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AGNELLI RESTA AL PALO, CHE GAGLIARDI SIGURTA’ E MAGONIP

Aveva detto che sarebbe stato difficile, Paolo Agnelli, ma non aveva previsto una serata da lupi. Fuori, sotto il diluvio, e soprattutto dentro il campo, dove piovono palline avvelenate. La finale del singolare A che tiene a battesimo il programma della penultima giornata del Vip 2011 è una lotta contro i mulini a vento: Don Chisciotte Agnelli si scaglia contro le pale, cioè le palline al curaro di Vincenzo Bellini, che nella vita fuori campo progetta e produce il modo di sfruttare al meglio le fonti di energia rinnovabili trasmutando in “oro” i cosiddetti scarti. In campo Bellini trasmuta in oro gli attacchi di Agnelli e alla fine il muro di gomma gli fa saltare in testa la corona del singolo. “Sono un maratoneta, ho corso, corso, corso e mi sono divertito”, spiega alla fine Bellini mentre Paolo Agnelli ha la chance numero due nel doppio misto classificato, la prima coppa Credito Bergamasco. Chance in tandem con Cristina Casini, campionessa del mondo Over 40, ma c’è da scalare la vetta dolomitica del duo Emmanuelle Gagliardi-Giuseppe Sigurtà e siccome nel palmares della Gagliardi, già doppista svizzera di gran talento prima della resa a un infortunio, ci sono Australian Open e Olimpiadi, ecco che la chance di Agnelli-Casini necessita di un’impresa che sembra possibile dopo il primo set vinto 6-4. Ma punta nell’orgoglio, Gagliardi estrae la colt del talento e fa fumare punti su punti nonostante l’handicap alla spalla che la costringe a servire dal basso. Misto sì, ma con buona pace dei “principi consorti” Agnelli e Sigurtà, la finale è un braccio di ferro rosa Casini-Gagliardi ed Emmanuelle la spunta al tie-break del terzo set. “La vera vittoria è la partita della solidarietà, che qui si gioca sempre e con grande successo”, dirà alla fine Sigurtà lasciando campo a una divagazione della Gagliardi. “La Schiavone? Non capisco chi la critica per la sconfitta al Roland Garros, merita solo applausi e a Wimbledon può fare bene: ora solo gli Slam le danno benzina”. Quella da Oscar di Magoni gli spalanca le porte della finale del doppio maschile con Adam Lodovici e poi gli consegna la corona del misto non classificato con Francesca Vitali, due set a zero al fumantino Damiani e ad Alessandra Negretti. Domani gran finale con l’ultimo atto del doppio e del singolo maschile, poi sarà musica per maestri con l’orchestra Bagutti e un sipario da ridere col cabaret di Carlo Bianchessi.