Quarta giornata di questo Tennis 2016 e a Cividino fioccano i ritorni. Dopo un lunedì con i discesisti azzurri Peter Fill e Dominik Paris, un martedì tutto rosa con Sofia Goggia e Michela Moioli e tanti altri grandi ospiti; il terzo giorno della settimana ci riserva un’altra super doppia coppia tricolore dello sci : Mirko Deflorian e Gianluca Grigoletto, il primo ha conquistato 7 podi in Coppa Europa, mentre il secondo ha tre Coppe del Mondo di Carving nel suo personale palmares. “ Sono dieci anni che partecipo a questo torneo. Ringrazio Giovanni Licini per l’invito. È un’occasione per coinvolgere più persone per fare solidarietà e quindi sono onorato ”. Con l’amico e compagno Mirko Grigoletto allenano nuovi talenti: “sono il seme che sta germogliando, con loro ci vuole pazienza”. Ma non è tutto, perché sulla terra rossa del Centro Mongodi di Cividino arrivano altri due idoli dello sci Kristian Ghedina, tre medaglie mondiali, trentatré podi in Coppa del Mondo per intenderci; è l’uomo della spaccata a 140 km orari sulla Streif. Che dire “C’est magnifique!” per riprendere i commenti di quel 1998. Ad esibirsi in doppio con il Ghedo, un altro che di sci ne sa qualcosa, Peter Runggaldier. Primo italiano e fino adesso unico ad aver vinto la Coppa del Mondo di Supergigante. A sfidare questi due grandi campioni della velocità, due che di scatti, velocità e spinta (sulle fasce di gioco) se ne intendono alla grande: Cristian e Damiano Zenoni. I due gemelli nerazzurri, cresciuti nel vivaio dell’Atalanta che li ha portati in serie A e giusto quindici anni fa alla chiamata in Nazionale. “A pensarci ne è passato di tempo – commentano i due – “ però è stata una grandissima soddisfazione personale, ma anche
per la società e per la famiglia”. E, a proposito di pallone, presenti altri campioni come Gigi Pizzaballa, Lele Messina, Oscar Magoni, Daniele Fortunato, oggi allenatore della Primavera del Vicenza e Luca Fusi ex centrocampista di Napoli, Torino e Juventus. Una giornata ricca dal punto di vista sportivo, ma impreziosita ulteriormente da una gradita sorpresa, il giornalista, ora scrittore di fama mondiale, Luca Tom Bilotta: “Per scrivere un libro occorre documentarsi tanto almeno sei o sette mesi,ma è la parte più divertente” – spiega lo scrittore di thriller – “ Speravo di
riuscire ad ottenere questi risultati, ma essere arrivato ai lettori americani è un sogno che è diventato realtà”. Il tempo vola, ma vola e vola alto anche questo Tennis 2016 che non si ferma, anzi mette il turbo e prepara nuove sorprese. Siamo solo all’inizio.