2017

Accademia dello Sport, una serata di festa per chiudere un anno di solidarietà

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In una serata invernale, con il freddo che ti entra nelle ossa, sabato 2 dicembre il Castello della Marigolda di Curno ha accolto con calore i tanti amici e collaboratori dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo intervenuti per la tradizionale cena che il direttivo organizza per ringraziare tutti quanti abbiano contribuito al successo delle varie iniziative proposte dall’Accademia stessa. Una festa natalizia del volontariato, all’insegna dell’amicizia e della convivialità.

Ottima padrona di casa Damiana Longhi, della «Longhi Banqueting», che ha accolto personalmente tutti gli ospiti, invitandoli nelle sale riscaldate da scoppiettanti focolari, per un ricco aperitivo, prima di accomodarsi tutti insieme a tavola. A Giovanni Licini, anima e mente dell’Accademia, il compito di riassumere le attività del 2017, a partire dal continuo incremento di partecipazione, sia di giocatori che di pubblico, ai tornei di golf e tennis. L’andamento positivo si è concretizzato anche con il maggior numero di amici-sponsor che quest’anno hanno aiutato l’Accademia e le cifre lo stanno a dimostrare. «Per quanto riguarda la solidarietà, ormai cardine consolidato intorno al quale ruota tutta l’attività, sono stati distribuiti nel 2017 un totale di 80mila euro alle varie associazioni destinatarie – ha spiegato Licini -. Quest’anno sono state aiutate l’Aipd (Associazione Italiana Persone Down) per il progetto «Lavoratori in corso», l’Associazione Cure Palliative dell’Hospice di Bergamo-Borgo Palazzo coordinato dal dottor Arnaldo Minetti per la loro importante e insostituibile attività, l’Associazione Aiuto per il neonato per l’acquisto di attrezzatura diagnostica non invasiva e l’Associazione Alpini Celadina per l’acquisto di una tenda pneumatica di pronto intervento».

E la solidarietà non è rivolta solo ad associazioni del territorio, ma viene anche estesa agli amici di Amatrice, così duramente colpiti dal terremoto: «Quest’estate, in collaborazione economica con la Provincia di Bolzano e il Comune di Monguelfo – ha ricordato Licini -, quindici famiglie sono state ospitate per una settimana in Alta Val Pusteria, cementando un legame già stretto dopo la donazione di tre casette e un intenso weekend in terra orobica lo scorso marzo». E non è finita qui: l’anno non è ancora finito e già si pensa al prossimo. «Come consuetudine si è sempre organizzata, al teatro Creberg di Bergamo, una serata di solidarietà e musica con l’intervento delle associazioni destinatarie degli aiuti. Si è però pensato, per l’anno prossimo, di spostarci per una volta ad Amatrice – ha svelato Licini, programmando un ricco weekend dal 20 al 22 aprile 2018». In quell’occasione, con la musica e l’allegria dell’Orchestra Bagutti e di tanti altri ospiti, verrà inaugurato il campo di calcio offerto dalla Lega Serie A e illuminato grazie all’intervento economico dell’Atalanta, che fornirà l’impianto luci in collaborazione della società «Gewiss»; verrà inoltre organizzata una partita di calcio il sabato pomeriggio a cui parteciperanno rappresentanti dell’Accademia, degli sponsor, della Curva Nord e di altre realtà, contro una formazione di Amatrice. Nella stessa giornata, grazie al contributo economico del campione di sci Max Blardone, che devolverà tutto l’incasso del suo libro al progetto, verrà inaugurato un nuovo impianto sciistico in materiale sintetico e un’analoga pista per gommoni, il tutto completo di un tapis roulant per la risalita persone. E anche per questa inaugurazione è stato previsto un evento dimostrativo nel quale si esibiranno campioni di oggi e di ieri dello sci nazionale ed internazionale. Saranno tre giornate intense scandite dallo slogan «Bergamo con l’Accademia ad Amatrice per farla rivivere».

Ad Amatrice non si arriverà solo in pullman, grazie alla fattiva collaborazione dell’agenzia Ovet di Bergamo: si sta infatti organizzando anche una staffetta podistica che porterà dei corridori da Bergamo ad Amatrice in sette giorni, così come si pensa ad una staffetta in bici in tre-quattro giorni. Giovanni Licini ha continuato presentando l’attività 2018 con la solidarietà sempre al primo posto. «Sono già state individuate tre associazioni a cui destinare i contributi che verranno raccolti durante l’anno. Una di queste è l’Associazione Solidarietà in oncologia San Marco e San Pietro, presieduta da Miro Radici, uomo che ha fatto la storia dell’imprenditoria bergamasca e che è impegnato da anni anche nel mondo del sociale e della solidarietà, affiancato alla vicepresidenza dal professor Andrea D’Alessio, affermato professionista del territorio. Questa associazione si è distinta per il grande spirito di volontà e coraggio nell’aiutare gli ammalati oncologici, ma soprattutto per la visione futuristica a favore della ricerca, che è la base di ogni possibile rimedio nell’affrontare la sfida contro il cancro. Il secondo progetto che l’Accademia finanzierà nel 2018 sarà a favore del reparto di Riabilitazione specialistica diretto del prof. Guido Molinero, facente capo all’Asst Papa Giovanni XXIII, per realizzare una struttura che permetta a persone invalidate a seguito di incidenti stradali o altro di allenarsi nell’affrontare ostacoli che quotidianamente si presentano nella loro deambulazione sulla sedia a rotelle, il tutto sostenendo l’Associazione Disabili Bergamaschi presieduta da Claudio Tombolini. Un altro contributo verrà dato ancora all’Associazione Aiuto per il neonato, che opera anche presso la Patologia neonatale dell’Asst Papa Giovanni diretta dalla dottoressa Giovanna Mangili».

Il pensiero corre già anche al Golden Vip 2018, il premio dedicato all’imprenditoria: nel 2018 sarà assegnato a Olivo Foglieni, noto imprenditore bergamasco, vicino all’Accademia da tanti anni, «che sta dando con il suo lavoro, con la sua professionalità e con la sua lungimiranza un importante contributo alla ricerca per la sostenibilità energetica, futuro dell’umanità», ha proseguito Licini; nei prossimi mesi, saranno definiti il Golden Vip per la ricerca scientifica «Fondazione Credito Bergamasco» e il Vip d’onore «Gianni e Luciana Radici». A conclusione della serata Giovanni Licini ha ringraziato tutti i presenti ed in modo particolare l’onorevole Elena Carnevali per il grande lavoro fatto nella stesura della legge «Dopo di noi» approvata dal Parlamento nel corrente anno, che va ad aiutare tantissime famiglie e tantissime persone in situazioni di difficoltà assistenziali soprattutto future; presente anche Alberto Ribolla, che da anni si prodiga per candidare l’Associazione quale realtà benemerita del Comune di Bergamo. Una fetta di panettone ha chiuso la serata, con l’augurio di un anno ricco di tanta serenità e salute oltre a tanta solidarietà. Il marchio di fabbrica che da sempre distingue l’Accademia, anche per il 2018.

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Accademia dello Sport e ospedale Papa Giovanni, donato un macchinario per la Patologia neonatale

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Ancora una volta insieme. Per dare un aiuto prezioso ai più deboli, i bambini. Lo stretto rapporto tra l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo e la Patologia neonatale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo s’è rinsaldato nuovamente nei giorni scorsi, quando una delegazione dell’associazione – una ventina di persone, tra consiglio direttivo e volontari – ha fatto visita all’ospedale cittadino, accompagnata dal direttore generale Carlo Nicora e dalla dottoressa Giovanna Mangili, direttrice del reparto.
Grazie alle attività sportive e solidali promosse quest’anno dall’Accademia, ecco la donazione – dal valore di circa 20mila euro – di un macchinario all’avanguardia, uno strumento che permette un efficace controllo emodinamico dei neonati critici ricoverati nella terapia intensiva neonatale, riducendo l’invasività. «Siamo voluti essere qui in tanti perché è proprio grazie al lavoro di tante persone che riusciamo a costruire i nostri progetti – ha premesso Giovanni Licini, “anima” dell’Accademia -. Il lavoro di gruppo e il gioco di squadra premiano sempre». Dall’ospedale, il ringraziamento e la testimonianza di un’amicizia che prosegue: «Grazie all’Accademia che anche quest’anno ha scelto di sostenere la nostra struttura e il nostro lavoro – ha commentato Carlo Nicora, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII -. La vostra amicizia e il vostro aiuto si sono fatti in questi anni sempre più grandi, perché avete anche scelto di sostenere tante associazioni di volontariato vicine a questo ospedale e ai nostri malati. È una catena di solidarietà quella che riuscite ogni volta ad innescare, che è un bene prezioso e un tratto caratterizzante della terra bergamasca. Grazie per quello fate e per il vostro instancabile entusiasmo, che per noi è un sentimento contagioso che ci sprona a fare sempre di più e meglio». «Grazie all’Accademia e ai vostri tanti amici e sostenitori, che da tanti anni supportano la Patologia neonatale dell’ospedale di Bergamo – ha aggiunto Giovanna Mangili, direttrice della Patologia neonatale -. Quest’anno il frutto della vostra generosità si è tradotto nell’acquisto di una macchina tanto piccola quanto sofisticata e importante per la salute dei nostri pazienti più piccoli. La nostra terapia intensiva neonatale è uno dei tanti fiori all’occhiello dell’ospedale di Bergamo e forse uno dei reparti a cui i bergamaschi sono più affezionati».
«Quest’ospedale è un’eccellenza a livello generale e lo è ancor di più a livello pediatrico, lo testimoniano le tante persone che vi arrivano da tutta Italia per avere speranza e cura. I bambini sono il futuro, è per noi un orgoglio poter dar loro aiuto – ha concluso Giovanni Licini -. Il nostro legame col Papa Giovanni dura ormai da anni e proseguirà ancora. Per il 2018, stiamo costruendo un progetto per il sostegno della Casa degli Angeli di Mozzo, incentrato sulla creazione di un percorso motorio per i giovani in riabilitazione».

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Accademia dello Sport e Aipd, l’amicizia prosegue col progetto «Lavoratori in corso»

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Tre anni di conoscenza, ormai un’amicizia consolidata. Prosegue il legame tra l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo e l’Associazione Italiana Persone Down (Aipd) di Bergamo, realtà preziosa per il territorio, tra le beneficiarie delle iniziative solidali che l’associazione guidata da Giovanni Licini ha promosso in questo 2017.
Nei giorni scorsi, una delegazione dell’Accademia è stata accolta dai sorrisi nella sede dell’Aipd, in Borgo Santa Caterina, a Bergamo, per un momento conviviale, di emozione e di amicizia: «Abbiamo conosciuto una volta in più le importanti attività che qui vengono realizzate da questa associazione, insostituibile per il nostro territorio», racconta Giovanni Licini. Il «gemellaggio» di quest’anno si è concretizzato nel sostegno al progetto «Lavoratori in corso»: l’Accademia, con un impegno di 18mila euro, contribuisce a finanziare l’inserimento dei ragazzi dell’Aipd in attività lavorative di Bergamo e provincia. «È per noi un onore e un orgoglio dare un aiuto all’associazione, ai ragazzi, alle loro famiglie: oggi, dove non arriva il pubblico, è l’impegno del volontariato e dei privati a rendersi essenziale», prosegue Licini.
«Siamo in contatto ormai da tre anni, ogni volta con un progetto diverso: è un’amicizia che si è fatta sempre più forte – aggiunge Patrizia Adosini, presidente dell’Aipd Bergamo -. In particolare, il progetto “Lavoratori in corso” è molto importante perché consente di aumentare l’autonomia dei ragazzi, ma non solo: da un lato, permette di creare percorsi significativi anche per le aziende, che possono scoprire di accogliere persone che portano un valore aggiunto; dall’altro lato, si costruisce, come un abito su misura, un percorso di inserimento nel mondo lavorativo per i nostri ragazzi». Il pomeriggio si è concluso con un rinfresco offerto dall’Aipd e gestito dagli stessi ragazzi.

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Dall’Accademia dello Sport il sostegno all’Associazione Cure Palliative: «Impegno e dedizione per aiutare chi soffre»

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Un incontro in punta di piedi, con la delicatezza che impone quei luoghi, ma col cuore ben aperto. Nei giorni scorsi, il consiglio direttivo, i collaboratori e i volontari dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo hanno visitato l’hospice di Borgo Palazzo, la struttura ospedaliera a degenza piena dove si sviluppano le principali attività dell’Associazione Cure Palliative, storica e preziosa realtà del volontariato bergamasco. Un incontro che ha rinnovato un rapporto sempre più stretto, che nel 2017 s’è coniugato alle attività sportive dell’Accademia: «Attraverso i nostri tornei, a partire da quello di tennis, e altre iniziative benefiche, ci siamo impegnati a portare un significativo aiuto per le strutture dell’Associazione Cure Palliative, offrendo un contributo da 18mila euro – spiega Giovanni Licini, “anima” dell’Accademia -. Siamo onorati di poter dare una mano a chi con professionalità, impegno e dedizione dà aiuto a persone e famiglie nella difficoltà più dura. Sono degli angeli custodi».
«La conoscenza reciproca è ormai un dato di fatto – sorride Arnaldo Minetti, presidente dell’Associazione Cure Palliative -. Siamo partiti con alcuni incontri, poi abbiamo capito che il nostro obiettivo è comune: il sostegno al territorio. Ormai è un’amicizia consolidata, che unisce i momenti di gioia, come le serate al torneo di tennis dove è sempre un piacere presenziare, ai momenti più impegnati, quelli incentrati sul sociale. Mai come oggi, siamo chiamati a offrire un aiuto a una platea sempre più ampia, garantendo la qualità della cura e dell’assistenza. Quando siamo nati, ormai sul finire del secolo scorso (sorride, ndr), poco si sapeva di questo settore; ora, invece, siamo arrivati a dare assistenza a quattromila malati ogni anno: per farlo, investiamo sulla formazione e sul personale, pur di fronte alle difficoltà del periodo. Per questo è importante coinvolgere le scuole, l’università, l’associazionismo. E per questo va un grande grazie all’Accademia dello Sport per il sostegno continuo». «Il dottor Minetti ha saputo creare una realtà umana e dignitosa, da sempre – aggiunge Licini -. Le malattie sono sempre più numerose, complice l’allungarsi della vita. Qui si dà un aiuto straordinario, nel momento più duro. Proprio per questo siamo orgogliosi del rapporto che si è creato: un plauso a tutti gli operatori».

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Accademia, il 2017 dello sport si chiude pianificando il futuro: «L’anno prossimo saremo ad Amatrice»

Una festa di sport per chiudere un percorso, un impegno straordinario per accompagnare i prossimi passi. Si è svolta ieri, presso «Ai Colli di Bergamo Golf», la «Louisiana della solidarietà», l’appuntamento golfistico che ha concluso la stagione sul prato verde dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo. Buonissima la partecipazione nonostante le previsioni meteo non fossero eccellenti: invece il cielo ha retto, la pioggia non s’è manifestata, e sui campi dell’impianto cittadino si sono alternati tanti appassionati, provenienti dal mondo dello sport, dell’imprenditoria, della società civile.
«È stata un’altra bella domenica di sport, sempre nel segno dell’impegno per la beneficenza, con la lotteria il cui ricavato ha contribuito a sostenere i tanti progetti per cui siamo impegnati», commenta Giovanni Licini, «anima» dell’associazione. Chiusa la stagione sportiva 2017, il lavoro dell’Accademia certo non si ferma. Anzi, le basi per un 2018 ancora di crescita sono già state poste: «Se quest’anno Amatrice è venuta a trovarci a Bergamo, con la presenza durante la nostra serata benefica del 3 marzo e nei giorni immediatamente successivi, ora saremo noi a recarci dai nostri amici nella loro terra d’origine – premette Licini -. Abbiamo infatti deciso di organizzare nel 2018 un evento proprio ad Amatrice, per rinnovare l’amicizia speciale nata e coltivata dopo il tragico terremoto dell’agosto 2016. Stiamo già lavorando per organizzare un concerto benefico al palazzetto dello sport di Amatrice, da poco ristrutturato: sappiamo già di contare sull’Orchestra Bagutti, amici di lunga data della nostra associazione, e stiamo cercando di coinvolgere anche altri artisti di livello. Non solo: saremo presenti anche all’inaugurazione del nuovo campo sportivo di Amatrice donato dalla Lega Calcio, col contributo di Atalanta per l’impianto di illuminazione. E anche in quell’occasione vorremmo dare un nostro segno concreto di vicinanza». L’ennesimo, in un gemellaggio ormai consolidato con forza. Nel 2018, l’abbraccio di Bergamo ad Amatrice sarà ancora più forte.

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Alpini di Celadina, inaugurata la tenda donata dall’Accademia dello Sport: «Un’amicizia che prosegue»

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Un’amicizia che si salda ancor di più, un impegno che prosegue, un contributo prezioso. È stata inaugurata nella mattinata di domenica 15 ottobre la nuova tenda pneumatica che l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo ha donato al Gruppo Alpini di Celadina, realtà che dal 1984 svolge una «missione» preziosa per quel territorio e non solo. La struttura potrà ospitare fino a dodici persone e si monta completamente in meno di un quarto d’ora, garantendo il più completo isolamento termico. «Agli Alpini di Celadina ci lega un’amicizia ormai lunga, siamo felici di contribuire ancora alla crescita di questa associazione così importante per il nostro territorio – ha dichiarato Giovanni Licini, “anima” dell’Accademia -. Per questa tenda abbiamo destinato circa diecimila euro, raccolti attraverso le nostre più recenti attività solidali. Ancora una volta, la ricetta è vincente: unendo lo sport alla beneficenza si ottengono risultati preziosi, resi ancor più piacevoli dalla cornice di festa dell’inaugurazione e della cena che si è poi tenuta il lunedì sera». La tenda è stata benedetta da don Davide Galbiati, parroco di Celadina.

«Da parte nostra, un grande grazie all’Accademia e a tutti i suoi volontari – aggiunge Enrico Bonacina, responsabile degli Alpini di Celadina -, già alcuni anni fa ricevemmo dall’associazione la donazione di un pullmino. Abbiamo 150 iscritti, di cui 25 attivi per la Protezione civile, e questa tenda ci sarà di grande aiuto. Siamo impegnati a Bergamo ma anche nelle più gravi calamità, come ad esempio avvenne in occasione del tragico terremoto dell’Aquila, quando andammo a portare il nostro aiuto. Ormai con l’Accademia siamo gemellati, c’è un’amicizia profonda che coltiviamo con piacere».

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Amici del Moyamoya, la «Casa di Monica» è realtà: «Coraggio, volontà e determinazione per un progetto prezioso»

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In quella casa è racchiuso il senso di un cammino lungo. Quello di Giusi Rossi e dell’associazione Amici del Moyamoya, una realtà fatta di fatica e sfide quotidiane, sorrisi per affrontare le difficoltà, aiuti preziosi per chi soffre di questa malattia cerebrovascolare degenerativa. Domenica 1° ottobre è stata inaugurata la «Casa di Monica», in via delle Cave 21, al Villaggio degli Sposi di Bergamo, un’abitazione che l’associazione fondata da Giusi Rossi mette a disposizione di chi lotta quotidianamente contro questa rara patologia.
Anche l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo ha contribuito alla realizzazione, finanziando parte del progetto attraverso i fondi raccolti con le attività del 2016. All’inaugurazione non poteva mancare una nostra delegazione, guidata da Giovanni Licini: «Giusi Rossi ha dentro di sé una forza straordinaria, che si concretizza in tanto lavoro prezioso. Con l’inaugurazione di questa casa, è riuscita a dar vita a un sogno importante, che rende Bergamo una realtà in prima linea nella ricerca e nell’aiuto per questa malattia, sia grazie all’impegno degli Amici del Moyamoya che all’alta specializzazione dell’ospedale Papa Giovanni grazie al team guidato dal dottor Andrea Lanterna. In Giusi Rossi e nella associazione da lei guidata abbiamo trovato coraggio, volontà e determinazione: è con orgoglio che abbiamo sostenuto il progetto della Casa di Monica attraverso una donazione di circa 30mila euro».

Tutte le foto dell’inaugurazione a questo link: clicca qui.

(foto Alex Persico)

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Maltempo in Alto Adige, la vicinanza dell’Accademia dello Sport e delle famiglie di Amatrice

Nei momenti più difficili, ogni gesto è prezioso. Piccolo o grande. In questi giorni più che mai, il nostro caloroso affetto è per la popolazione dell’Alto Adige, di Braies in particolare, per i gravissimi danni che il maltempo ha causato nel fine settimana. Certi che questa terra laboriosa saprà rialzarsi immediatamente, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà si unisce in un forte abbraccio, in particolare a Eddy del ristorante Dolomiten, sede di tanti splendidi momenti conviviali. Una vicinanza che giunge anche dalle famiglie di Amatrice che proprio in quei luoghi hanno potuto trascorrere, a fine giugno, una settimana di gioia dopo tanti mesi di difficoltà.

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Accademia, il racconto una settimana d’affetto con Amatrice a Monguelfo

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Una settimana che è volata via nel segno dell’intensità, ma pure con l’impronta della leggerezza. Perché è stata una settimana in amicizia, tra sentimenti profondi, emozioni forti, svaghi preziosi. L’Accademia dello Sport di Bergamo ha stretto nuovamente il proprio legame con Amatrice, promuovendo e vivendo una settimana a Monguelfo che ha donato gioia e rilassamento a quindici famiglie del centro più colpito dal terremoto dello scorso 24 agosto. Sette giorni nel cuore della Val Pusteria, con tante escursioni tra le meraviglie che costellano questo angolo d’Italia, ma anche l’occasione per portare avanti la missione della solidarietà. «E’ stato un impegno gravoso dal punto di vista organizzativo, ma ricambiato abbondantemente dalla consapevolezza di aver dato un ulteriore aiuto a queste persone – è la riflessione di Giovanni Licini, trascinatore dell’Accademia -. Mi rimangono nel cuore alcune frasi: “Per una settimana non abbiamo pensato ai nostri problemi”, è stato il pensiero ricorrente di queste famiglie. Amatrice è ancora in alto mare, dopo dieci mesi non è cambiato nulla, questa è la loro testimonianza: le macerie sono ancora lì, e questo è un grande rammarico. E poi c’è il problema del lavoro, la base per costruire un futuro. Non c’è sinergia e coordinamento tra le varie istituzioni».
Durante la scorsa settimana, la testimonianza delle autorità locali non è invece mancata, grazie alla presenza – tra gli altri – di Albin Schwingshackl, sindaco di Monguelfo, Friedrich Mittermair, sindaco di Braies, Georg Sonnerer, presidente degli albergatori di Monguelfo, Piergiorgio Baruchello, presidente del Tennis Club Monguelfo. Una sinergia profonda, ormai rodata, che ha permesso anche alle famiglie di Amatrice di visitare un’azienda del territorio specializzata nella costruzione di abitazioni in legno ad alta tecnologia antisismica. Tante le escursioni e i momenti conviviali: il lago di Braies, San Candido, il rifugio Walde Alm, Val Fiscalina e l’amatricianata – ospitata al Tennis Club Monguelfo – con gli ingredienti giunti direttamente da Amatrice
«Nel Centro Italia la terra ha tremato ancora, proprio nei giorni di questa vacanza: “Il mostro sta tornando”, è il testo di un sms inviato lo scorso weekend – prosegue Licini -. In questa settimana abbiamo ascoltato il racconto della notte del 24 agosto: la terra che tremava per minuti interminabili, fino a sollevarsi di oltre due metri. Come Accademia abbiamo fatto qualcosa di importante portando in quell’area le prime case mobili per tre famiglie, arrivate già a metà settembre. E da tre famiglie ora il nostro legame è ancora più ampio, perché in questa settimana ne abbiamo ospitate quindici, soprattutto giovani coppie con figli. Da loro abbiamo raccolto esperienze di umanità straordinarie. Abbiamo ascoltato le loro angosce, ci siamo lasciati tutti con le lacrime negli occhi, loro e noi. Un grazie grande va a tutte le istituzioni locali: i Comuni di Monguelfo e Braies, la Provincia di Bolzano, la Pro Loco e l’Associazione degli albergatori di Monguelfo. E poi un grandissimo grazie va al Tennis Club di Monguelfo e al suo presidente Piergiorgio Baruchello per il grande impegno profuso, come dimostrato in particolare nella serata dell’”amatricianata”. E anche la risposta del territorio della Val Pusteria è stata importante». Come l’aiuto dell’Accademia, che non si ferma mai. Anzi si fa sempre più grande. Oltre a Bergamo, rinsaldando e allargando un legame prezioso, quello con Amatrice.

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Accademia dello Sport, a Monguelfo l’«amatricianata» per suggellare una settimana d’affetto

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Da Amatrice hanno fatto arrivare tutti gli ingredienti, genuini e gustosi, per dar vita un momento conviviale unico. Nella settimana che volge al termine, quella organizzata a Monguelfo dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo per quindici famiglie del centro più colpito dal tragico sisma dello scorso agosto, c’è spazio per altre emozioni, tra i sentieri e la tavola. Ieri, una «amatricianata» per tutti (ospitata al Tennis Club di Monguelfo, gemellato con l’Accademia) con le prelibatezze giunte direttamente dal Reatino ha «rinvigorito» tutta la «truppa» dell’Accademia, rendendo ancora più forte un legame coltivato con affetto in questi mesi difficili.
Durante il soggiorno in Val Pusteria, non sono mancate le escursioni tra i gioielli della Val Pusteria: il lago di Braies, San Candido, il rifugio Walde Alm, la Val Fiscalina. Domenica 25 giugno, invece, la presentazione della settimana alla presenza di tante autorità ha portato alle famiglie di Amatrice l’abbraccio di Albin Schwingshackl, sindaco di Monguelfo, Friedrich Mittermair, sindaco di Braies, Georg Sonnerer, presidente degli albergatori di Monguelfo, Piergiorgio Baruchello, presidente del Tennis Club Monguelfo: da tutti, parole importanti a rimarcare il prezioso legame che si sta creando, fondamentale per regalare un pizzico di serenità dopo tanta sofferenza. Da parte delle famiglie di Amatrice, il grazie è arrivato per voce di Maurizio Guerrini.
«Tutto è nato dall’iniziativa che abbiamo avviato già con Carpi – spiega Giovanni Licini -. Lo scorso 24 agosto ero qui in vacanza, e subito abbiamo cercato di avviare la nostra attività di aiuto come l’Accademia: il 20 settembre avevamo già fatto arrivare ad Amatrice tra case mobili, siamo stati i primi. Oggi questo legame prosegue anche grazie al supporto di queste realtà, dal Comune di Monguelfo e quello di Braies, alle associazioni degli albergatori e alla Provincia di Bolzano. È una settimana di spensieratezza, ma è anche un’occasione che può creare nuove opportunità. In questi giorni infatti incontreremo delle aziende della zona che producono abitazioni in legno: parleranno con la popolazione di Amatrice, perché queste tecnologie sono le migliori in materia di edilizia antisismica. Il terremoto è un trauma ancora forte, ma è anche con questi piccoli gesti che la vita può ripartire».

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