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MAGRIN IL MARATONETA, CHIESA-BUM FA DOPPIETTA. POI IL SIPARIO

Neanche fosse Dustin Hoffman ne “Il Maratoneta”, dopo due ore e 40 minuti di sfibrante gioco allo specchio con Carlo Pellegatti, il diabolico Marino Magrin sorrideva candido parlando della virtù del numero 8. “L’8 era il mio numero di maglia, l’8 mi porta fortuna. Sono orgoglioso di aver vinto il torneo che ricorda Giacinto”. La coppa che porta il nome Giacinto Facchetti, icona interista se ce n’è una, ha “rischiato” per la seconda volta consecutiva di finire tra i cimeli del milanologo Carlo Pellegatti, ma stavolta, nella rivincita della finale dell’anno scorso, Marino il maratoneta ha deciso di restituire pan per focaccia e dopo aver vinto il primo set e perso il secondo, nel tie-break del terzo si portava a casa l’estenuante battaglia della pazienza e con essa anche l’8° Trofeo Facchetti. In tre set tirati come la sua spalla e il polpaccio di Sergio Porrini, Luca Chiesa si porta invece a casa la Coppa Credito Bergamasco nel singolare classificati diretto da Romano Grillotti e il Vip può classificare la finale come una delle partite più belle del torneo. Sulla carta, un match tra cerotti e incerottati: Porrini con uno stiramento alla gamba, Chiesa improvvisamente afflitto da un dolore alla spalla destra all’inizio del terzo set, dopo aver perso al tie-break il primo e riacciuffato spingendo il secondo. Porrini metronomo, Chiesa a fiammate, fino alla rottura dell’equilibrio. Nel terzo set Porrini cedeva e Chiesa saliva. La corona del Credito è sua, di entrambi la corona del fair play, perché, riconosceva Chiesa, “lui è molto più forte, senza quell’infortunio avrebbe vinto”. Ma se lui, Chiesa, “non avesse avuto quel problema alla spalla…”, concedeva Porrini. Stanco e appagato, Chiesa? Macché. Spalla o meno, il “cannibale” Luca decideva di addentare anche il Bortolotti, in coppia col dottor Amadeo e nonostante il tentativo di recupero nel secondo set del calcistico duo Riccardo Maspero-Luca Facchetti. Ma dai e dai, all’ennesima chance nel tie-break del secondo Amadeo graffiava la palla buona e l’implacabile tandem Chiesa-Amadeo si riportava a casa il 23° Trofeo Achille e Cesare Bortolotti. A Paola Borghi e Angelo Agnelli il doppio misto, ad Alessandra Spolti e Paolo Plebani il doppio misto quarta categoria. Per tutti domani sera alla Fiera di Bergamo il match-point della solidarietà. Sarà la serata dei premi, dei sorrisi e della “conta” finale. In palio un pezzo di speranza in più per l’Aipd di Bergamo, l’Associazione Terre d’Europa di Pedrengo, l’Associazione Aiuto al neonato e il reparto di Chirurgia dell’ospedale di Alzano. Sarà una notte da Grande Slam, l’ultima, la più importante.