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INNERHOFER E GHEDINA: I MOSTRI SACRI DELLE NEVI AL VIP

“Non so se sono più forte io o lui, insieme abbiamo perso al terzo set. Ma essere qui è come restare in famiglia”. Serafico come se fosse sul podio di Wengen e non al traguardo del tie-break, a Christof Innerhofer non è bastato il suo alter-ego sciistico Christian Ghedina per battere Luca Grigoletto e Markus Waldner in un diabolico doppio delle nevi uscito dal cilindro del Vip. Ma Inner brilla lo stesso, diamante della gioielleria delle nevi d’Italia e non è solo perché a Cividino tira un’aria fresca più adatta al circo bianco che alla terra rossa. “Il fatto è che qui al Vip si è creato un bel clima d’amicizia, la solidarietà è la molla per tutti e anche per me, ma poi c’è anche quest’aria di casa, con molti amici e colleghi con cui è bello trovarsi o ritrovarsi anche fuori dalle piste”. E magari dentro al campo, come succede a Innerhofer con quel monumento dello sci italiano che è Kristian Ghedina. Da qui il dilemma: più avanti Inner o più avanti Ghedina al cancelletto di partenza dei più grandi dello sci azzurro? “Ne abbiamo parlato prima: lui ha più podi, abbiamo lo stesso numero di medaglie ai Mondiali (3), ma io ho un oro più di lui e dunque sono un passo avanti, no? Scherzi a parte, Ghedina è uno degli sciatori italiani più vincenti degli ultimi 30 anni ed è un piacere essere accostato a lui”. E’ un piacere anche ripensare all’ultima stagione delle nevi, e dire che finalmente il tunnel degli acciacchi e delle paure sembra lontano. “Sono felicissimo della mia stagione, specie se ripenso a come ero messo in autunno, al fatto di aver pensato di smettere. Non vedevo la luce, non avevo più fame. Poi grazie a nuove cure all’estero ho risolto i problemi e oggi penso di essere sulla buona strada”. Anche perché in fondo al sentiero ci sono le Olimpiadi di Sochi, ma Christian svuota l’attesa e la testa. “Non ci penso ai Giochi, non ho obblighi, non devo dimostrare nulla. Voglio solo star bene e divertirmi sugli sci: andare veloce sarà naturale”. Naturale che nella serata sul rosso di Innerhofer e Ghedina, il Vip si sia tinto di bianco. E dopo il semaforo verde al duo Grigoletto-Waldner, al traguardo del doppio abbiano sorriso anche Matteo Nana e Alessandro Vanoi, che continuano l’ascesa libera in tabellone e non che siano da meno nel singolare classificati gli implacabili Oscar Magoni e Marino Magrin. Dopo la premiazione dei vincitori della combinata del torneo Golf Vip di primavera, tutto è in ballo, ma il bello del ballo deve ancora arrivare e comincerà a prendere forma lunedì. Quando a Cividino cominceranno i tre giorni finali, quelli che assegneranno le corone ai signori e alle signore del Vip. E rimbalzeranno sogni come palline.