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CRISTIANO ZANETTI DEBUTTA AL VIP… E LE CANTA AL GALLO

Nuvole alte, notte tiepida, luce azzurra. Troppo asciutta, la quarta serata del Vip, per sciatori e nuotatori e allora sotto con un bastimento carico di calciatori. A dare il fischio d’inizio ci ha pensato il già arbitro Mario Mazzoleni, ma suo malgrado Mario Previtali gli ha sottratto il cartellino rosso, “espellendolo” al terzo set di una battaglia. Non la prima e non l’unica sorpresa, a Cividino. Prendi Cristiano Zanetti, già al centro del centrocampo dell’Inter, della Juventus, della Roma, della Fiorentina e della Nazionale del Trap, ai Mondiali coreani del 2002 e agli Europei portoghesi del 2004. Un architetto del pallone ma con la pallina da tennis, dice lui, è un’altra storia. “Ogni tanto la piglio, ma il tabellone è stato dispettoso, piazzandomi subito Gallo”. Fabio, collega architetto del centrocampo atalantino e poi allenatore delle giovanili nerazzurre. Gallo al Vip è un canto fisso, Zanetti al Vip l’ha portato Luca Facchetti, spiegandogli bene perché si gioca. “Grande iniziativa a scopo benefico, me ne ha parlato Luca e per questo sono qui”. Dall’estate scorsa è a Pisa, allenatore dei Giovanissimi toscani, ma l’anima del mediano non si appende al chiodo. Né dovrebbe appendere le speranze interiste Mazzarri, dice l’ex interista Zanetti. “La prima stagione è stata positiva, non condivido le critiche. Io sono per la conferma piena e spero che la società gli metta a disposizione giocatori più adatti al suo modo di fare calcio”. Quello abbagliante di Conte è ben lontano dal tramonto, dice Zanetti, “e benissimo ha fatto a restare alla Juve”, quello di Colantuono spiega l’annata solare dell’Atalanta. Ma ormai il treno dei pensieri è azzurro mondiale. E il mediano Zanetti preferisce il dribbling al tackle. “Prandelli dice che l’Italia è da finale? Ha ragione. Abbiamo esperienza, gioventù, talento, saggezza. Ci vorrà anche fortuna, ma i mezzi ci sono”. Poi, sul rosso, c’è anche la sorpresa. Alla faccia del basso profilo, “ogni tanto la piglio”, Zanetti piglia Fabio Gallo e gli rifila due set secchi: 6-1, 6-0. Disco rosso a Fabio, e disco del Rosso Marcolini a Lucchini, nella sfida generazionale tra nerazzurri atalantini di ieri e di oggi. Vince il “vecchietto” Marcolini e siccome un amarcord tira l’altro, ci si mette anche Luca Ariatti a “tirare matto” il malcapitato Stefano Bonato, sorpassandolo al fotofinish del terzo set. Nulla al confronto delle due “bombe” tirate da Marino Magrin ad Andrea Schillaci, un doppio 6-1 con Marino arzillo come un grillo. Tutto secondo tradizione, gli inediti invece sono in pentola domani e non è un modo di dire. Prima il quadrangolare Under 10-12, con le futuribili racchette dei circoli Mongodi, Castrezzato, Offanengo e Romano di Lombardia, poi il doppio culinario della “pentola d’oro” che per una volta farà “bollire” le vecchie racchette. Saranno palline per padelle, l’ultima idea per cucinare nuovi sorrisi al Vip.