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“SOLIDARIETA’ 2014”, PERCHE’ DONARE E’ PIU’ BELLO CHE RICEVERE

Due incubatrici per il reparto di patologia neonatale dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ecco l’ultimo frutto del grande cuore dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà che prosegue la sua attività a sostegno delle realtà del territorio.
“I bambini sono il nostro futuro – ha detto il vicepresidente Giovanni Licini – dunque una risorsa che va seguita in tutto il suo iter e preservata. Ecco perché, tramite l’Associazione Aiuto del Neonato, abbiamo voluto dare il nostro contributo ad uno dei fiori all’occhiello della Bergamasca. In questo modo la gente può nuovamente toccare con mano il nostro lavoro, che va avanti per 365 giorni l’anno”. In tale ottica vitale, come sempre in tutto ciò, l’opera degli instancabili volontari ai quali va il sentito ringraziamento del presidente Alessandro Masera: “Senza di loro – ha sottolineato – ci verrebbero a mancare le gambe”.
A fare gli onori di casa il direttore generale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII Carlo Nicora: “Le due incubatrici di ultima generazione – ha dichiarato – grazie alle loro caratteristiche assicurano un miglior comfort e un migliore monitoraggio dei neonati prematuri o bisognosi di cure della nostra Terapia intensiva neonatale. Per questo dono ringrazio l’Accademia, realtà capace di coniugare sport e solidarietà e che oggi ci consente di utilizzare due apparecchiature molto utili per il nostro lavoro quotidiano. Donazioni milionarie che sono fatte sì dai grandi lasciti e dalle associazioni che contano centinaia di aderenti, ma anche da donazioni come quest’ultima legata a momenti piacevoli di sport e convivialità che riescono a essere non solo piacevoli, ma anche a fare del bene. Questo affetto che sentiamo attorno a noi ci stimola a fare sempre meglio e a non perdere mai di vista che sono le persone che curiamo lo scopo ultimo del nostro lavoro”.
Nello specifico la Patologia Neonatale garantisce, oltre l’assistenza a circa 4 mila neonati sani ogni anno, la massima attenzione alla triade padre-madre-neonato mediante la possibilità del rooming in 24 ore su 24, che inizia già in Sala parto per favorire il bonding fin dai primi momenti di vita. In terapia intensiva neonatale (dotata di 12 posti letto), in terapia sub-intensiva (8 posti letto) e in degenza (17 posti letto) assistenza ai bambini nati pretermine e/o con peso estremamente basso e i neonati affetti da qualsiasi patologia, dalle malattie respiratorie a quelle cardiache, dalle patologie infettive a quelle malformative, neurologiche e metaboliche. In particolare si seguono da vicino neonati con patologie che necessitano di:

  • percorsi diagnostico-terapeutici di tipo invasivo (cateterismo cardiaco, chiusura del dotto di Botallo, posizionamento di pace-maker)
  • correzione di anomalie cardiache o di malformazioni congenite complesse (come atresia esofagea, onfalocele, gastroschisi, ernia diaframmatica, mielomeningocele, idrocefalia, stenosi tracheale…)

L’Accademia dello Sport per la Solidarietà dunque mette un’appone un’altra splendida tacca su quella strada che il prossimo anno porterà al milione di euro ovvero un milione di splendidi motivi per continuare a sostenere chi ne ha davvero bisogno.