Cielo azzurro, terra rossa, e una marea nerazzurra al vento. Sono le bandiere dell’Atalanta che preannunciano la notte nerazzurra di domani e colorano di festa la prima del Vip, edizione 2011. Non che ce ne sia bisogno. C’è un menù pantagruelico al debutto sui campi del centro Mongodi di Cividino ma è l’antipasto a fare la differenza. Nella stagione dell’apertura alla Ricerca, il Vip ha spalancato le porte del futuro anche in campo e allora ecco i talenti di domani, i migliori under di casa nostra, dai 9 ai 14 anni, alzare il velo sul Vip, e tirare la volata a Oliviero Garlini e Lele Messina, Franco Bagutti e Beppe Pezzoli. Il duo dell’Atalanta che fu bagna l’esordio ma deraglia subito ma si consola con le delikatessen altoatesine degli amici di Monguelfo Tesido, chiamati a Cividino per rilanciare il gemellaggio tennisticogastronomico con l’Accademia del Tennis e non si capisce bene se Licini e la squadra del Vip temino più il dritto o le frittelle della Valpusteria, “il grande colpo” annunciato da Monguelfo. L’Accademia e Monguelfo si scontreranno domani, ma il grande colpo dell’Atalanta di Percassi sventola orgoglio nella notte di Cividino. “Saremo in 100mila domani, e l’anno prossimo in A chissà, il nostro presidente non è uno che si accontenta”, sorride sornione Roberto Selini prima del derby atalantino con Gianfranco Vitali. Singoli e coppie. Quella da anagramma Perrone-Porrini è una pagina d’amarcord sull’Atalanta del primo Percassi. “La mia presenza al Vip è un abbraccio ideale ai Bortolotti ma Percassi ha riportato un entusiasmo incredibile”, dice d’un fiato Carlo Perrone, secondo di Tesser al Novara. “ Quest’Atalanta avrebbe potuto arrivare prima e seconda con due squadre diverse. Per la A serve un grande colpo davanti, e Doni bandiera in campo”. In campo al Vip Porrini è tornato dopo quasi dieci anni e ora dice che lui e Perrone sono pronti “per uscire al primo turno”. Sorride in gran forma Porrini, allenatore della Beretti del Pergocrema. Giovani e bandiere lo hanno fatto sussultare. “E’ bello tornare a Bergamo e respirare la simbiosi tra la città e l’Atalanta, è bello tornare qui, mi ricorda amici e pezzi della mia Atalanta. Percassi è rimasto il martello d’allora, ha investito nei giovani, la strada è questa. La Juve? Conte può riportare entusiasmo, mi ha stupito il fallimento di Delneri ma la responsabilità è collettiva. Deve rinascere qualcosa di diverso”. Qualcosa di antico, Perrone e Porrini l’hanno rimesso in campo nella prima notte di Cividino. Qualcosa di unico sbarcherà al Vip lunedì. È Cesare Prandelli, il cittì, l’amico di sempre.