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TENNIS 2016, TRA RITORNI ED IRIDATI PER UN ACE AL METEO

Tempo ballerino e temperatura in discesa? Il “Tennis 2016” contrappone un poker di graditissimi ritorni unito a due iridati e un’altra locomotiva di griffe trasversali. Insomma, come sempre non c’è partita quando scende in campo l’Accademia dello Sport per la Solidarietà.
E se le stelle tornano, soprattutto a distanza di qualche giorno, ecco la cartina tornasole (termine che può anche risuonare come auspicio…) di una kermesse più che mai amata e che vede in un doppio in particolare, l’espressione massima di tale concetto: Igor Cassina e Mike Maric da una parte, Fabrizio Fontana e Moreno
Morello dall’altra. Il risultato, quello vero, è la fedeltà, che non si conta con i set vinti oppure persi bensì con la voglia di non lesinare mai in termini di generosità quando si tratta di fare del bene. E non potrebbe essere altrimenti quando si affrontano un olimpionico nella sbarra e un apneista campione del mondo contro due mattatori che, fin dal primo passo a Cividino, sono stati capaci di riscaldare totalmente e nuovamente l’atmosfera.
Come Giorgio Rocca, vincitore della Coppa del Mondo di slalom nel 2006 e di nuovo al torneo dopo quasi dieci anni: “Penso di non toccare la racchetta da allora – scherza – ma fa molto piacere esserci, l’unica cosa che conta”. Ma, per il gusto di non farci mancare proprio nulla, arriva addirittura il “serial driver”: “Il motivo di tale nomignolo è semplicissimo – spiega Gianmaria Gabbiani – poiché tutto quello che si accende e va in competizione fa per me: le moto, le auto e le barche, con la vittoria nella Venezia-Montecarlo dello scorso anno e due titoli mondiali nella Powerboat nel 2011 e nel 2012”. Se poi un asso di tale spessore porta in “dote”, o meglio, divide il campo con la modella “made in Scozia” Lorna Presley, il binomio donne e motori rifila necessariamente esalta le gioie e rifila un doppio 6-0 ai dolori. Quei dolori, seppur diversi, che non sa manco cosa siano un tennista che a quasi 90 anni continua a vincere e a conquistare titoli (quattro mondiali consecutivi di categoria, tra il 2011 e il 2015): ebbene, di fronte ad Angelo Sala ci si può esclusivamente alzare in piedi, come quando si palesano tutti i grandi. Grandi ieri, grandi oggi e grandi domani. E non è un copione già scritto bensì una certezza temporale visto che tra 24 ore sarà la tavola da snowboard ad entrare al Mongodi con i due vincitori delle ultime coppe del mondo: ospiti infatti – con il ds della Nazionale Cesare Pisoni – la bergamasca Michela Moioli, numero uno del cross, e Roland Fischnaller altro fresco vincitore della sfera di cristallo nello slalom parallelo. Dulcis in fundo Alessandro Besentini. Chi? Sì, proprio lui. La prima metà del cielo di “Ale e Franz”.
Sperando che, a proposito di cielo, anche lui torni a sorridere.