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TENNIS 2016, CAMPIONI SULLA TAVOLA… RISATE A TAVOLA

Due freschi campioni del mondo (Roland Fischnaller e Michela Moioli), altre due stelle dell’universo snowboard oltre ad Alessandro Besentini di Ale e Franz.
“C’è chi sulla tavola vince e chi vince a tavola” ammette candidamente Ale che, nonostante un problema al piede ne blocchi l’aspetto agonistico non ha voluto mancare all’appuntamento con l’Accademia dello Sport per la Solidarietà: “Il tennis penso sia l’espressione più comica della mia vita – sorride – magari però il prossimo anno torno sulla terra rossa e magari con Franz. Anche sul palcoscenico, proprio per questa bellissima realtà orchestrata da Giovanni Licini”. Una promessa dai contorni di certezza che certifica, una volta di più, quanto l’artista – che sia seduto sulla sua ormai mitica panchina, che si trovi davanti ad una telecamera o semplicemente voglia intrattenersi per qualche chiacchiera con gli amici – sia un fuoriclasse
assoluto anche in termini di semplicità e di sensibilità.
Quella che, naturalmente, non manca nemmeno all’universo dello snowboard tra chi è praticamente di casa e chi ha infranto il “tabù Cividino”, seguendo il consiglio fraterno di un collega: Michela Moioli e Roland Fischnaller, i due assi che hanno regalato all’Italia altrettante sfere di cristallo. “Ormai sono sempre qui perché il clima è talmente bello che ci si trova sempre benissimo e soprattutto si fa del bene a chi ne ha necessità” ha affermato la bergamasca, “Finalmente ce l’ho fatta dopo che lo scorso anno sono diventato nuovamente papà, stavolta sono riuscito a seguire il consiglio di Christof Innerhofer e devo dire che aveva proprio ragione parlando in termini entusiastici di questa manifestazione” ha invece dichiarato il bolzanino.
Riflettori accesi sui due atleti d’oro, ma anche su un’altra stellina come Sofia Belingheri, la cui voglia di esserci è stata più forte anche di un ginocchio appena operato (“non si può mancare per nessuna ragione quando questo evento chiama”) nonché sul direttore sportivo azzurro Cesare Pisoni che peraltro, è riuscito a rompere il ghiaccio sul campo (battendo 9-7 lo speaker di Rds Paolo Piva): “Un appoggio per una causa del genere è sempre importante – sottolinea – poi è sempre splendido il clima che si respira, unito all’opportunità d’incontro con campioni di altri sport con cui si possono condividere esperienze”. Esperienze che peraltro si tramandano anche di padre in figlio, di generazione in generazione: tanto è vero che domani sono in arrivo non due, ma ben tre Ganz. Perché oltre a papà Ettore ed “el segna semper lù” Maurizio, non mancherà neppure Simone Andrea, uno dei giovani attaccanti più promettenti del panorama italiano non a caso già entrato in orbita Juventus. L’Accademia, del resto, è come il vizio del gol: si tramanda di padre in figlio.