Una parola semplice, eppure profondamente vera: «Indimenticabile». È l’aggettivo che riassume la giornata di oggi, domenica 27 maggio, per l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo: due momenti diversi, emozioni diverse, ma l’unico grande filo conduttore dell’impegno per gli altri.
Al fianco di Papa Giovanni
Dalle 12 alle 14 circa, l’associazione è stata al fianco della peregrinatio di Papa Giovanni XXIII, con una trentina di volontari. Il momento più denso di significato s’è vissuto all’arrivo dell’urna, quando una ventina di uomini dell’Accademia – con la divisa «d’ordinanza» dell’associazione – ha contribuito a portare le sacre spoglie all’interno dell’ospedale cittadino intitolato proprio al pontefice bergamasco. Nel via-vai infinito di fedeli, i volontari dell’Accademia hanno prestato un prezioso servizio d’ordine, coadiuvando le forze dell’ordine nel «regolare» il flusso dei visitatori.
«È stata un’emozione sentita da tutti i nostri volontari», racconta Giovanni Licini, «trascinatore» dell’Accademia: «Un’esperienza unica, che si lega a un altro momento indimenticabile come quello vissuto nel 2014 a Roma, in piazza San Pietro per l’udienza di Papa Francesco, quando ricevemmo proprio la citazione e il saluto del pontefice. Perché ci siamo messi a disposizione? Dove c’è bisogno, l’Accademia c’è. Siamo stati ringraziati per l’aiuto che abbiamo dato, ma siamo noi a voler esprimere una grande riconoscenza: grazie a monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo, per il fondamentale lavoro nell’organizzazione della peregrinatio e per averci voluto coinvolgere nell’iniziativa, e grazie al vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, per averci stretto le mani uno a uno. Rimarrà un ricordo sempre vivo. E aver vissuto questa giornata all’interno dell’ospedale Papa Giovanni assume un significato ancora maggiore, perché all’ospedale ci lega un’amicizia forte (anche quest’anno l’Accademia sostiene due progetti in favore dell’Asst Papa Giovanni, ndr): abbiamo toccato con mano la fede dei malati, abbiamo visto la commozione di chi si rivolgeva al nostro papa bergamasco per chiedere un aiuto o rivolgere un ringraziamento». Il Papa Buono e la terra orobica, un legame profondissimo che rivive in queste giornate dense di significato: «Ricordo ancora il giorno della sua elezione, ero un bambino – sorride Licini -. Stavo giocando a calcio per strada, a un certo punto iniziarono a suonare le campane e tante persone si precipitarono in strada: “È il nostro papa, è il nostro papa”, raccontavano estasiate tantissime persone». In questi giorni, il papa bergamasco è tornato a casa.
Al fianco dell’oratorio di Seriate
Un’emozione doppia. Dopo le due ore trascorse all’ospedale Papa Giovanni, i volontari dell’Accademia dello Sport si sono spostati all’oratorio di Seriate per l’inaugurazione dei nuovi campi da calcio sintetici. Un appuntamento a cui non si poteva mancare: l’associazione ha infatti dato un contribuito organizzativo alla realizzazione degli impianti, cercando di coinvolgere nel progetto alcuni dei partner con cui solitamente il dialogo è più proficuo. Oggi, in occasione della grande festa per il taglio del nastro, l’Accademia ha inoltre «convocato» tanti ex calciatori amici dell’associazioni, molti dei quali impegnati proprio in questi giorni nel Tennis 2018, il torneo benefico in corso al Centro «Mongodi» di Cividino: la squadra dell’Accademia, composta da un gran numero di ex giocatori dell’Atalanta (solo per citarne alcuni: Beppe Savoldi, Oliviero Garlini, Marino Magrin, Oscar Magoni), ha così sfidato una rappresentativa seriatese, dando vita a un bel momento di sport, di amicizia, di sorrisi. «Il gioco di squadra è fondamentale, sia concretamente che metaforicamente. Ringraziamo l’Accademia per averci dato una mano preziosa a livello organizzativo nella realizzazione dei campi e nella preparazione di questa giornata – sono le parole di don Mario Carminati, parroco di Seriate -. Nell’anno del Sinodo dei Giovani, abbiamo cercato di mettere in pratica un gesto concreto di attenzione: questi campi da calcio, grazie alle istituzioni e ai partner che ci sono stati al fianco, saranno uno strumento prezioso per aggregare tanti giovani».