In volata per la solidarietà. Nei giorni in cui Bergamo rinnova il suo amore per il ciclismo, anche il Tennis 2017 dà nuova linfa il suo legame col mondo delle due ruote. Sulla terra rossa di Cividino, ecco Claudio Chiappucci, uno degli interpreti più energici del ciclismo italiano degli ultimi anni. Un grande protagonista sull’asfalto – due volte secondo nella classifica finale al Giro, in un palmares di livello dove s’aggiungono anche un secondo e un terzo posto al Tour – e anche un grande amico dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà: «Se qualcuno guarda i miei social, si chiede: ma come fa a essere ovunque? Corro, corro e corro, ecco il mio segreto. Qui non si può mancare, ormai sono dieci anni che rispondo alla chiamata dell’Accademia, perché l’ambiente è fantastico e la causa solidale è sempre preziosa».
Da Varese, il «Diablo» s’è fatto apprezzare in tutto il mondo, unendo la grinta al talento, l’estro alle qualità fisiche. Imprese titaniche, fughe che fanno impazzire gli appassionati, ogni tappa pronta a trasformarsi in magia. Nelle parole di Chiappucci, però, c’è anche un rammarico per l’evoluzione recente del ciclismo, oggi troppo «scontato»: «Quello di oggi è uno sport troppo tecnologico, completamente diverso da un tempo. Oggi c’è prevedibilità, non ci sono più quelle fughe da lontano che fanno innamorare, che non t’aspetti e che invece possono essere decisive. Ci vorrebbe invece un ciclismo d’altri tempi, quello dove la differenza la fanno istinto e carattere. Il movimento italiano? Non c’è stato il ricambio generazionale auspicato».
Sulla carovana rosa numero cento, che ora viaggia verso il rush finale, il talento nato a Uboldo 54 anni fa non vede possibili epiloghi clamorosi: «Al di fuori di quelli che oggi sono là davanti, dubito che possa spuntare qualche sorpresa. Nibali? Gli anni passano per tutti, purtroppo. Gli è mancato un pizzico di brillantezza, ma forse rispetto a Quintana la differenza vera è nella squadra: senza un gruppo che si batte per te, con strategia e forza, è difficile». In chiusura, l’occhio di Chiappucci si posa sullo spettacolo che Bergamo ha regalato domenica e sulla frazione che partirà oggi da Rovetta: «Quella di domenica è stata una tappa non di primissima fascia, ma l’amore di questa terra per il ciclismo s’è visto, eccome. Da Rovetta invece parte il primo tappone di vera montagna, può esserci qualche sorpresa, perché è un percorso che consente a chi è dietro di tentare il colpaccio».
Dalle due ruote agli altri sport, a Cividino la seconda serata del Tennis 2017 è filata via come sempre ricca di ospiti: nel segno dell’Atalanta, hanno impugnato la racchetta tra gli altri Gigi Pizzaballa, Bortolo Mutti, Umberto Bortolotti. E altri amici dell’Accademia sono pronti a mettersi in gioco per la solidarietà: da Lele Messina a Fabio e Renato Pasini, da Pierluigi Orlandini a Massimo Paganin, da Carlo Perrone a Domenico Fioravanti.