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Tre anni dopo, l’arrivo a Seriate della tac mobile

Il 10 marzo di tre anni fa, grazie all’intervento fondamentale dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, all’ospedale Bolognini di Seriate arrivò dall’Olanda una tac mobile: fu uno dei primi strumenti di lotta al Covid, che in quei giorni stava avanzando a velocità impressionante, lasciandosi alle spalle una scia di morte.
Un impegno da 150.000, grazie al supporto di una quindicina di imprenditori nostri amici che si misero subito a disposizione per dare una mano al territorio martoriato dalla pandemia: bastarono poche telefonate per convincerli, ma il loro intervento fu quanto di più prezioso ci si potesse aspettare.
Fu l’inesauribile Giovanni Licini a fare da capofila dell’iniziativa: con i tamponi che scarseggiavano, la possibilità di sottoporre i pazienti a un esame diagnostico con la Tac si rivelò fondamentale, tra l’altro sfruttando un percorso dedicato e strutture mobili che vennero allestite all’esterno dell’ospedale, in un’area in stretta contiguità con l’Unità Operativa di Radiologia. Gli approfondimenti, rapidi, garantiti dal macchinario consentirono ai medici di riconoscere in breve tempo le alterazioni provocate dall’infezione e mettere in campo interventi più tempestivi in caso di conferma dei sintomi tipici della malattia, come le polmoniti interstiziali.

La necessità di avere a disposizione un’ulteriore Tac, oltre a quella già esistente, nacque da un confronto tra diversi professionisti dell’ASST Bergamo Est, supportati dal Direttore Generale dell’ASST Bergamo Est Francesco Locati: Gianluigi Patelli, Direttore del Dipartimento dei Servizi dell’ASST Bergamo Est e Direttore della Radiologia dell’ospedale Bolognini, (promotore anche di una collaborazione con la SIRM – Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica), Alessandro Montanelli, Direttore del Laboratorio Analisi in stretta collaborazione con tutto il Dipartimento DEA Diretto da Roberto Keim, soprattutto con il Pronto Soccorso dell’ospedale Bolognini, diretto da Angelo Mercieri.

Comprendendo l’urgenza e l’importanza di dare una risposta tempestiva, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà (che per il territorio bergamasco è arrivata a raccogliere oltre un milione di euro nel giro di poco più di un mese) si attivò anche per altri supporti: fece arrivare al Bolognini anche una tenda pneumatica, piazzata accanto alla Tac mobile per accogliere in tutta sicurezza i pazienti, e 38 flussimetri ad alto flusso sdoppiati e relativa attrezzatura forniti dalla Flow-meter di Levate.