Blog

LO ZIBALLONE E I GEMELLI: IL VIP PARTE CON SAVOLDI E GLI ZENONI

Su il sipario a Cividino e chi sorride? “Qui sono a casa mia”, sorride Beppe Savoldi  un secondo dopo aver vinto il doppio con Riccardo Selini e una mezzoretta dopo aver  finito di firmare autografi sul suo diario dei ricordi, l’ultimo gol a fin di bene. “Lo  ziballone”, il romanzo di Savoldi dentro e fuori l’area di rigore, è la chicca del primo  giorno dell’edizione 2014 del Vip, e così Savoldi fa la spola tra il campo e il libro.  “Sul campo mi adatto al compagno, il libro sta andando bene e ne sono felice visto
he il ricavato andrà interamente all’Accademia dello Sport”.  “Lo ziballone” è una tacca che brilla sulla cintura delle novità dell’edizione 2014 che  terrà il sipario alzato fino alle finali del 5 giugno. Si giocherà per l’Associazione  Italiana Persone Down, sezione di Bergamo, per l’Associazione Terre d’Europa  Onlus di Pedrengo, per l’Associazione aiuto al neonato e per il reparto di Chirurgia dell’ospedale di Alzano e alle nove di sera del primo giorno sono già più di cento i giocatori che hanno lasciato il segno sulla terra rossa del centro sportivo Mongodi. Ma quanto e come lascerà il segno l’Italia di Prandelli ai Mondiali brasiliani dietro l’angolo è la questione che agita Savoldi più del risultato del suo doppio (vinto). E lo  “ziballone”, alla voce punte, è una puntura per Prandelli. “Ci manca il centravanti, uno come Gilardino, anzi uno come Pazzini. Io l’avrei portato, perché l’Italia non potrà sempre imporre il suo gioco e quando saremo in difficoltà ad entrare in area come faremo?”. Previsione? “Vedo un azzurro opaco, ma spero di sbagliarmi”, e poi
via a far rimbalzare palline da tennis. Sul loro destino tennistico Damiano e Cristian Zenoni, i gemelli, sorridono. Sono tornati al Vip in coppia “dopo una vita, e diciamo che è un secondo inizio”, abbozza Damiano e Cristian gli fa da sponda. “Che tennisti siamo? Giocatori di corsa, e che altro? Ma al Vip conta esserci per dare un contributo alla solidarietà. Mi auguro che si possa arrivare al milione di euro”. E prima di incrociare la racchetta con Lino Mutti in un doppio molto atalantino, c’è tempo per incrociare un po’ di futuro azzurro. “Chi resterà nei 23 tra gli attaccanti di Prandelli? Il centravanti ci manca, io forse toglierei Insigne perché ha meno esperienza di altri”, dice Damiano. “Conterà chi è più in forma, Cassano lo terrei”, ribatte Cristian e siccome lui ha corso anche in bianconero, sponda Juventus, dice che se fosse nella società “Conte lo terrei ma se fossi in Conte a restare ci penserei. Alla fine sono convinto che troveranno un accordo”. La strada dell’Atalanta è tracciata, “salvezza facile, regalandosi la soddisfazione di battere le grandi, come col Milan e l’Inter quest’anno”, dice Damiano prima di andare a scaldare il dritto, la strada di Claudio Chiappucci al Vip si è imbizzarrita subito e il Diablo ha forato perdendo alla prima in due set. Riuscirà a rifarsi? Lo sapremo da lunedì, quando al Vip andrà in scena la seconda giornata.