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DAL GIRO A PARIGI: PINOTTI RESTA SUI PEDALI, IL VIP LANCIA LA SCHIAVONE

Il cielo è azzurro lindo,  ma è il rosa d’Italia a far tappa al Vip. É la vie en rose di Francesca Schiavone e il roseo Giro di Marco Pinotti, il ciclista ingegnere e già un po’ giornalista che ha fatto palpitare Bergamo sulla salita di Montalcino. Tappone da bere, come il resto del Giro nonostante il processo alla tappa del diabolico Chiappucci, poco felicemente sorpreso, a suo dire, dalle sorprese del Giro. “Chiappucci dice che non è stato un grande Giro? Forse, ma è stato un Giro più difficile di quelli che correva lui”. Una stoccata che farebbe impallidire Arianna Errigo, la fiorettista, ma Pinotti ci ride su. Al Vip è tornato due anni dopo l’ultimo match “e dire che da ragazzo ho vinto i Giochi della Gioventù, non ero poi così male”, e non la prende male nemmeno per i due set di ritardo che Massimo Crippa gli lascia sul gobbone. Pinotti resta sui pedali ma fuori campo è in fuga costante dai luoghi comuni. “Grande Giro il mio? Buono sì, ma se non ci fosse stata la tappa de l’Aquila avrei chiuso 5° o 6°. Sono partito forte, ho chiuso in calo, ora dormo 12 ore a notte”. Ma non dormirà a lungo. “Posso migliorare e non l’avrei mai detto, alla soglia dei trent’anni. Sarei potuto andare forte anche l’anno scorso, ma dovevo pensare a lavorare; quest’anno per la prima volta ho potuto correre per la classifica e si è visto”. Aria nuova, aria pulita.  Pinotti respira forte e sorride. “Si sta ripulendo l’aria e per questo dico che è stato un bel giro. Nibali? Il futuro delle corse a tappe e lui, quanto a me peccato non potere andare al Tour”.

Peccato non aver corso prima a Siena, sorride malinconico Alberto Malesani. Al Vip è un ritorno “bello e giusto: la solidarietà è un compito a cui non dobbiamo sottrarci, per questo torno volentieri qui” e in campo torna con l’amico Giuseppe Sigurtà. Tra lui e il passaggio del turno ci sono Fabio Gallo e Paolo Occhipinti, direttore editoriale dell’Rcs, tra lui e la serie A perduta un bel po’ di rimpanti. “C’era un gap insormontabile quando sono arrivato e nella stessa situazione si è trovato Lino Mutti con l’Atalanta. Ha fatto un buon lavoro Lino, ma ora all’Atalanta vedrei bene un giovane”. Il giovanile Malesani no? “Dipende dal progetto, l’Atalanta in B deve provare a vincere, ma io attendo senza fretta”. Senza fretta, Malesani alla fine sorride, senza fretta e con tanta fiducia dovrà giocarsela a Parigi Francesca Schiavone, la vie en rose che non t’aspetti passata anni fa anche da Cividino. La leonessa di Parigi, che ha regalato il primo ruggito del tennis femminile italiano in una finale dello Slam, è nel fascinoso sorriso di Emmanuelle Gagliardi, talento svizzero (numero 42 in singolare, 22 in doppio) in pausa sabbatica matrimoniale e già compagna d’allenamenti della Schiavone. Il segreto di Francesca? Per lei Francesca non ha segreti. “L’aspettavo da tempo e con me tutto il tennis italiano. Francesca è maturata tardi? L’importante è che sia maturata e ora questa è l’occasione della vita. La Stosur (avversaria in finale) ha grande fiducia ma Schiavo ha la testa per vincere. Il talento l’ha sempre avuto, ora ha la capacità di gestire la pressione. Forza Francesca, deve crederci”. Da Cividino a Parigi, il Vip sogna il suo ruggito.

 

 

 

RISULTATI

Singolare A

Adriano Latini-Pierluigi Pizzaballa 6-1, 6-3,
Carlo Pellegatti-Luca Rovetta 6-2, 6-2,
Roberto Ravasio-Beppe Savoldi 3-6, 6-0, 10-7,
Massimo Crippa-Marco Pinotti 6-3, 6-1.
G. Federici-C. Agnelli 7-6, 6-3

Singolare B

Alberto Ghisleni-Gianfranco Testa 9-1,
Enrico Agnelli- Silvano De Rui 9-6,
Angelo Agnelli-Gianfranco Vitali 9-6,
Paolo Agnelli-Roberto Selini 9-0,
Stefano Panseri-Stefano Gotti 9-2
Alfonso Esposito-Alberto De Rui  6-9
Roberto Bergomi-Vincenzo Bellini 1-9

Doppio maschile:

P. Gallivanoni-G. Agostini / E. Viscardi-A. Viscardi 6-3, 2-6, 10-8,
E. Rota-Grigis /Mastropasqua-Ghisleni 6-3, 6-3,
Damiani-Carmignani / Bassani-Savoldi 6-3, 6-1,
Chiesa-Amadeo / Pedone-Alfani 6-3, 6-3,
A. Viscardi-Maspero / Bonetti-G. Cattaneo 6-2, 6-3,
E. Bellini-Marino Magrin / Cossali-Capelli 6-4, 6-4,
Malesani-Sigurtà / Gallo-Occhipinti 6-4, 7-5,
O. Magoni-A. Lodovici / Latini-Previtali 7-5, 6-0.

Doppio misto

Ciorba-Fongaro / Ghislandi-S. Befani 6-2, 7-5,
Chiesa-M. Licini / Ambrosini-Speranza 6-4, 6-1.