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CHIESA NEL SINGOLO, LUCINI FA DOPPIO CIAK POI SIPARIO SUL VIP

Luca Chiesa aveva provato a giocarsi contro, nella semifinale di ieri contro Oscar Damiani. Avanti un set a zero, aveva evocato la beffa degli ultimi anni, a un passo dal titolo nel singolo e sistematicamente sbalzato fuori al tie-break. Ma il tie-break toglie, il tie-break dà e stavolta Luca Chiesa aveva un diesel nel motore: travolto nel primo set della finale da Riccardo Maspero, Luca boom boom ha infilato il dritto e la difesa di Maspero arrampicandosi sulla partita come un free-climber su una parete verticale e infine piantando la bandierina sul 9-5 del terzo set. Una liberazione? “Sì, la fine di un incubo dopo due sconfitte negli ultimi tre anni”. L’ultima vittoria aveva i capelli bianchi, “sono passati dieci anni”, questa ha una medaglia alla pazienza. “Alla moglie Claudia, se la merita”. Luca si merita il 5° Trofeo Giacinto Facchetti e succede proprio a Maspero nell’albo d’oro un paio d’ore prima che il “ciak si tira” di Luca Lucini e Pier Gallivanoni, cinematografico duo, completasse la rimonta su Oscar Magoni e Adam Lodovici nella finale del doppio maschile, lasciando a Magoni, già a segno nel misto, un senso d’incompiuto e l’oscar della sportività. “Chi ha vinto ha meritato, mi sono divertito”. Un po’ meno Adam Lodovici, bersagliato a più ripresa dallo smash di Lucini, che sorrideva imbarazzato. Ma il vero smash Lucini e Gallivanoni l’hanno piazzato alla fine del secondo set chiudendo in rimonta al tiebreak. “Un gran bel film? Una gran bella sceneggiatura dopo un avvio horror”, sorrideva alla fine Lucini. “Un film sul tennis? Lo sport è meglio viverlo, al cinema non viene bene, con rare eccezioni. Io e Pier Gallivanoni ci siamo divertiti”. Sorrisi e strette di mano. Il Vip 2011 appende la racchetta e sale sul palco con l’orchestra Bagutti e il suo omaggio a Lucio Battisti, poi il cabaret lunare di Carlo Bianchessi. Arrivederci Cividino, la palla passa al match-point della solidarietà, domani nella serrata di gala alla Fiera di Bergamo. Sarà una notte di stelle, corone e speranza da Grande Slam.