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Fiera di Bergamo: l’Ospedale una realtà anche grazie all’Accademia

Atalanta e Radici Group in prima fila. Grazie a tanti imprenditori bergamaschi è stato realizzato un sogno.

Si lavora senza sosta all’Ospedale da campo della Fiera e anche questa volta il contributo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà è stato fondamentale.

Per realizzare l’impianto di erogazione dell’ossigeno sono serviti 330mila euro, tutti coperti grazie allo sforzo dell’Accademia: coordinati da Giovanni Licini, fin dall’inizio dell’emergenza, ci siamo posti in prima linea per sopperire alla mancanza delle strumentazioni mediche necessarie!

In primis c’è stato il noleggio per due mesi di una Tac mobile, arrivata dall’Olanda all’ospedale Bolognini, per la diagnosi precoce delle infezioni polmonari tipiche del contagio da Coronavirus: un macchinario all’avanguardia, la cui permanenza a Seriate potrebbe essere prorogata ulteriormente a causa del perdurare della crisi. Per quell’iniziativa un gruppo di 15 imprenditori bergamaschi aveva reperito i 150mila euro necessari e ora potrebbe trovarne altrettanti per garantirne la permanenza.

L’intermediazione di Giovanni Licini e della sua Accademia dello Sport sono risultate fondamentali anche per un’altra operazione, quella che ha portato al potenziamento dell’impianto che produce ossigeno all’ospedale Bolognini di Seriate, grazie a un serbatoio di 13mila litri con produzione oraria di 400mc/h.

E ora l’ospedale da campo, che sarà gestito dall’Associazione Nazionale Alpini, con un nuovo straordinario sforzo da parte di un’associazione che dal 2002 a oggi ha donato qualcosa come 1.540.000 euro a sostegno di progetti benefici del territorio.
“Ci siamo presi l’onore di questo investimento e dell’allestimento forti del rapporto che abbiamo sempre avuto con il nostro territorio – spiega Giovanni Licini a Bergamonews -. Nel giro di due giorni siamo riusciti a raccogliere 330mila euro. È l’ennesima dimostrazione che i bergamaschi, coi loro collegamenti, hanno a cuore la loro città e la loro gente. Come Accademia abbiamo avuto l’onore che molta gente abbia fatto affidamento su di noi, grazie a quanto di concreto per Bergamo e la sua provincia abbiamo fatto fino ad oggi. Mi sono fatto promettere dai responsabili dell’ospedale che il macchinario che verrà installato, frutto di impegno e di aiuto economico del nostro territorio e della Regione, rimarrà qui una volta finita l’emergenza. È l’impegno forte che ci siamo presi nei confronti di chi ha sostenuto economicamente l’intervento”.

All’intervento hanno partecipato anche Atalanta (con 62mila euro) e Radici Group (con 65mila). “Abbiamo deciso di partecipare a questo progetto – affermano in nota congiunta RadiciGroup e Atalanta, dei patron Angelo Radici e Antonio Percassi – perché espressione della laboriosità ‘made in Bergamo’. Gli Alpini sono il simbolo di una provincia che fa del lavoro il suo valore principale. È una iniziativa del territorio per il territorio e per questo motivo vogliamo farne orgogliosamente parte. Ancora una volta la regia è dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo”.

È bastata una chiamata all’Accademia e a Giovanni Licini per attivare la macchina della solidarietà. E nell’elenco dei benefattori, oltre a una sfilza di imprenditori bergamaschi e realtà del nostro territorio, spiccano i 150mila euro donati da un’anonima benefattrice di Bologna, amica di Elena Matous.
Poi Banca Generali (5.000 euro), IVS Italia (10mila), Boost spa (10mila), Dasty Italia (40mila), Valtellina Spa (15mila), Persico Spa (5mila), P.Plast Srl (10mila), Union Chimica Spa (20mila), Despe Spa (15mila), Rotary Club Bergamo Città Alta (5mila), Cava Ghisalba Srl (18.300 euro), Guarniflon (10mila), Media Finanziaria di Partecipazione Spa (12mila), Itema group Spa (15mila), Ezio Chiesa (5mila), Pezzoli Spa (10mila), Ernesto Suardi (mille), Elettrocanali Spa (5mila), F.lli Zappettini srl (2.500), Officine Meccaniche Srl di Ponte Nossa (10mila), Immobiliare Città dei Mille di Mostacchi Luca (500), Luca Mostacchi (250), Frigeni Investimenti e Servizi Srl (3mila), Capitalfin Holding Srl (10mila), Fratelli Cantamessa spa (2mila), Color-Fer spa (10mila), Ceramiche Refin Spa (30mila), Unigasket Srl (10mila), Ar-Tex Spa (10mila), Flow-Meter Spa (45mila), Air Liquide Spa (50mila), Roberta Belotti (300), Enzo Ventura (mille), Fabio Acquaroli (500), Cristina Radici (10mila), Giulio e Federica Roncelli (mille).

Entrando nel particolare, l’impianto di erogazione dell’ossigeno, realizzato dalla multinazionale francese Air Liquide, dovrà essere in grado di far arrivare il gas medicale potenzialmente a tutti e 140 i pazienti. “Solitamente ci vogliono quasi due mesi per la progettazione e messa in opera – spiega Matteo Polese, Sales and Marketing Director di Air Liquide Sanità Service – In questo caso ci è stato richiesto nel giro di una settimana. Proprio in queste ore stiamo concludendo la progettazione, con la particolarità del volume abbastanza elevato di ossigeno richiesto: se in condizioni normali i nostri impianti erogano un flusso di 15 litri al minuto, nel caso dell’ospedale da campo deve essere in grado di sostenere anche 30 o 50 litri al minuto. Non abbiamo problemi di approvvigionamento del gas medicale, che produciamo non lontano da Bergamo e forniamo con autocisterne, ma il serbatoio o i serbatoi da installare alla Fiera vanno dimensionati in modo opportuno”.