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NOTTE DA OSCAR AL VIP: IN CAMPO MAGONI, IN TRIBUNA LA CALONI

Giuseppe “Oscar” Damiani l’ha lasciato al palo un infortunio in extremis, ma al Vip non si è rimasti senza… Oscar. Atteso come uno spauracchio dagli avversari, sul
rosso terra di Cividino è sbarcato Oscar Magoni il terribile, il “maratoneta”, il cannibale del torneo. Signore del singolare l’anno scorso, in attesa di una chiamata da una panchina il Mago ha deciso di ricaricare le pile in campo, iniziando dal singolo contro Luca Chiesa la sua full immersion che al Vip verrà completata dal doppio. Chiesa-Magoni, una finale anticipata, ma non è che attorno a queste stelle il resto del Vip sia rimasto a guardare. Fabio Gallo, per esempio, ha “cantato” felice battendo in due set Oscar Brevi nella sfida tra antichi architetti di centrocampo e da Oscar è stato anche il ritorno della coppia veronese dello scudetto ’85, Nanu Galderisi-Gigi Sacchetti, a segno contro Nicola Pedone e Luigi Alfani. L’assenza di Oscar, nel senso di Damiani, l’ha pagata cara il suo alter-ego di doppio, Pietro “Gedeone” Carmignani, battuto in due tie-break da Sergio Porrini, ma l’Oscar al mercato atalantino l’ha tirato in ballo Marino Magrin con una bomba delle sue. Prima di rifilare una “punizione” della casa al malcapitato Marco Minetti, battuto da Marino in singolare, e prima di tuffarsi nel doppio di famiglia atalantina contro Lino Mutti e la figlia Sara, Magrin pensa a Giacomo Bonaventura e ripensa al suo viaggio da Bergamo alla Juventus nell’estate ’87. “Io sarei rimasto a Bergamo, ma l’Atalanta e Boniperti fecero l’operazione e mi ritrovai a Torino in una grande squadra. Fu un’avventura, ma se devo dare un consiglio ora a Bonaventura, beh, io gli consiglierei di restare a Bergamo ancora un anno, per farsi la corazza. Tanto il futuro è dalla sua parte”. Anche il cittì della Nazionale Prandelli, vista la recente convocazione del Jack atalantino per l’amichevole con San Marino e la partita di qualificazioni mondiali con la Repubblica Ceca a ridosso della Confederations Cup. “Giacomo ai Mondiali? Ci può stare, spero per lui che questa convocazione non sia un premio, sia un inizio”.
Che la partita di domani a Napoli sia l’inizio di una nuova ascesa pallavolistica verso l’A2 lo dice anche l’allenatore della Caloni Agnelli Cristian Zanchi. Sbarcata al Vip al gran completo a due giorni dalla “bella” delle semifinali playoff di B1, la Caloni per una sera resta lontano dalla rete, ma con occhi e cuore già pronti a schiacciare sogni. “Siamo felici di essere qui, l’organizzazione della manifestazione è eccellente, l’obiettivo benefico vale più di qualsiasi cosa”, sorride in tribuna Zanchi e il parallelo tra l’exploit del Vip e quello della Caloni corre come una palla veloce. “Pensavamo a una stagione tranquilla, un’annata in prospettiva, invece abbiamo decisamente bruciato le tappe e ora ce la giochiamo a Napoli per regalarci la finale. Bergamo ha fame di pallavolo maschile e noi siamo pronti per il gran salto di qualità”. Dentro o fuori dai sogni, un Oscar alla Caloni va servito al volo.