pistoia e Genova): oltre 500 i collaboratori, guidati sapientemente dal presidente bergamasco Bruno Mazzoleni che ha fatto del lavoro di squadra e della formazione i punti di forza dell’azienda.

Sabato 28 settembre allo Spazio Fase di Alzano Lombardo Serim ha festeggiato i suoi primi 40 anni di attività: 600 gli invitati, tra dipendenti e familiari, fornitori, professionisti e tante società sportive che l’azienda sostiene nelle loro attività quotidiane che dalle 19 alle 2 di notte si sono divertiti degustando buon cibo.

Tra questi anche l’Accademia dello Sport per la Solidarietà, affiancata da oltre 10 anni: “Crediamo molto nella sua mission – ammette Mazzoleni – E anche il prossimo anno ci vedrete giocare, o meglio, prendere pallate. Ma se serve per la causa lo facciamo volentieri”.

In quarant’anni il panorama della distribuzione automatica è cambiato molto: “Siamo partiti dal classico gettone e siamo arrivati al pagamento con il cellulare – sottolinea il presidente – A livello di prodotto il caffè è sempre quello che va per la maggiore: parallelamente si sono sviluppate tante sfumature, dal ginseng all’orzo. L’offerta dal punto di vista del beverage è molto ampia, tra solubili, acqua e tè, e lo stesso vale per il cibo, dal dolce al salato”.

Per vocazione, Serim è chiamata a stare sempre al passo con i tempi e attenta alle mutazioni del mercato: “Sicuramente abbiamo grandi programmi di crescita in Italia, dove il mercato si sta strutturando e sarà sempre più per aziende solide. Sull’estero non abbiamo pregiudizi, stiamo facendo qualche piccolo esperimento ma di modesta entità: se si dovesse presentare un’occasione particolarmente vantaggiosa, comunque, non ci tireremmo indietro”.

Dalla sua posizione di vertice nel mercato italiano, Serim si distingue anche per la sua capacità di essere innovativa: prossimamente nel passante ferroviario di Milano arriveranno dei distributori che funzioneranno esclusivamente cashless.

“È una sperimentazione nuova, in luoghi pubblici – spiega Mazzoleni – Ormai i clienti sono abituati alla tecnologia e tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre installeremo due postazioni utilizzabili solo con carte di credito e smartphone. Eliminiamo la moneta, con grandi vantaggi: da un lato la comodità per l’utente di non doversi preoccupare ogni volta di avere spiccioli e dall’altro sicuramente una sicurezza maggiore”.

Spesso, infatti, i distributori automatici sono vittime di scasso o di truffe: “I malvienti hanno escogitato diversi metodi per bloccare la fessura delle monete, creando grossi disagi: il cliente si sente beffato, col denaro che non gli viene restituito e il prodotto non erogato. La loro delusione, ovviamente, si riversa su di noi. Se riusciamo a convincere il cliente che cashless è meglio potremo dare un servizio migliore a lui e meno oneroso per noi”.

Bergamo è uno dei territori di maggior presenza dell’azienda, che lavora con i settori più disparati, dalle scuole agli uffici fino agli ospedali.

Ed è anche una provincia dove diverse realtà vengono sostenute da Serim: “In campo solidale crediamo che sia il dovere di ogni azienda, ognuna per le sue possibilità, dare il proprio contributo – continua Mazzoleni – La nostra idea è quella di sostenere e finanziare le attività sportive, soprattutto quelle di carattere giovanile, perchè continuino nella loro opera sociale presso le comunità. Diamo contributi per l’acquisto di attrezzature e macchinari per gli ospedali o per altre attività, sempre con finalità sociali. Tocca a noi dare un segnale positivo e il buon esempio, mai come oggi ce n’è bisogno: non vogliamo farci belli ma essere uno stimolo anche per altre realtà come la nostra”.

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Una nuova donazione dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Un ecografo di ultima generazione all’Ospedale di Seriate

Una sorpresa, una donazione inaspettata, voluta fortemente dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà insieme a Banca Mediolanum per l’Ospedale Bolognini di Seriate e arrivata anche grazie alla generosità di chi ha contribuito durante durante il concerto al Palacreberg del 24 febbraio con l’Orchestra Bagutti. Nella giornata di lunedì 1 aprile 2019 il Consiglio Direttivo dell’Accademia con Alessandro Masera, Ezio Chiesa, Franco Lamera e Giovanni Licini e i volontari dell’associazione hanno fatto visita al reparto di Chirurgia generale dell’Ospedale seriatese per la consegna ufficiale di un ecografo di ultima generazione al reparto diretto dal dottor Antonio Piazzini Albani.

“Oggi celebriamo l’ennesimo gesto di generosità dell’Accademia dello sport per la Solidarietà –ha esordito il Direttore Generale dell’ ASST Bergamo Est, dott. Francesco Locati -. Un impegno che si traduce in aiuti concreti devoluti sul territorio attraverso progetti importanti, a partire dalle donazioni di strumentazioni mediche: negli ultimi quindici anni, in totale, le donazioni hanno raggiunto il milione e 400 mila euro. Anche l’ASST Bergamo Est in questi anni ha potuto beneficiare di importanti contributi quali la climatizzazione del reparto di chirurgia dell’ospedale Pesenti Fenaroli di  Alzano Lombardo, un ecografo per il reparto di oncologia, un servizio di Telemedicina. Un grazie veramente sentito all’Accademia dello Sport per la Solidarietà, ai suoi collaboratori e a tutti i soci che con la loro sensibilità e lungimiranza sostengono progetti innovativi per una costante promozione della salute. E lo sport è in assoluto il miglior testimonial possibile dei benefici che se ne possono ottenere”.

“L’ecografo donato è l’ultima generazione di un portatile touch screen della Philips (Inno Sight) ad alta risoluzione che permette anche la diagnostica vascolare mediante ecocolordoppler –ha affermato il dottor Piazzini Albani presentando il macchinario ai volontari dell’Accademia-. Ha in dotazione due sonde ecografiche, una stampante dedicata e un carrello specifico adatto ad ottimizzare l’utilizzo dello strumento. Permette di valutare in tempi rapidissimi, per esempio nella struttura di Pronto soccorso, se il paziente ha necessità immediata di essere portato in sala operatoria. Grazie anche al contributo di Mediolanum è ora possibile avere a disposizione uno strumento utilissimo per il percorso di diagnosi e cura”.

A nome dell’Accademia ha fatto gli onori di casa Giovanni Licini, già sceso in pista insieme ai suoi collaboratori per i nuovi appuntamenti del 2019, i tornei di golf e il Tennis di Cividino, quest’ ultimo in programma dal 16 maggio al 7 giugno. L’idea di questa donazione è nata proprio da un suo necessario pit-stop nella struttura seriatese.

“Essendomi fermato qua qualche giorno ho avuto modo di parlare da vicino con il dottor Piazzini Albani e capire le esigenze dei ricoverati -sono le parole di Licini-. Uno strumento come questo serve per “analizzare il corpo umano” in modo più rapido e preciso, indispensabile al giorno d’oggi. L’Accademia è riuscita ancora a sorprendere, diamo sempre una mano, quell’aiuto prezioso in più per garantire un servizio sanitario più veloce possibile collaborando con le strutture del territorio”

Un altro progetto, infine, vedrà protagonista l’Accademia dello Sport proprio con l’Ospedale Bolognini e il fondamentale supporto di “Progetto Giardino” di Pinuccio Mauriello, un’area nel cortile interno alla struttura di un giardino con la possibilità per i pazienti e i loro visitatori di trovare uno spazio per un momento di tranquillità e rilassamento.

La zona “relax” si trova in prossimità del padiglione delle Chirurgie, dove è pure presente un platano monumentale e va nel solco dei cosiddetti “healing gardens”, giardini che possono svolgere una funzione di supporto nel percorso di cura. Infatti esiste una letteratura che sottolinea effetti positivi dei giardini (piante, fiori, giochi d’acqua…) sui livelli di stress, ansia, rabbia e dolore, inducendo uno stato di rilassamento, dimostrabile grazie a studi effettuati con la misurazione delle variazioni di parametri fisiologici come la pressione sanguigna, la tensione muscolare, l’attività elettrica del cervello o le pulsazioni cardiache.

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Domenica 24 febbraio al Teatro Creberg con l’Orchestra Bagutti. “Vicini al prossimo insieme all’Accademia: la musica come una medicina”

Duecento date all’anno, Tra i quattro e i cinque viaggi intorno al mondo. Il ballo, il ritmo del valzer del liscio e della mazurka sono nel suo DNA. Stiamo parlando dell’Orchestra Bagutti, che farà tappa al teatro Creberg di Bergamo per un incontro tra musica, sport e spirito di comunanza. Guidata da Gianmarco Bagutti, cantante, l’orchestra sarà ospite nel pomeriggio di domenica 24 febbraio dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.

“Non sarà un semplice concerto. Ma un vero e proprio spettacolo pensato in ogni dettaglio”, spiega Gianmarco che rivela anche la presenza di un corpo di ballo.

L’orchestra Bagutti è da poco tornata da una tournée in Brasile, com’è andata?

“Decisamente bene, sono contento. Un bellissimo viaggio in musica in compagnia di duemila argentini e mille brasiliani su una nave da crociera”.

Con il suo lavoro porta la musica italiana nel mondo, un marchio inconfondibile…

“È vero, hai ragione. Quando all’estero proponi canzoni come “Volare” o “Azzurro”, il pubblico va in delirio. La musica italiana, soprattutto quella melodica, è amata nel resto del mondo. La soddisfazione grande è quella di vedere apprezzati anche gli inediti che presentiamo ai nostri concerti. Applausi scroscianti già al primo ascolto”.

Un successo più che meritato. La canzone italiana, del resto, possiede qualcosa di speciale…

“Certamente. Bisogna dire che il linguaggio italiano è già in sé melodico. All’orecchio straniero appare sensuale, ma anche pieno di energia. Un fascino irresistibile. Tutto ciò è amplificato quando si canta e si suona”.

Il nome Bagutti ed è sempre legato alla musica da ballo. Lei continua la tradizione?

“La tradizione della musica da ballo vive ancora in tantissimi locali e feste. È ancora molto forte, è vero anche che oggi ha molta pregnanza il pop melodico. Diciamo che nei nostri spettacoli c’è ancora spazio per il liscio e la mazurka, anche se buona parte dedicata ai ritmi di oggi”.

Parliamo del concerto del 24 febbraio, ormai imminente. Non è la prima volta che i Bagutti incontrano l’Accademia dello Sport per la Solidarietà.

“Tutto è nato per gioco. Mio padre Franco è amico di Giovanni Licini da tanti anni. Frequentava l’Accademia del Tennis, un giorno decisero di organizzare una bella serata in musica che fu molto apprezzata. L’idea era quella di portare qualcosa di nuovo alla gente. E lo faremo anche quest’anno il 24 febbraio al teatro Creberg. L’Accademia dello sport per la solidarietà lavora per il prossimo. Dal 1991 molti pazienti affetti da gravi malattie, anche rare, sono stati curati grazie ai fondi raccolti dall’Accademia e anche la musica è una grande medicina: quando salgo sul palco stacco la spina completamente, non puoi lavorare se nella tua testa restano i problemi. In quel momento esistono solo la musica e il sorriso delle persone e vale sia per gli artisti che per il pubblico. La musica aiuta ad affrontare i dispiaceri della vita”.

 

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Domenica 24 febbraio al Teatro Creberg il grande concerto dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà con l’Orchestra Bagutti e il comico Pucci

E’ il primo appuntamento dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, uno dei più attesi, quello che dà il benaugurante avvio alle attività della nostra Associazione per il 2019. Domenica 24 febbraio alle 16 con ingresso gratuito scatta l’ora dello spettacolo che ogni anno si svolge al PalaCreberg, il concerto dal titolo “Le nostre canzoni, storia ed emozioni, cantiamole insieme” con l’Orchestra Gianmarco Bagutti. Nel corso dello spettacolo sarà presente anche un caro amico dell’Accademia, il comico Andrea Pucci, che intratterrà i presenti con uno dei suoi fantastici sketch.

La serata ad invito sarà l’occasione per salutare i tanti amici vicini all’Accademia, allietati dalle canzoni che hanno cresciuto intere generazioni e naturalmente sempre nel nome della solidarietà. Dal 2002 al 2018 l’Accademia dello Sport sotto la spinta di Giovanni Licini, del Consiglio direttivo e di tutti i suoi collaboratori, ha donato in beneficenza la cifra record di 1 milione e 400 mila euro: sul palco cittadino saliranno le Associazioni che nel corso del 2018 hanno beneficiato dell’aiuto dell’Accademia, l’Associazione S.O.S. Oncologia San Marco, l’Associazione Disabili Bergamaschi e l’Associazione per l’aiuto al neonato.

Per non mancare e garantirsi un posto al nostro fianco per la Solidarietà è possibile ritirare la locandina e i biglietti presso il nostro ufficio di via Monte Gleno 2/L alla Cittadella dello Sport, dalle 9 alle 12 dal lunedì al venerdì (tel. 035271172, e-mail: accademia@tennisvip.it).

Alle 16 avrà inizio lo spettacolo con la cerimonia di consegna dei contributi alle varie Associazioni ed Enti alla presenza di Istituzioni e Autorità. Alle 16,15 toccherà alle Autorità presenti dare il loro saluto e a seguire lo show con l’orchestra Gianmarco Bagutti, che eseguirà una serie di brani che hanno segnato la nostra vita e l’intervento del comico Andrea Pucci.

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L’Accademia dello Sport per la Solidarietà torna in aiuto dei neonati ricoverati in terapia intensiva

Un monitor che permette una miglior gestione dei dati per il controllo dei valori emodinamici dei neonati prematuri e a termine, in fase altamente critica, ricoverati in terapia intensiva neonatale. L’ Accademia dello Sport per la Solidarietà con Giovanni Licini, il Presidente Alessandro Masera, i membri del Consiglio Direttivo Cristina Radici, Ezio Chiesa, Franco Lamera e i tanti volontari sempre pronti a collaborare per i più deboli, è stata ospite all’Ospedale Papa Giovanni per una nuova donazione rivolta come tante altre volte ai più piccoli. Grazie a questo schermo si completa un’apparecchiatura già in uso da due anni proprio grazie a un precedente contributo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.

Questa piccola attrezzatura, simile a un palmare, si avvale di sonde che rendono possibile il monitoraggio dei parametri vitali (pressione arteriosa e venosa centrale). Il nuovo monitor, che si collega a questo macchinario, permette ora all’equipe della Terapia intensiva neonatale di ottenere dati più completi, visualizzarli meglio, registrarli e gestire più facilmente l’intero strumento. I medici possono così verificare con maggiore precisione lo stato effettivo dell’apparato cardiocircolatorio dei piccoli pazienti e ottenere preziose indicazioni per valutare se e come intervenire. A differenza dei sistemi tradizionali, questa strumentazione permette di effettuare il monitoraggio dei valori emodinamici in maniera non invasiva. La gestione dei neonati in fase altamente critica richiede di limitare il più possibile il ricorso a cateteri, per evitarne i rischi correlati: fenomeni trombotici, possibilità di infezioni nel sito di posizionamento, lesioni traumatiche, possibili difetti di valutazione emodinamica, rischio di occlusione del catetere.

“Ogni anno in Patologia neonatale vengono ricoverati circa 600 neonati. Parte di loro, in condizioni altamente critiche, necessita di costante monitoraggio emodinamico – ha spiegato Giovanna Mangili, direttore della Patologia neonatale dell’ASST Papa Giovanni XXIII e 1° Golden Vip donna nella storia dell’Accademia nel 2018 -. Questo strumento si sta rivelando molto utile nell’uso quotidiano in Terapia intensiva neonatale. Il controllo dei valori emodinamici dei nostri piccoli pazienti ci permette di modulare in tempo reale il dosaggio delle terapie da somministrare, di formulare diagnosi di patologie a carico dell’apparato cardiovascolare e di valutare per tempo la necessità di ricorrere a interventi chirurgici”.

L’Accademia dello Sport per la Solidarietà lavora da tanti anni a sostegno delle associazioni del territorio bergamasco che investono il loro tempo per aiutare il prossimo e stare vicino a chi ne ha più bisogno. Solo negli ultimi 14 anni l’associazione cittadina ha donato la cifra di 1 milione e 400 mila euro ad una ventina di associazioni del territorio, grazie a Giovanni Licini e a tutto lo staff di collaboratori che lavorano alla riuscita delle manifestazioni sportive nel corso dell’anno, soprattutto il torneo di Tennis di Cividino e quelli di golf. Nel corso della visita in Ospedale è stata ricordata anche la donazione della Consigliera dell’Accademia Cristina Radici insieme alla famiglia Percassi nel giorno di Santa Lucia di un’incubatrice di nuova generazione.

“Ci onora essere stati i primi a portare il nostro saluto e i frutti del nostro impegno a Maria Beatrice Stasi, nuovo direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII e prima donna in questa delicata veste, una prima volta come quella della Dottoressa Mangili con l’Accademia nel 2018 – ha affermato Giovanni Licini -. Fu un grande onore e un’emozione fortissima essere l’Associazione che ha trasportato il Santo Giovanni XXIII nell’estate scorsa proprio in questo Ospedale, che per noi è un fondamentale punto di riferimento in tante delle nostre attività benefiche. L’Accademia è una grande famiglia, tutti i volontari ci permettono di raggiungere il grande obiettivo della solidarietà su tutto il territorio: siamo un gruppo coeso, lavoriamo uno per l’altro per fare sì che quello che facciamo sia sempre rivolto agli altri e a chi ne ha più bisogno”.

Non si tratta della prima donazione dell’Accademia dello Sport a favore dell’Ospedale alla Trucca. Nel 2014 i suoi volontari avevano donato due culle termiche proprio al reparto diretto da Giovanna Mangili. Anche in quell’occasione la beneficenza fu rivolta ai futuri neogenitori dei circa 400 prematuri che ogni anno vengono ricoverati in terapia intensiva neonatale. “Ringrazio l’Accademia dello Sport per la Solidarietà perché queste strumentazioni sono un valore aggiunto all’impegno quotidiano dei nostri professionisti, proprio in uno dei settori di maggiore specializzazione del nostro Ospedale: la cura dei bambini, in questo caso i più fragili e piccoli – ha sottolineato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. So che quella dell’Accademia è una storia radicata di aiuto ai più bisognosi, di ascolto delle esigenze del territorio e di intervento concreto. Credo molto nella collaborazione tra un Ospedale e le realtà associative del territorio e penso che questa energia e questo entusiasmo meritino un sentito ringraziamento per il sostegno all’innovazione tecnologica del Papa Giovanni XXIII e allo sviluppo di servizi di diagnosi, cura e ricerca sempre più efficaci a vantaggio di tutti i nostri pazienti”.
 

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Accademia dello Sport, 25 mila euro alla Riabilitazione Specialistica dell’Asst Papa Giovanni XXIII

Un grande traguardo centrato, una struttura ormai vicina alla sua costruzione, soprattutto grazie all’importante contribuito dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. I volontari dell’Accademia sono stati ospiti nella sede dell’Associazione Disabili Bergamaschi, in via Borgo Palazzo nella serata di mercoledì 16 gennaio, per la simbolica consegna del contributo che servirà per la costruzione di una struttura fondamentale per il reparto di Riabilitazione Specialistica dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo presente a Mozzo.
Nel 2018 l’Accademia, rappresentata da Giovanni Licini, dal Presidente Alessandro Masera, insieme a Franco Lamera del Consiglio direttivo e a tutti i collaboratori, si è legata all’Associazione Disabili Bergamaschi per la costruzione di un percorso per outdoor wheelchair training, dedicato a persone in carrozzina a causa di traumi vertebrali dovuti ad incidenti o a malattie.
La cifra donata al Presidente dell’Associazione Claudio Tombolini e al Direttore della Riabilitazione Specialistica Prof. Guido Molinero è stata di 25mila euro. La costruzione dell’opera nella sede di Mozzo è prevista prima dell’estate e gli stessi Disabili Bergamaschi si augurano di poterla inaugurare prima del Tennis 2019, proprio per avere al loro fianco i tanti collaboratori dell’Accademia dello Sport. La struttura sarà di grande aiuto a tutti i malati, gli ostacoli della vita quotidiana come ghiaia, prato, auto che ostruiscono il passaggio, salite etc… saranno simulate per permettere a chi si trova sulla sedia a rotelle di superare ogni sfida.
“Da anni siamo vicini a questa associazione, un vero esempio di realtà legata al territorio -sono le parole di Giovanni Licini-. Eravamo già intervenuti anni fa con due letti ancora in uso per le persone reduci da traumi vertebrali. E’ un reparto d’eccellenza quello gestito dal Prof Molinero, e ancora una volta dimostriamo che a Bergamo non siamo secondi a nessuno. In 14 anni abbiamo donato 1milione e 400mila euro ad una ventina di associazioni: vogliamo continuare su questa strada e siamo consapevoli che per raggiungere sempre nuove vette servono sacrifici e volontà”.
“Grazie a tutta l’Accademia per l’importo donato, un terzo del percorso lo avete fatto voi -ha affermato il Presidente dell’Associazione Claudio Tombolini-. Riusciremo a realizzare il nostro percorso dedicato, con una copertura del passaggio pedonale dal parcheggio all’entrata della struttura. Siete stati fantastici, ho visto dal vivo il vostro lavoro a Cividino nel corso del torneo di tennis e sono rimasto colpito dall’ entusiasmo che mettete nel donare. Il vostro mettervi a disposizione del prossimo si tocca sempre con mano”.
“Questo è un intervento necessario nell’iter di recupero di una persona colpita da un simile trauma. All’Accademia va il mio grazie e anche quello di tutta la direzione aziendale del Papa Giovanni XXIII -sono le parole del Prof. Guido Molinero-. Una simile struttura permette ai malati di essere facilitati nel recupero, di avere meno problemi nella vita di tutti i giorni”

 

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