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MISTER MARCOLINI AL VIP: IL ROSSO SI MANDA IN PANCHINA

Nuovi mister e vecchi pirati della salita piombano al Vip ed è subito amarcord. Con quella faccia un po’ così di chi ha visto Michele Marcolini correre col cuore del Comunale in tasca, fa un certo effetto vederlo con la barba brizzolata e l’aria da mister. Non solo l’aria. Sotto un cielo più terso delle cattive previsioni, Michele Marcolini detto il Rosso da quando masticava palloni e tackle con la maglia dell’Atalanta sorride alla partita con la solidarietà del Vip e a quella coi vecchi ricordi atalantini con Umberto Bortolotti. Da tempo la seconda carriera di Marcolini, dal campo alla panchina, è più di una voce, ma Michele ci va più cauto di quando entrava in tackle in campo. “Per ora l’unica cosa certa è che ho appeso le scarpe al chiodo e che tornare è qui è sempre una festa”, sorride. Poi fa festa anche in campo non prima di aver ammesso che qualcosa sopra la panca balla. “Io allenatore? Per ora aspetto che mi ammettano al corso di Coverciano, però col Lumezzane ho già parlato e sono contento di aver lasciato il segno”. Lo ha fatto sulla terra rossa con Umberto Bortolotti, lo ha fatto in tre stagioni a Bergamo. “Tre stagioni stupende che valgono molto più dei numeri” ma siccome anche i numeri vogliono la loro parte ecco due ganci al mento di Umberto Bortolotti, 6-2, 6-3 e la panchina può attendere. Anche Nibali al Gibo, prima di stappare lo champagne, gli raccomanda Gilberto Simoni, tornato a pedalare con la racchetta al Vip come da tradizione. “E’ sempre un piacere essere qui”, sorride l’amico ritrovato Simoni e poi raccomanda a Nibali di fare come insegna Trapattoni e non dire Giro se non sei in sella. “Peccato che Wiggins si sia ritirato, Nibali ha la strada spianata ma deve stare attento a Evans. Pensare di avercela fatta sarebbe un errore. Il mio torneo qui? Sul piano non sono mai andato forte ma….”. Ma l’attacco alla terra rossa di Simoni è sventato in due set a suon di musica dal maestro Franco Bagutti, quanto alla difesa come al solito ci pensano i due fratelli Paganin, Massimo e Antonio, marcati stretti dal fascino del Vip. “La solidarietà è fondamentale per il benessere della comunità”, dicono i due e poi martellano senza pietà tennistica i malcapitati Bianchi Cassina e Maurizio Budua manco fossero ancora in campo al Comunale e a San Siro. Manco fossero ancora al Bentegodi, domani al Vip arriveranno Fanna, Galderisi e Osvaldo Bagnoli. Mister Bagnoli, direbbe mister Marcolini.