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NON SOLO ACCADEMIA DEL TENNIS

Per un artista, basta un capolavoro, basta un Oscar, per essere considerato un grande. Non è da tutti raggiungere la perfezione del capolavoro. È da tutti, però, fare della propria vita un capolavoro, cercando di compiere ogni nostra opera nel migliore dei modi. E il migliore dei modi è fare dell’impossibile la direzione che orienta il nostro lavoro, senza dimenticare che “se non hai dato tutto non hai dato niente”. Si potrà anche fallire, ma almeno ci si sarà misurati con la perfezione. Questo misurarsi con l’impossibile è da sempre lo spirito della Corponove (ogni lavoro deve essere un capo-lavoro), in sintonia perfetta con lo spirito del Tennis Vip, anzi vorrei dire, con l’impossibile portato all’estremo dall’ansia ardente di Giovanni Licini. Se un giorno ti capita di allentare la tensione, ci pensa il Giovanni a non lasciarti un attimo in pace.

Ogni anno mi chiedo, cosa tirerà fuori del suo cappello a cilindro per dare smalto nuovo al Torneo, al libro, allo spettacolo, alla solidarietà, all’arte? E ogni anno Licini riesce a sorprendermi e a soprendere tutti.

Dice il saggio: «Trova il tempo per sognare perché il sogno ti porterà alle stelle». L’Accademia del Tennis, trovando il tempo per sognare, fa dell’impossibile un obiettivo sempre più alto, riuscendo così a raggiungere le stelle. In tempi di crisi economica, l’anno scorso ha aumentato il valore della solidarietà. Intendo il valore venale (cioè il valore dei vari assegni) perché il valore ideale è di anno in anno diventato il più importante, al punto tale che si è sentita la necessità di cambiare il nome stesso da Accademia del Tennis, ad Accademia dello Sport per la Solidarietà. E sì, anche dello sport, perché non ci si accontenta più solo (si fa per dire) del Tennis, ma ci si dà anche al Golf e allo Sci con molte soddisfazioni.

Nel suo recente libro, Erri de Luca parla proprio di futuro, da amare come percorso e progetto di perfezione. Bisogna allenarsi per riuscirvi, così come bisogna allenarsi per amare il prossimo, «un programma da realizzare forzando i limiti delle capacità umane».

Questi limiti l’Accademia dello sport per la Solidarietà, come ogni azienda che ostinatamente resiste alla crisi, li sta forzando anche in questo 2012, non per farsi vanto della solidarietà o per farne esibizione (ha ben presente il “non sappia la destra ciò che dà la sinistra”), ma con la gioia di condividere e di essere in qualche modo una piccola fiaccola sopra il moggio, che rischiara tempi un po’ bui e, magari, si fa esempio per altri, così come altri sono stati esempio per noi. Diciamo noi perché l’avventura del Tennis Vip è diventata la nostra avventura.

PAOLO COLOMBO