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Accademia, il racconto una settimana d’affetto con Amatrice a Monguelfo

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Una settimana che è volata via nel segno dell’intensità, ma pure con l’impronta della leggerezza. Perché è stata una settimana in amicizia, tra sentimenti profondi, emozioni forti, svaghi preziosi. L’Accademia dello Sport di Bergamo ha stretto nuovamente il proprio legame con Amatrice, promuovendo e vivendo una settimana a Monguelfo che ha donato gioia e rilassamento a quindici famiglie del centro più colpito dal terremoto dello scorso 24 agosto. Sette giorni nel cuore della Val Pusteria, con tante escursioni tra le meraviglie che costellano questo angolo d’Italia, ma anche l’occasione per portare avanti la missione della solidarietà. «E’ stato un impegno gravoso dal punto di vista organizzativo, ma ricambiato abbondantemente dalla consapevolezza di aver dato un ulteriore aiuto a queste persone – è la riflessione di Giovanni Licini, trascinatore dell’Accademia -. Mi rimangono nel cuore alcune frasi: “Per una settimana non abbiamo pensato ai nostri problemi”, è stato il pensiero ricorrente di queste famiglie. Amatrice è ancora in alto mare, dopo dieci mesi non è cambiato nulla, questa è la loro testimonianza: le macerie sono ancora lì, e questo è un grande rammarico. E poi c’è il problema del lavoro, la base per costruire un futuro. Non c’è sinergia e coordinamento tra le varie istituzioni».
Durante la scorsa settimana, la testimonianza delle autorità locali non è invece mancata, grazie alla presenza – tra gli altri – di Albin Schwingshackl, sindaco di Monguelfo, Friedrich Mittermair, sindaco di Braies, Georg Sonnerer, presidente degli albergatori di Monguelfo, Piergiorgio Baruchello, presidente del Tennis Club Monguelfo. Una sinergia profonda, ormai rodata, che ha permesso anche alle famiglie di Amatrice di visitare un’azienda del territorio specializzata nella costruzione di abitazioni in legno ad alta tecnologia antisismica. Tante le escursioni e i momenti conviviali: il lago di Braies, San Candido, il rifugio Walde Alm, Val Fiscalina e l’amatricianata – ospitata al Tennis Club Monguelfo – con gli ingredienti giunti direttamente da Amatrice
«Nel Centro Italia la terra ha tremato ancora, proprio nei giorni di questa vacanza: “Il mostro sta tornando”, è il testo di un sms inviato lo scorso weekend – prosegue Licini -. In questa settimana abbiamo ascoltato il racconto della notte del 24 agosto: la terra che tremava per minuti interminabili, fino a sollevarsi di oltre due metri. Come Accademia abbiamo fatto qualcosa di importante portando in quell’area le prime case mobili per tre famiglie, arrivate già a metà settembre. E da tre famiglie ora il nostro legame è ancora più ampio, perché in questa settimana ne abbiamo ospitate quindici, soprattutto giovani coppie con figli. Da loro abbiamo raccolto esperienze di umanità straordinarie. Abbiamo ascoltato le loro angosce, ci siamo lasciati tutti con le lacrime negli occhi, loro e noi. Un grazie grande va a tutte le istituzioni locali: i Comuni di Monguelfo e Braies, la Provincia di Bolzano, la Pro Loco e l’Associazione degli albergatori di Monguelfo. E poi un grandissimo grazie va al Tennis Club di Monguelfo e al suo presidente Piergiorgio Baruchello per il grande impegno profuso, come dimostrato in particolare nella serata dell’”amatricianata”. E anche la risposta del territorio della Val Pusteria è stata importante». Come l’aiuto dell’Accademia, che non si ferma mai. Anzi si fa sempre più grande. Oltre a Bergamo, rinsaldando e allargando un legame prezioso, quello con Amatrice.